“Flashdance Il Musical” in scena al Teatro Olimpico

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La trama “Flashdance”, un film del 1983 che non ha ancora smesso di incantare il pubblico, inizia a Pittsburgh, una delle città capoluogo della Pennsylvania, con Alex Owens che coltiva il sogno di essere ammessa all’Accademia di Danza di Pittsburg, e che nel frattempo lavora come operaia saldatrice, di giorno, e come ballerina in un locale notturno. A raccontarla così sembra una schifezza, come molti critici di quegli anni hanno sostenuto, invece è una storia che all’epoca ha incassato più di 200 milioni di dollari e che, a oltre 35 anni dalla sua prima apparizione, continua ad avere un grande successo grazie anche alla versione teatrale.

Forse il segreto di un cosi duraturo successo sta nel fatto che “Flashdance” dosa sapientemente il glamour degli anni Ottanta, ben rappresentato anche dalle musiche di Giorgio Moroder, con la voglia di realizzarsi della protagonista, una Cenerentola che al posto delle scarpette di cristallo indossa quelle da punta, con un pizzico di principe azzurro, che non guasta mai, e che non dimentica di strizzare l’occhio a quella formula disneyana sui sogni che sono desideri che possono diventare realtà, almeno nei film.

Una storia inossidabile, dicevamo, come dimostra il trionfo di pubblico che in questi ultimi mesi sta ottenendo la tournée italiana di “Flashdance Il Musical”, con una tappa organizzata da Ventidieci, che sta per arrivare al Teatro Olimpico di Roma, dove andrà in scena da martedì 5 a domenica 10 febbraio,

La nuova versione del film cult della Paramount sbarca nella capitale dopo il grande successo al Teatro della Luna di Milano, il sold out al Teatro Verdi di Firenze, e dopo il premio “Miglior Musical dell’Anno” assegnato dal festival calabrese “Fatti di Musica 2018”,

La regia di “Flashdance Il Musical” è affidata a Chiara Noschese, figlia del grande imitatore Alighiero, una grande carriera nello spettacolo, affermata attrice di teatro, di cinema, di televisione, cantante, casting director e regista di family show quali “Il Piccolo Principe” e “Le Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie”.

Ad affiancarla c’è un team creativo completamente italiano e di talento. Coreografie, musica e canzoni di Robert Cary e Robbie Roth, proiezioni e luci faranno da cornice a una grande storia d’amore, di amicizia e di riscatto personale, la storia di un sogno e del coraggio di poterlo realizzare. Uno spettacolo ricco di grandi temi universali senza tempo, portati in scena da un cast di straordinari performer.

A interpretare Alex sarà Valeria Belleudi, allieva della Scuola di “Amici” di Maria De Filippi nel 2004, già attrice in musical come “Sister Act”.

Ovviamente, non mancheranno le hit più famose in lingua inglese: “What a feeling”, “Maniac”, “Man Hunt”, “I love Rock’n Roll” e “Gloria” di Umberto Tozzi che, nella interpretazione di Laura Branigan, ha accompagnato la scena di una gara di pattinaggio sul ghiaccio di un’amica di Alex.

Chiara Noschese descrive così lo spettacolo: «Flashdance è, per me, una grande sfida: un copione inedito, con canzoni nuove e nuovi personaggi. Oltre alla regia, ne ho curato i costumi e l’adattamento, le liriche e il testo. Flashdance è sicuramente uno spettacolo pieno di numeri danzati e cantati, immagini, proiezioni, musica meravigliosa e con luci sorprendenti ma, fondamentalmente, sarà tutto accessorio a una grande e bella storia, la storia di un sogno, quello che può cambiare la vita ma che fa anche paura; la paura di non essere all’altezza, di sentirsi soli nel cammino per conquistare quello che sentiamo di meritare».

La tournée italiana di “Flashdance Il Musical”, è una produzione firmata, nella stagione 2018/2019, da Stage Entertainment e Full House Entertainment, mentre il tour è curato da Vivo Concerti.

