Umberto Tozzi: “Sognavo il Toro di Pulici, ora mi piace l’Atalanta”

SANREMO, ITALY - MARCH 06:  Umberto Tozzi is seen on stage during at the 71th Sanremo Music Festival 2021 at Teatro Ariston on March 06, 2021 in Sanremo, Italy. (Photo by Jacopo M. Raule/Getty Images)

Il cantante racconta la sua passione per il calcio e per il mondo granata, quest’ultima ormai svanita

Redazione Toro News 27 giugno

Nella sua Torino è nato e cresciuto e come tante persone vissute nel capoluogo piemontese tra gli anni Sessanta e Settanta Umberto Tozzi si è innamorato del Torino. L’amore per il calcio dura da sempre, ha raccontato il cantante in un’intervista a La Stampa: “Avrei voluto fare il calciatore. Da ragazzo era quello il mio sogno, poi ho trovato una chitarra a casa e ho iniziato a suonare… Alla fine, meglio così, non ho mai avuto la disciplina per fare il calciatore professionista. Per fortuna ho giocato vent’anni con la Nazionale Cantanti, sono sceso in campo in stadi meravigliosi e mi sono divertito“.

Tozzi poi dice la sua anche sulla Nazionale: “Un’Italia così bella non me l’aspettavo, anche se conosco la preparazione di Roberto Mancini. Ha saputo ricostruire sulle macerie, scegliere giovani talenti e far capire loro che non ci sono titolari. Chissà che, incrociando le dita, non si possa arrivare in finale”.

E alla fine il capitolo Toro, squadra di cui è stato innamorato per tanti anni: “Non lo sono più. Sono stato tifoso del Toro, quello di Pulici, Graziani e Claudio Sala. In famiglia eravamo tutti granata. Ho amato i grandi campioni del passato come Rivera, Antognoni e Baggio. Oggi mi piace chi gioca bene, le sorprese come l’Atalanta“.

27 giugno 2021 (modifica il 27 giugno 2021 | 19:02)

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Umberto Tozzi infiamma il Teatro Nazionale di Milano, e dedica il concerto a Pino Daniele

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MILANO – Due febbraio 2015, è la quarta volta che ho la fortuna di assistere a un concerto di Umberto Tozzi. Lo seguo da quando ero adolescente e grata sono a molti suoi testi che mi hanno dato tanto. Ieri il suo concerto si è svolto al Teatro Nazionale di Milano. Teatro pieno di persone di tutte le età, entusiaste delle sue canzoni. Ed è stato dedicato dall’artista a Pino Daniele. A differenza di altri artisti che mi è capitato di vedere, Umberto non è un grande parlatore. Lui stesso dice che ha iniziato la sua carriera come musicista e fu solo dietro suggerimento di Giancarlo Bigazzi, che riuscì ad affrontare la carriera di cantante. Ma che ciò che …
sempre lo ha frenato è la timidezza di porsi di fronte al pubblico. Anche oggi, ha aggiunto, è ancora timido!

Tozzi ha una voce molto particolare, con tonalità uniche.

I più, quando si parla di lui, mi sanno solo dire: «Ah! Il cantante di Gloria, Tu e Ti amo».

Certo, sono dei successi mondiali, ma la sua discografia è ricca di testi più personali; alcuni sociali, come ad esempio “Se tu mi aiuterai” e “Gabbie”. Profondi, quali “Tu domani”, una preghiera a Dio che è un testo di pura e vibrante emozione.

Anche canzoni d’amore come “Un fiume dentro il mare”, “Lo stare insieme”, intense e ricche.

Personalmente sono affezionata a Gloria, non a caso la protagonista di un mio romanzo si chiama così! Ma come non parlare di “Dimentica dimentica” o di “Tu sei di me”?

Tozzi ha una carriera alle spalle ricca e importante, piena di soddisfazioni ottenute all’estero.

Ieri sera, quando ci si è potuti avvicinare al palco, solo una cosa avrei desiderato: stringergli la mano, senza dire nulla, senza aggiungere nulla. Solo provare l’emozione di gridare senza parole il mio “grazzzziè!”.

by cinquewnews.blogspot.it

di Miriam Ballerini