Sanremo 2020, scaletta e ospiti del 6 febbraio: terza serata

Sanremo 2020, i duetti dei cantanti in gara

La 70^ edizione del Festival di Sanremo prosegue con la terza serata. Ecco la scaletta completa tra Big e Nuove Proposte

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La terza serata della 70^ edizione del Festival di Sanremo sarà principalmente dedicata ai Big in gara. A differenza dei primi due appuntamenti con l’Ariston, saranno coinvolti infatti tutti i 24 concorrenti. Si tratta della serata dedicata alle cover, che avranno un peso sulla classifica generale. Ciò vuol dire che, da soli o in coppia, i vari protagonisti proporranno brani che hanno fatto la storia di Sanremo. Ecco tutte le cover in programma:

  • Irene Grandi con Bobo Rondelli cantano “La musica è finita”
  • Raphael Gualazzi con Simona Molinari cantano “E se domani”
  • Elettra Lamborghini con Myss Keta cantano “Non succederà più”
  • Elodie con Aeham Ahman cantano “Adesso tu”
  • Achille Lauro con Annalisa cantano “Gli uomini non cambiano”
  • Rancore con Dardust e La Rappresentante di lista cantano “Luce”
  • Junior Cally con Viito cantano “Vado al massimo”
  • Paolo Jannacci con Francesco Mandelli cantano “Se me lo dicevi prima”
  • Levante con Francesca Michielin e Maria Antonietta cantano “Si può dare di più”
  • Marco Masini con Arisa cantano “Vacanze romane”
  • Enrico Nigiotti con Simone Cristicchi cantano “Ti regalerò una rosa”
  • Rita Pavone con Amedeo Minghi cantano “1950”
  • Riki con Ana Mena cantano “L’edera”
  • Tosca con Silvia Perez Cruz cantano “Piazza Grande”
  • Alberto Urso con Ornella Vanoni cantano “La voce del silenzio”
  • Michele Zarrillo con Fausto Leali cantano “Deborah”
  • Le Vibrazioni con i Canova cantano “Un’emozione da poco”
  • Anastasio con PFM cantano “Spalle al muro”
  • Bugo e Morgan cantano “Canzone per te”
  • Diodato con Nina Zilli cantano “24 mila baci”
  • Francesco Gabbani canta “L’italiano”
  • Giordana Angi con Solis String Quartet cantano “La nevicata del ’56”
  • Piero Pelù canta “Cuore matto”
  • I Pinguini Tattici Nucleari cantano un medley “Papaveri e papere”, “Nessuno mi può giudicare”, “Gianna Gianna”, “Sarà perché ti amo”, “Una musica puo’ fare”, “Salirò”, “Sono solo parole”, “Rolls Royce”

Gli ospiti della terza serata

Come già accaduto nelle prime due serate, ci sarà spazio per le risate garantite da Fiorello e le emozioni scaturite dalla voce di Tiziano Ferro. Si tratta infatti di presenze fisse del Sanremo condotto da Amadeus, che li ha voluti fortemente entrambi dall’inizio alla fine della gara musicale.

Ci sarà un bel da fare per il conduttore che, a un certo punto della terza serata, si ritroverà ad avere a che fare allo stesso tempo con Fiorello e Roberto Benigni. Grande attesa per il regista Premio Oscar, che probabilmente avrà spazio per un monologo, del quale al momento non si hanno informazioni. Al fianco di Amadeus, com’è ormai consuetudine, ci saranno due co-conduttrici. Una di queste è Alketa Vejsiu, conduttrice televisiva dalla grande popolarità. Una vera e propria stella in Albania. L’altra è invece Georgina Rodriguez, compagna di Cristiano Ronaldo. Non solo Benigni come ospite. Sul palco di Sanremo si alterneranno due cantanti di caratura mondiale, Mika e Lewis Capaldi. Non proseguirà invece la gara delle Nuove Proposte, la cui corsa alla vittoria finale riprenderà venerdì 7 febbraio.