Chiudiamo con una breve nota sul film. “Flashdance”, 1983, diretto da Adrian Lyne, sceneggiatura di Tom Hedley e Joe Eszterhaz, musiche di Giorgio Moroder, con Jennifer Beals che grazie al ruolo di Alex è diventata una star di Hollywood, è stato il più visto in Italia nella stagione 1983/84. Il brano “Flashdance … What a Feeling”, musiche di Giorgio Moroder, parole di Keith Forsey e cantato da Irene Cara, ha venduto più di 20 milioni di copie, e ha vinto l’Oscar e il Golden Globe come miglior canzone. Mentre il disco con la colonna sonora ha venduto oltre 6 milioni di copie.

Antonio Salvatore Sassu

by: http://www.avantionline.it/flashdance-il-musical-in-scena-al-teatro-olimpico-di-roma/

Un body e tanti sogni: torna ‘Flashdance’

Alexandra Owens si rimette le scarpette da ballo per una nuova edizione di “Flashdance” in scena al Nazionale

di ANDREA SPINELLI

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Ultimo aggiornamento: 

Milano, 29 settembre 2017 – What a feeling. Alexandra Owens si rimette le scarpette da ballo per una nuova edizione di “Flashdance” in scena al Nazionale dal 5 ottobre. L’eroina interpretata sullo schermo da Jennifer Beals (“Flashdance” si chiamava quel film che mi ha cambiato definitivamente la vita” diceva Nanni Moretti in “Caro diario”), ha il volto di Valeria Belleudi, ex allieva della scuola di “Amici” approdata poi al musical ritagliandosi ruoli in “Sister act”, “Priscilla” e perfino nella prima versione italiana del musical attinto dal blockbuster di Adrian Lyne diretta sei anni fa da Federico Bellone.

Anche se allora l’attrice di Anzio ballava nell’ensemble mentre oggi con il body e gli scaldamuscoli dell’operaia-saldatrice che, trovato l’amore, corona il sogno della vita: essere ammessa alla prestigiosa Accademia di Danza di Pittsburgh. Una Cenerentola moderna, anzi «una donna 2.0 che crede nel proprio sogno al punto da vincere perfino il timore di essere inadeguata per quel ruolo» – assicura Chiara Noschese, traduttrice, adattatrice e regista di questa produzione 2017 in cui la vera star è il titolo. Quello di un film epocale, duecento milioni di dollari incassati al box office, 20 milioni di copie vendute ad ogni latitudine, grazie anche ad una colonna sonora che fruttò l’Oscar a Giorgio Moroder e un’eco planetaria ad Irene Cara (“What a feeling”), Michael Sembello (“Maniac”) e Laura Braningan (“Gloria”).

«Le canzoni sono in inglese ma, come mio piccolo omaggio ad Umberto Tozzi, faccio accennare ad Alex “Gloria” pure in italiano. Nella mia ottica, in tempi di messaggi forti, tornare ad un’epoca meno connessa significa provare a ritrovare un po’ di noi stessi – ammette la figlia del sempiterno Alighiero Noschese – puntando il dito sulla difficoltà, oggi, di trovare delle produzioni disposte a rischiare su dei “non nomi». Nella famosa scena dell’audizione la Beals aveva quattro controfigure (una addirittura maschile, un beakdancer portoricano), mentre Valeria Belleudi fa tutto da sola. «Per recitare la mia parte bisogna essere allenati, ma io nasco come ballerina e sono sempre stata una sportiva- spiega -. Avevo le gambe rientranti e questo mi avrebbe dovuto dissuadere dall’abbracciare la danza, ma non mi sono arresa». Lei, classe 1985, quando è uscito “Flashdance” non era neppure una scintilla negli occhi di papà. «Ma calarsi nella storia è un po’ come ritrovarsi in un tempo sospeso – assicura -. Un tempo che è lo stesso di “Footloose” o “Dirty Dancing”, lavori che parlano di sogni. E sogni non muoiono mai».

In posa come nel film cult Flashdance

«Flashdance» dal cinema al musical!

Il 5 ottobre al Nazionale di Milano debutta lo show ispirato al mitico film del 1983

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20 Giugno 2017 | 16:50

«Flashdance» dal cinema al musical!

