1994.09.06 Pavia di Udine (UD)

sagre dai pirus –

equivoci pop per il Rambo della canzonetta italiana

piace ai giovani il nuovo stile di Tozzi, che ha inaugurato col concerto a Montichiari il lungo ” equivocando tour ”

————————- PUBBLICATO —————————— MUSICA LEGGERA Piace ai giovani il nuovo stile di Tozzi, che ha inaugurato a Montichiari un lungo tour TITOLO: Equivoci pop per il Rambo della canzonetta italiana – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – Umberto Tozzi e’ , fin dagli anni Settanta, un campione della musica popolare italiana, quella che viene chiamata volgarmente canzonetta. Da “Donna amante mia” a “Tu”, da “Ti amo” a “Stella stai”, siamo in presenza di giri armonici elementari che supportano motivi molto orecchiabili con parole facili. La collaborazione con il produttore e autore Giancarlo Bigazzi, cessata da un anno, ha fatto si’ che un personaggio tutto sommato cupo e complesso, ma con delle doti di espressivita’ vocale particolarmente intense, a tratti goffe e massicce, riuscisse a incantare migliaia di fans e non solo in Italia. L’ ultimo album “Equivocando”, che apre lo spettacolo e dal quale e’ tratta la canzone “Io muoio di te” che ha appena vinto il Festivalbar, possiede una polifonia quasi beatlesiana, e’ cantato con uno stile un po’ anglosassone, con arrangiamenti e ritmiche che si collegano alla miglior tradizione del pop epico, calati in una realta’ contemporanea. Le canzoni entrano scivolando piacevoli come segnali di passione e vitalita’ senza avere nessuno degli eccessi d’ enfasi della canzone melodica sentimentale italiana. Il nuovo spettacolo di Tozzi e’ ambientato in un palco insolito che evoca l’ idea del tetto, della terrazza, del solaio e del superattico in tutte le sue varianti, con uso di materiali autentici dall’ “Onduline sottocoppo”, alle tegole, alle piastrelle di gre’ s. Ragioni di proporzione tuttavia rendono il risultato non troppo credibile, se non quando Tozzi si chiude in una specie di mansarda giocando con una radiolina che manda in onda vecchi successi fra i quali spiccano i classici dei Bee Gees. Tozzi ha cambiato look, i capelli sono corti, la peluria bionda sul volto e’ scomparsa. Tuttavia e’ sempre inquietante: con una sorta di canottiera, i pantaloni della tuta mimetica e gli anfibi sembra una sorta di Rambo. Il recital e’ decisamente vincente sul piano della scelta delle canzoni. Si parte con alcuni brani di “Equivocando” per poi offrire alcuni classici come “Notte rosa” e “Gloria”. Quindi un collage di vecchi successi: da “Donna amante mia” fino a “Dimentica dimentica”, passando per “Se mi aiuterai”, “Perdendo Anna”, “Ciao Lulu’ “, “Qualcosa qualcuno”. Rientra la band e, dopo “Io mio domani” e “Tu non lo sai”, parte un altro collage, stavolta piu’ fragoroso con “Gli innamorati”, “Si puo’ dare di piu’ ” (che, cantata con Ruggeri e Morandi, vinse a Sanremo), “Roma Nord”, “Non ho che te”, “Eva”, “Gente di mare”, lanciata all’ Eurofestival in duetto con Raf. Si diceva recital vincente. Peccato che, almeno al debutto al Palasport di Montichiari davanti a 2500 spettatori, l’ impasto sonoro complessivo fosse abbastanza sgradevole: troppo rumore di band, voce di Tozzi persa nella confusa sarabanda che pretendeva di modernizzare canzoni in grado di vivere senza particolari maquillage rockeggianti. L’ enfasi sonora e il bombardamento di luci giovano in genere al repertorio melodico italiano, ma e’ inutile stare sopra le righe. D’ altra parte Tozzi ha sempre avuto dei problemi di comunicazione nei concerti dal vivo che hanno cominciato a funzionare davvero solo da alcuni anni. Nel finale dello show il risultato complessivo migliora con “Dimmi di no”, “Stella stai”, “Tu” e nei bis con “Ti amo”. Successo trionfale con i ragazzi pronti ad appropriarsi dei brani piu’ famosi con cori che sovrastano la stessa voce dell’ artista. UMBERTO TOZZI Equivocando Tour 4 settembre Palasport Montichiari, stasera a Pavia di Udine, il 9 a Mathi (To), il 10 a Locarno, l’ 11 a Codogno, il 12 a Modena, il 17 a Sperone (Av), il 18 a Lamezia; poi Bergamo, Treviso, Torino, Genova, Roma, Firenze, Milano, Rotterdam, Bruxelles, Parigi, Napoli

Luzzatto Fegiz Mario

Pagina 26
(6 settembre 1994) – Corriere della Sera

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