Mina “canta” ancora per Tim a Sanremo 2020

Protagonista della campagna sarà Angie, la donna connessione interpretata dalla paracadutista Roberta Mancino. Sabato sera “la festa” sul palco dell’Ariston con i ballerini Sven Otten e Ksenia Parkhatskaya

di Lorenzo Mosciatti
03 febbraio 2020
tim-spot-sanremo

Anche quest’anno “la voce” di Mina sarà protagonista al Festival di Sanremo per Tim,sponsor unico per il quarto anno consecutivo del Festival della Canzone Italiana. La cantante interpreterà “Stella stai” di Umberto Tozzi, come già avvenuto negli spot lanciati per il Natale della compagnia di telefonia.

La canzone farà dunque da colonna sonora agli spot speciali da 75″ di Tim che andranno in onda durante le cinque serate della competizione canora. Protagonista della campagna di Tim sarà Angie, la donna connessione di Tim interpretata dalla paracadutista Roberta Mancino, la campionessa nelle discipline freestyle. Angie sorvolerà dall’alto il nostro Paese esaltando la capillarità della copertura TIM, attraverso voli spettacolari anche sui comuni più piccoli, facendo immergere il pubblico in sensazionali vedute aeree. Il viaggio di Angie si concluderà sabato sera con una grande festa sul palco dell’Ariston, insieme ai ballerini Sven Otten e Ksenia Parkhatskaya, i due testimonial della compagnia telefonica.

Gli spot sono stati ideati da Luca Josi, Direttore Brand Strategy, Media & Multimedia Entertainment di TIM, con Havas Milan e la produzione di Think Cattleya.

Amadeus, accompagnato da Sven Otten, Ksenia Parkhatskaya e i RobotTIM, è invece il protagonista degli spot in rotazione (10” e 15”) dedicati all’offerta Tim Unica, caratterizzati da un leit motiv floreale in omaggio alla città che ospita il Festival. Tra gli Inspot, il formato da 10” in sovrimpressione proposto durante la trasmissione su Rai 1, gireranno anche quelli dedicati al Premio TimMusic per invitare i telespettatori ad ascoltare e votare la loro canzone preferita sull’app di Tim dedicata alla musica digitale.

In qualità di sponsor unico, Tim consegnerà infatti anche quest’anno sul palco dell’Ariston il premio TimMusic al brano in gara più ascoltato in streaming nei giorni del Festival sulla piattaforma di Tim dedicata alla musica digitale. All’assegnazione del premio potranno partecipare non solo gli abbonati a TimMusic ma tutti gli appassionati della musica italiana ai quali Tim rende disponibile gratuitamente l’accesso ai contenuti dedicati al Festival fino al 16 febbraio.

Gli artisti in gara e gli ospiti della manifestazione saliranno quindi a bordo del TimMusic Studio Mobile, due auto van che gireranno per le vie della città, per raccontare a Carolina Di Domenico, Paola Gallo e Maurizio Ridolfi (Rido) le loro esperienze durante la settimana del Festival, per realizzare i podcast esclusivi “Il Sanremo di” che saranno disponibili sull’app di musica in streaming di Tim.

Anche TimVision dedica spazio alla musica e propone dal 4 febbraio due contenuti originali: “Luoghi, suoni e parole”, il format dedicato ai grandi protagonisti della musica italiana che si raccontano in prima persona ripercorrendo le strade delle città che hanno influenzato la loro crescita umana e artistica. Otto monografie, in onda ogni martedì, a partire dal primo appuntamento con Max Pezzali; e “Imbucate a Sanremo”, il docu-reality in cinque episodi quotidiani da 15’ che vede protagoniste le attrici Barbara Foria e Valeria Graci, che ogni giorno racconteranno il Festival cercando di accedere, non invitate, agli eventi esclusivi, cene e party organizzati a Sanremo

Anche quest’anno la Tim Data Room seguirà il Festival per raccontare l’evento attraverso le conversazioni generate dalla rete. I contenuti social e i trend topic più curiosi che circolano sul web sono già protagonisti di “PrimaFestival” su Rai1 dal 26 gennaio, e saranno raccolti e analizzati per tutta la durata della manifestazione.

https://www.engage.it/campagne/la-voce-mina-torna-sanremo-angie-roberta-mancino-spot-tim/216342