Il 5 ottobre al Nazionale di Milano debutta lo show ispirato al mitico film del 1983

 di Alberto Rivaroli

Foto: Valeria Belleudi: sarà lei la protagonista del musical «Flashdance»

20 Giugno 2017 | 16:50 di Alberto Rivaroli

Sarà uno spettacolo speciale quello che riaprirà la grande stagione del musical a Milano. Stiamo parlando del nuovo allestimento di «Flashdance», lo show ispirato al celebre film del 1983 che Sorrisi.com è in grado di presentarvi in anteprima, mentre ancora sono in corso le audizioni per la formazione del cast.

Prodotto da Stage Entertainment e diretto da Chiara Noschese, «Flashdance» andrà in scena il 5 ottobre al Teatro Nazionale di Milano e rimarrà in cartellone fino al 31 dicembre.

Per i più giovani magari sarà una novità, ma per gli altri si tratta di un titolo che non ha bisogno di presentazioni. Il film omonimo, diretto da Adrian Lyne (autore in quegli anni di altre due pellicole di culto come «Nove settimane e 1/2» e «Attrazione fatale»), ottenne infatti un enorme successo raccontando la storia di Alex Owens (Jennifer Beals), una giovanissima operaia di Pittsburgh che ha il sogno di diventare ballerina e, nonostante sulla sua strada gli ostacoli non manchino, alla fine riesce a coronarlo. Ma più della trama piuttosto prevedibile (una sorta di Cenerentola in chiave moderna) e del fascino della bellissima protagonista, a decretare il trionfo del film fu la colonna sonora. Il brano portante, «Flashdance… What a feeling» , composto da Giorgio Moroder e cantato da Irene Cara, vinse l’Oscar come miglior canzone, ma anche molte altre canzoni (da «Maniac» di Michael Sembello alla versione in inglese di «Gloria» di Umberto Tozzi, cantata da Laura Branigan) entrarono nelle classifiche di mezzo mondo e vi rimasero per mesi.

Questi e altri brani li ritroverete nello show del Nazionale: il cast come già detto è in fase di allestimento, ma la protagonista è stata già scelta. A interpretare l’intrepida Alex sarà Valeria Belleudi (qualcuno la ricorderà giovanissima , nel 2005, quando partecipò come cantante ad «Amici» di Maria De Filippi), già vista in musical di successo come «Priscilla – La regina del deserto», «Sister Act»«Jersey Boys». Per saperne di più, guardate in anteprima il video qui sopra, in cui la regista Chiara Noschese racconta le sue sensazioni e… arrivederci a ottobre!

by: http://www.sorrisi.com/cinema/flashdance-dal-cinema-al-musical/

Le Conseguenze della Musica – Flashdance

Flashdance


È il 1983, Raegan vive in Pennsylvania Avenue e in tutto l’Occidente inizia a diffondersi un velato ottimismo verso il futuro e il mito del successo. Flashdance (Adrian Lyne, USA 1983) nasce proprio in questo contesto, ed è l’archetipo della favola moderna: Alex (Jennifer Beals), 18 anni, di giorno lavora come saldatrice, di notte si esibisce al Mawby’s in numeri di danza/striptease, nel frattempo coltiva il sogno di diventare una ballerina professionista e, ovviamente, riesce a trovare il grande amore.

Nonostante non brilli di originalità, la pellicola è diventata in breve tempo un cult grazie alle sinergia tra regia e colonna sonora, che nei momenti chiave riesce a dare vita a veri e propri videoclip musicali. Ed è questa la grande novità apportata al cinema dal film, le cui scene più celebri si sono imposte nell’immaginario collettivo.

Curata da Giorgio Moroder, la colonna sonora è conosciuta in tutto il mondo per il famoso pezzo Flashdance… What a Feeling interpretato da Irene Cara, brano che si aggiudicò addirittura un Oscar. Oltre a questa sequenza, il film presenta numerosi momenti in cui la musica viene messa in primo piano, prima fra tutte quella dello spogliarello iniziale di Alex, accompagnata da He’s a Dream di Shandi. La voce della cantante asseconda i movimenti della protagonista: sexy durante la strofa, calda e ruggente nel ritornello, che si chiude  col sussurato “He’s a dream…”. La scena unisce così musica e danza in una performance bollente ed eccitante ma mai volgare.