LE CANZONI CHE HANNO LASCIATO IL SEGNO NELLA STORIA DEL FESTIVAL DI SANREMO

NON SEMPRE LE CANZONI TRIONFATRICI AL FESTIVAL DI SANREMO SONO POI RIMASTE NEI RICORDI DELLA GENTE, MA CE NE SONO DIVERSE ENTRATE A FAR PARTE DELLA CULTURA ITALIANA DEL NOSTRO TEMPO.

di Pasquale Di Matteo

Quella del Festival di Sanremo è da sempre considerata una gara anomala; da chi sostiene che non si possa giudicare l’arte, a chi ogni anno grida a qualche broglio, la lista è lunga.

Ed è pur vero che molte canzoni trionfatrici sono scomparse dai ricordi, tuttavia, vi sono dei brani entrati a far parte della nostra cultura o che hanno colpito ed emozionato, il più delle volte senza nemmeno riuscire a vincere.

Partendo dall’era moderna, dagli anni ottanta, non si può non cominciare con L’ITALIANO, di Toto Cutugno, brano che visse lo scandalo di un secondo posto giudicato dai più impossibile, in un conteggio delle schede Totip tutt’altro che limpido, che vide l’affermazione della meteora Tiziana Rivale, che vinse con SARÀ QUEL CHE SARÀ, canzone d’amore orecchiabile ed eseguita dalla bella voce di una cantante che avrebbe anche meritato maggior fortuna, al di là di quel festival scandaloso.

Il pezzo di Cutugno, d’altronde, era di ben altra fattura, con un giro armonico orecchiabile quanto basta per diventare un tormentone e dal testo che raccontava degli Italiani di allora, dei loro sogni, degli stereotipi che si portavano appesi al collo nel resto del mondo e sul loro modo di vivere.

Un brano che ancora oggi ti trascina e ti costringe a cantarne almeno il ritornello.

E il decennio che va dal 1980 al 1990 vanta altri brani che sono rimasti nella storia, sui quali svettano senza dubbio il capolavoro di Bruno Lauzi, ALMENO TU NELL’UNIVERSO, portato a Sanremo da Mia Martini, e quello di Enrico Ruggeri, QUELLO CHE LE DONNE NON DICONO, interpretato da Fiorella Mannoia.

L’ItalianoQuello che le Donne non Dicono e Almeno Tu nell’Universo, sono brani che hanno caratterizzato un decennio in cui decelerava il boom economico, si cominciava a parlare, finalmente, di emancipazione femminile e anche i testi d’amore assumevano toni più maturi, discostandosi dalla banalità delle canzonette degli anni precedenti.

Ne è senza dubbio un esempio SI PUÒ DARE DI PIÙ, portata al trionfo del Festival del 1987 dal trio Morandi, Tozzi e Ruggeri.

Impossibile non menzionare anche VITA SPERICOLATA, un pezzo che prendeva a calci gli stereotipi della canzone e soprattutto dell’artista italiano dell’epoca, ma che accendeva i riflettori su uno dei più grandi della nostra musica di sempre, Vasco Rossi.

In verità, gli anni ottanta saranno anche ricordati per l’avvento di Eros Ramazzotti e del suo cantautorato particolare, più amato all’estero che in Italia.

Nel 1990, vincono i Pooh, con un brano tra i più belli e intensi di sempre, UOMINI SOLI, ma è l’edizione che verrà ricordata soprattutto per altri due brani: il trottolino amoroso e du, du, da, da, da, in VATTENE AMORE, di Amedeo Minghi, che, in coppia con Mietta, trascinerà gli italiani a canticchiare la bella melodia negli anni a seguire, e GOOD LOVE GONE BAD, del mostruoso Ray Charles, che prese il pezzo GLI AMORI, di Toto Cutugno e la trasformò in uno dei più grandi capolavori mai esibiti al Festival.

Ma, se il primo festival del nuovo decennio si era aperto all’insegna dell’amore, quello dei successivi anni novanta, invece, sarà ricordato come il decennio delle canzoni impegnate, in cui gli artisti scoprivano che non era obbligatorio parlare solo d’amore per piacere al pubblico.

Sono gli anni in cui Marco Masini si classifica terzo con la struggente PERCHÉ LO FAI, nel 1991, che parla di un amore al limite, funestato da problemi di droga; nella stessa edizione, Umberto Tozzi presenta GLI ALTRI SIAMO NOI, canzone con la quale dà un calcio al razzismo, con un pezzo moderno e arrangiato, come suo solito, in maniera eccellente.

D’altronde, Umberto Tozzi è un artista capace di scrivere pezzi come Notte Rosa quando tanti ancora facevano fatica a staccarsi dalle melodia anni sessanta; non a caso, è l’unico artista italiano a potersi vantare di essere stato invitato ad esibirsi al prestigioso Royal Albert Hall di Londra.

– I colleghi italiani che hanno suonato in quel tempio della musica, hanno dovuto affittarlo-.

Sempre nel 1991, Renato Zero interpreta nel suo stile inconfondibile il pezzo da Psicologia SocialeSPALLE AL MURO, di Mariella Nava, che affronta la tematica dell’invecchiamento.

Del 1994, sono due i brani indimenticabili: IL MARE CALMO DELLA SERA, del talentuoso Andrea Bocelli, e SIGNOR TENENTE, del sorprendente Giorgio Faletti, il quale, dopo essersi esibito già altre volte sul palco dell’Ariston con la sua famosa verve comica, lascia in lacrime mezza Italia con un testo dal messaggio potente quanto drammaticamente attuale.

Di lì in avanti, il compianto Faletti, darà prova di essere anche un ottimo giallista e sceneggiatore, un artista a trecentosessanta gradi non completamente valutato per la sua reale statura e che ci ha lasciati troppo presto a causa di un male incurabile.

Il decennio che precede il nuovo millennio vede l’esplosione di nuovi grandi nomi, che rinnoveranno il panorama musicale italiano: da Laura Pausini, a Giorgia; da Nek a Carmen Consoli; da Marco Masini, a Irene Grandi; da Gigi D’Alessio, ad Andrea Bocelli; da Francesco Renga ad Alex Baroni, prematuramente scomparso in seguito a un incidente stradale, ma capace di rivoluzionare il modo di cantare in Italia, nonostante una carriera troppo breve.

Spariscono i soliti noti degli anni ottanta, che ritroviamo in qualche festival successivo, rispolverati dalla naftalina soltanto sporadicamente, mentre il pubblico applaude ai nuovi beniamini, che vendono album e riempiono le pagine del gossip.

Il nuovo millennio si apre con un pezzo d’autore straordinario, REPLAY, di Samuele Bersani, per poi lanciare Elisa, l’artista italiana in assoluto più internazionale di sempre, che regala al Festival 2001 LUCE, TRAMONTI A NORD EST, uno dei brani vincitori più belli della storia della manifestazione.

Tuttavia, il nuovo millennio sarà caratterizzato dal mutamento della discografia dovuto all’esplosione dei Talent Show, tritacarne che mandano numerosi presunti talenti allo sbaraglio a ingolfare il mercato, saturando anche il Festival con questi nuovi beniamini, non sempre all’altezza di quel prestigioso palco.

Ma sono anche gli anni del jazz a Sanremo, con la splendida TUTTO QUELLO CHE UN UOMO, di Sergio Cammariere, di TI REGALERÒ UNA ROSA, con la quale Simone Cristicchi trionferà nel 2007, e del ritorno dei gruppi al Festival: dai Subsonica, a Le Vibrazioni; dai Negramaro, ai Modà.

Impossibile, poi, non ricordare Sanremo 2007, con il brano dalla prepotente poetica portato al Festival da Fabrizio Moro, PENSA, con il quale si imporrà tra le nuove proposte e regalerà uno dei pezzi più veri, duri ed emozionanti di sempre.

Strano particolare, la canzone di Sanremo più famosa degli anni dieci del nuovo millennio sembra essere un brano escluso dalla gara pochi giorni prima dell’inizio di quell’edizione: nel 2005, infatti, Povia presenta al Festival QUANDO I BAMBINI FANNO OH, testo dalla struggente metafora, che però sarà eliminato poiché il cantautore aveva già accennato il brano davanti a un pubblico, in precedenza, violando il regolamento del tempo.