La seconda canzone-icona del film è Maniac di Michael Sembello. La dinamica è la stessa della sequenza sopracitata, ma questa volta il videoclip prende vita quando Alex torna dal lavoro e decide di allenarsi: la protagonista balla sulle note sincopate di Maniac e si agita (appunto) come una pazza, tanto che né il sudore né la stanchezza la fermano, come niente la fermerà dall’inseguire il sogno di diventare una ballerina nonostante le paure e le incertezze. Alex saltella sui piedi e muove il bacino, sexy ma sportiva. Ancora una volta musica, danza e cinema si fondono sulle celeberrime parole: “She’s a maniac, maniac on the floor / and she’s dancing like she’s never danced before…”.

Infine il terzo episodio: Hanna (Lilia Skala), amica del cuore di Alex, sta per affrontare un’importante gara di pattinaggio artistico. Luci spente, occhio di bue sulla pista di pattinaggio. Le note di Gloria squarciano l’immediato silenzio che precede una prestazione sportiva. La canzone, reinterpretata da Laura Branigan nel 1982, è in realtà una cover di Gloria di Umberto Tozzi del 1979, che suscitò un successo immediato in tutta Europa per poi sfondare negli States proprio grazie a Moroder. Hanna, amica e personaggio-specchio di Alex, fallisce però la prova e rimane lì sdraiata, mentre in sottofondo Gloria continua a suonare imperterrita. Questa scena rappresenta la concretizzazione delle paure della protagonista proiettate sull’amica: da lì a poco anche Alex dovrà affrontare la famosa audizione (What a Feeling).

Gli anni Ottanta sono “i nostri genitori” e Flashdance ne è un manuale di storia e costume: edonismo, glamour, mito del successo, muscoli tonici, discoteca e canzoni che sono le pietre miliari della cultura pop di oggi.

Elia Altoni

Il musical ‘Flashdance’ a Trieste: la passione che ti sorprende

Nel musical al Rossetti c’hanno emozionato i personaggi femminili principali, in particolare Giada D’Auria, l’interprete di Gloria, che è sia il nome del personaggio dentro il musical sia il nome della canzone scritta in italiano da Umberto Tozzi alla fine degli anni ’70 (Wikipedia). La canzone di Tozzi diventò famosa in America nella versione anglofona di Laura Branigan e tornò in Italia da hit con la versione Braningan, anche nelle sale cinematografiche grazie al film ‘Flashdance’ di Lyne in cui è incastonata. Ora le note di ‘Gloria’ sono nei teatri della pensiola col testo in italiano grazie a questo musical prodotto dalla filiale italiana di ‘Stage Entertainment’, una multinazionale europea del “live entertainment” con sede in Olanda che ha numeri del tipo € 600 milioni di euro di fatturato, 4 mila dipendenti, 30 teatri di proprietà, 40 spettacoli al giorno e 1 milione di spettatori ogni mese…

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da Musical.it

Sarà Federico Bellone (Grease, High School Muscial) a firmare l’edizione italiana di "Flashdance" che, come vi avevamo già annunciato, sarà prodotta nella stagione teatrale 2010/2011 da Stage Entertainment. Le coreografie saranno di Gate Davies, la supervisione di Glenn Csale.
Trasposizione teatrale del famosissimo film del 1983, Flashdance è un musical "cult" che insegna a usare la passione per cambiare la propria vita.
Ambientato a Pittsburgh negli USA, racconta la storia della giovane e determinatissima Alex, che lavora come operaia di giorno e di notte come ballerina di lap dance per realizzare il suo sogno guadagnandosi un posto presso la prestigiosa Accademai di Danza Shipley.
Da 25 anni Flashdance fa ballare tutto il mondo sulle note della canzone premio Oscar "What a feeling", che ha determinato il successo del film insieme alle coreografie mozzafiato e ad altre famose canzoni come "Maniac", "Manhunt" e la versione inglese di "Gloria" di Umberto Tozzi, che hanno segnato gli anni ’80 e che ormai sono diventate delle hit immortali.
Lo show debutterà in dicembre a Milano per poiu toccare Roma e altre città italiane