Tuttavia, oltre a essere il brano più famoso di Sanremo di quegli anni, sarà anche il pezzo che darà notorietà al suo autore.

Nel 2013, si impone al Festival Marco Mengoni, con L’ESSENZIALE, brano raffinato, interpretato da quello che è senza dubbio il più grande talento uscito dai Talent in Italia.

Nel 2015, ADESSO E QUI (NOSTALGICO PRESENTE), è il capolavoro con il quale Malika Ayane consolida la sua fama di artista raffinata, interpretando al meglio uno dei pezzi più eleganti delle ultime edizioni del Festival di Sanremo; nel 2010, era diventata famosa  per la calorosa protesta messa in atto dagli orchestrali, sconcertati dalla notizia che il suo pezzo, RICOMINCIO DA QUI era stato estromesso dalle prime posizioni.

Altri brani famosi degli anni dieci sono: FATTI BELLA PER TE, di Paola Turci; LA NOTTE, raffinata canzone d’amore interpretata da Arisa; SONO SOLO PAROLE, brano straordinario, uscito dalla penna di Fabrizio Moro e interpretato dalla voce graffiante di Noemi, una delle poche belle realtà scoperte grazie ai Talent.

Ancora poche ore ed entreremo ufficialmente nell’era di Sanremo degli anni venti, augurandoci che si possano affermare nuovi talenti e che possano trovare spazio soprattutto grandi penne e brani che resteranno nella storia.

C’è tanto da dire e l’arte ha un disperato bisogno di interpreti attenti a raccontare le dinamiche del nostro tempo.

https://theopa.live/2020/02/02/le-canzoni-che-hanno-lasciato-il-segno-nella-storia-del-festival-di-sanremo/?fbclid=IwAR2PS0TT1dvLzYtix9eeKcxxcS1OZIS_Kw3RbjQl9gnZqVHcu_Djx_9a9KY

I 30 anni di love story tra Masini e il Festival: nove partecipazioni e due trionfi

Marco Masini
©Angelo Trani

Quella di Marco Masini col Festival di Sanremo si potrebbe quasi definire una storia d’amore lunga 30 anni: è proprio sul palco dell’Ariston che il cantautore toscano ha esordito ben 30 anni fa, trionfando nella sezione Nuove Proposte con Disperato.

Quest’anno, dopo nove partecipazioni e un’altra vittoria (nel 2004 con L’uomo volante) torna in gara con Il confronto, brano scritto insieme a Federica Camba e Daniele Coro. Lo stesso terzetto aveva scritto anche Che giorno è, canzone in gara nell’edizione del 2015.

Masini è uno dei veterani del Festival di Sanremo: quella di quest’anno, infatti, sarà la sua nona partecipazione. In questa particolare classifica tra i partecipanti a Sanremo 70 è superato solamente da Michele Zarrillo, che è ben lontano a quota 13.

Disperato, Sanremo 1990

Il Maso, come lo chiamano i suoi fan, aveva debuttato al Festival di Sanremo esattamente 30 anni fa, trionfando nella sezione Nuove Proposte con Disperato, che gli valse anche il Premio della Critica.
Fu un debutto travolgente, tanto che l’album Marco Masini, pubblicato a maggio 1990, alla fine dell’anno risultò il decimo più venduto dell’anno e il più di successo in assoluto tra tutti quelli dei partecipanti a Sanremo con oltre 350.000 copie vendute, battendo perfino i Pooh di Uomini soli, vincitori della sezione Campioni.

Perché lo fai, Sanremo 1991

L’anno dopo, forte della vittoria di Disperato e del grande successo commerciale dell’album d’esordio, è la volta di approdare tra i big.
Il brano è Perché lo fai ed anche stavolta è un successo, piazzandosi terzo alle spalle di due mostri sacri come Riccardo Cocciante, che vince con Se stiamo insieme, e Renato Zero, secondo con Spalle al muro.

C’è una curiosità da annotare su questo brano: Perché lo fai era stata composta da Giancarlo Bigazzi col titolo Un adagio per dirti addio e destinata ad Umberto Tozzi, ma il cantautore piemontese non la pubblicò ufficialmente perché l’autore alla fine preferì dare il pezzo a Masini, che ne cambiò testo e arrangiamento. Tozzi partecipò anche lui a quel Festival con Gli altri siamo noi, piazzandosi quarto, proprio alle spalle di Masini. Nell’album che i due hanno realizzato insieme nel 2006 dal titolo Tozzi Masini c’è, finalmente, una versione di Perchè lo fai cantata dal cantautore torinese.

Anche stavolta il brano ebbe molto successo, arrivando al secondo posto dei singoli più venduti e rimanendoci per sei settimane consecutive, risultando a fine anno il quinto singolo più venduto.
L’album Malinconoia, invece, vince il Festivalbar e arriva a vendere più di un milione di copie, risultando a tutt’oggi il disco di maggior successo di Masini.

 

Leggi l’intero articolo su:

https://www.spettakolo.it/2020/01/27/i-30-anni-di-love-story-tra-masini-e-il-festival-nove-partecipazioni-e-due-trionfi/

Levante, pronta per il Festival di Sanremo con un testo ‘furbetto’

Si intitola ‘Tikibombom’ e punta a essere il tormentone dell’Ariston.

Da giudicante a giudicata il passo sarà brevissimo per Levante, ovvero all’anagrafe Claudia Lagona. La cantante parteciperà al Festival di Sanremo e, al dire dei selezionatori, rappresenterebbe la «quota indie» o della musica «Indipendente». Un’idea della musica un po’ in ritardo, visto che Levante è ormai da dieci anni in corsa, è tra le cantanti più vendute e popolari ed è stata per una edizione giudice di X Factor.

Bando agli errori di giudizio – noi stiamo con Levante ma non con chi la giudica con un occhio ‘ritardato’ da almeno 5 anni – la cantautrice presenterà sul palco della canzone italiana per eccellenza Tikibombom.

Un titolo che qualcuno ha definito «degno di Elettra Lamborghini», ma che Levante – che ormai da anni si è trasferita a Torino ma continua a mantenere nelle sue storie delle radici siciliane – difende a spada tratta, definendolo un suono onomatopeico, presente nel testo che recita: «Non segui il branco/ balli il tango mentre tutto il mondo/ muove il fianco sopra un ritmo che fa/ tikibombom».

Insomma, Tikibombom come il classico ‘gancio’ per fare da tormentone all’interno della musica. Un vecchio trucchetto della musica italiana, che Levante porta nel luogo più adatto a creare notizie e per restare nella memoria collettiva.

Per capire cosa è il ‘gancio’, che gli inglesi chiamano Hook, basta ricordare le parole del compianto critico musicale Ernesto De Pascale: «Per esempio, nella canzone Il clarinetto, il gancio è quella parte della canzone che fa: Filù filù filù filà. Altro esempio può essere la canzone Ti amo di Umberto Tozzi: Ti a-mo / ti chiedo per-do-no / ricordi chi so-no, il ritmo del cantato e la ‘o’ finale fanno da hook. Quando George Martin, il produttore dei Beatles, incontrò e vide suonare il gruppo per la prima volta, si presentò dicendo: ìLe canzoni le fate come volete, però la disposizione delle parti le decido io”.ì Un esempio di quanto lui ha contribuito a rendere famosi e memorizzabili i testi dei Beatles lo capiamo ascoltando From me to you. La canzone è introdotta da un armonica che fa da hook al pezzo, rendendola riconoscibile a un primo ascolto. Ad avere l’idea di una canzone così strutturata non furono né John Lennon né Paul Mc Cartney, ma fu il produttore Martin».

Per Levante, che arriverà a Sanremo con l’ex fidanzato Diodato a contendergli la corona di campionessa, un testo furbo per il primo ascolto. Siamo tutti in attesa di capire se sarà un successo.

Levante, pronta per il Festival di Sanremo con un testo ‘furbetto’

MARCO MASINI FESTEGGERÀ TRENT’ANNI DI CARRIERA A SANREMO E CON UN ALBUM DI DUETTI, DA ERMAL META A JOVANOTTI

Sanremo, un disco di duetti e un tour per festeggiare una carriera partita nel 1990 con la vittoria a Sanremo

di Redazione

Marco Masini nuovo album con tanti duetti in arrivo nella primavera 2020.

Quest’anno, come già noto, il cantautore festeggerà 30 anni di una carriera iniziata con la vittoria nella sezione Nuove proposte del Festival di Sanremo nel 1990 con Disperato.

Festeggiamenti che, come svelato da Amadeus, lo vedranno tornare in gara proprio lì dov’è “nato”, sul palco dell’Ariston. Per Marco Masini si tratterà della nona partecipazione alla kermesse.

Dopo la vittoria del 1990 infatti il cantautore è tornato al Festival nel 1991 (terzo classificato), nel 2000 (15esimo), nel 2004 (vincitore), nel 2005 (finalista della categoria uomini), nel 2009 (finalista), nel 2015 (sesto classificato) e nel 2017 (13esimo).

MARCO MASINI NUOVO ALBUM

I festeggiamenti del trentennale di Marco Masinipartiranno dal palco di Sanremo ma continueranno, come già anticipato dal nostro sito, con un album di duetti in uscita in primavera.

Nel nuovo disco Marco riproporrà i suoi più grandi successi con colleghi e amici e All Music Italia è in grado di svelarvi alcuni dei duetti presenti nella tracklist.

Ci sarà innanzitutto Ambra che nel 2001 partecipò al video del singolo Il Bellissimo mestiere (ve ne abbiamo parlato qui) che duetterà con il cantautore sulle note di Ti vorrei.

Saranno presenti di sicuro nel disco i colleghi cantautori Ermal Meta, Fabrizio Moro, Jovanotti, Giuliano Sangiorgi, Francesco Renga e Umberto Tozzi. Tra le donne Giusy Ferreri.

Probabili anche Luca Carboni e Annalisa.

Questi sono solo alcuni dei nomi che saranno presenti nell’album celebrativo di cui ancora non si conoscono titolo e data di uscita.

Già note sono invece le date live con cui Marco Masini festeggerà questi trent’anni di carriera. Eccole qui a seguire…

MARCO MASINI – 30TH ANNIVERSARY TOUR

3 aprile – MONS – Théâtre Royal de Mons
4 aprile – LIEGI – Forum de Liège
15 aprile – ZURIGO – Kaufleuten Club
16 aprile – MILANO – Teatro degli Arcimboldi
18 aprile – ANCONA – Teatro delle Muse
25 aprile – BRESCIA – Dis Play
29 aprile – ASSISI – Teatro Lyrick
30 aprile – BOLOGNA – EuropAuditorium
2 maggio – ROMA – Auditorium Parco della Musica
9 maggio – TORINO – Teatro Colosseo
12 maggio – VENEZIA – Teatro Goldoni
15 maggio – FIRENZE – Teatro Verdi
16 maggio – FIRENZE – Teatro Verdi
18 maggio – PARMA – Teatro Regio
22 maggio – LECCE – Teatro Politeama Greco

I biglietti per le nuove date sono già in vendita.

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Marco Masini: nuove date per il tour del 30th Anniversary

Il tour è prodotto da Concerto Music in collaborazione con Friends & Partners.

http://www.allmusicitalia.it

Sanremo 2020 tra big e novità: da Al Bano e Romina a Paradiso e Levante. E per il dopogara c’è Fiorello

di Mattia Marzi

Superata la fase di rodaggio, la macchina organizzativa di Sanremo 2020 procede spedita ed entra nel vivo dei lavori per la 70esima edizione del Festival, in programma dal 4 all’8 febbraio. A Roma, mentre vanno avanti le selezioni dei giovani (finale il 19 dicembre) e si continua a trattare con ospiti e vallette, Amadeus – insieme alla squadra guidata dal manager Lucio Presta – ha iniziato a selezionare i brani per la gara dei “big”, valutando le proposte arrivate. L’obiettivo che si è dato, secondo le indiscrezioni che trapelano dai corridoi di viale Mazzini, è quello di assemblare un cast che unisca lo spirito nazionalpopolare di Conti con quello meno tradizionalista di Baglioni. 

Tradotto: sì alle novità, ma anche ai volti storici. La lista dei 20 (o 24?) “big” sarà svelata il 6 gennaio in una puntata speciale de I soliti ignoti. Secondo i rumours, le celebrazioni per il settantenario riporteranno in gara alcuni ex vincitori: quasi certa la presenza di Al Bano (forse con Romina, venticinque anni dopo l’ultimo disco insieme), Umberto Tozzi (con Raf, che nel 1987 fu tra gli autori di Si può dare di più), Marco Masini (che nel 2020 festeggerà trent’anni di carriera con un disco di duetti), Arisa (rimasta però senza etichetta dopo aver sciolto il contratto con la Sugar) e Francesco Gabbani (stavolta non accompagnato dalla scimmia). Bocelli avrebbe idealmente “delegato” il figlio Matteo, che dopo il duetto di quest’anno potrebbe presentare il suo album d’esordio sullo stesso palco dove nel ‘94 il tenore trionfò con Il mare calmo della sera. 

Reduci dalla partecipazione a “Ora o mai più”, il programma condotto dallo stesso Amadeus che ha riportato sulle scene cantanti spariti dalle classifiche da anni, avrebbero avanzato la propria candidatura anche Marcella Bella (canzone scritta dal fratello Gianni, malato da tempo) e Paolo Vallesi. Ma bisogna accontentare anche i più giovani e il direttore artistico vorrebbe farlo portando in gara nomi più freschi come quelli di Tommaso Paradiso (dopo l’addio ai Thegiornalisti), Levante (in passato fu scartata: sarà la volta buona?) e i milanesi Canova. E dando spazio anche al rap, con Anastasio, Fred De Palma, l’outsider Elettra Lamborghini e il ritorno di Rocco Hunt. Annalisa, Nina Zilli, Elodie, Giusy Ferreri e Riki hanno dischi in uscita e potrebbero approfittare della partecipazione al Festival per lanciarli. 

I SINGOLI
Così anche Max Pezzali (seguito da Claudio Cecchetto, legato ad Amadeus da una lunga amicizia): i singoli finora pubblicati non hanno ottenuto grossi risultati. Ha uno stadio da riempire – San Siro, a luglio – e una bella canzone potrebbe aiutarlo. In cerca di un posto anche Giordana Angi, Alberto Urso e Noemi (ha un brano scritto da Fabrizio Moro, già autore di Sono solo parole). La quota rock potrebbe essere rappresentata da Piero Pelù (album di duetti in uscita con un inedito di Manuel Agnelli) e per quella cantautorale si pensa a Bersani, Brunori (con i palasport da riempire) e Bianconi dei Baustelle (con la band in pausa si sta dedicando alla sua carriera solista). Intanto si lavora anche per chiudere i contratti con gli ospiti. Amadeus, che sul palco sarà affiancato con molta probabilità da Chiara Ferragni e Diletta Leotta (ma gli accordi non sono stati ancora firmati), rivuole all’Ariston le star mondiali. La Rai si sta impegnando per accontentarlo, ma l’unica che secondo i ben informati avrebbe già firmato è Lady Gaga (per omaggiare le sue origini siciliane). Dovrebbe esserci poi Mika (in tour nel nostro paese nella settimana del Festival) e in gara potrebbero arrivare Amii Stewart e Dionne Warwick, rispettivamente con Dear Jack e l’ex Matia Bazar Silvia Mezzanotte. Quanto agli italiani, Tiziano Ferro e Jovanotti – già nel cast – dovrebbero esibirsi in una grande arena che verrà costruita fuori dall’Ariston, mentre al PalaFiori Fiorello condurrà L’altro festival, che sostituirà il tradizionale Dopofestival su RaiPlay. Per un Sanremo coi fiocchi.

By:Ilmessaggero.it

Santrmo 2020, componi tu il cast: 2° seminfinale – SONDAGGIO