I La Bouche cantano “Sweet Dreams” al “Festivalbar” 1994

12 MARZO 2024 09:00

Il 12 marzo di trent’anni fa usciva la hit del gruppo eurodance tedesco

Chi ricorda i La Bouche scatenarsi sulle note di “Sweet Dreams”? Esattamente trent’anni fa, il 12 marzo 1994, veniva pubblicato il singolo diventato tra le dance hit più iconiche degli anni novanta. Pochi mesi dopo, il duo tedesco formato in origine da Melanie Thornton e Lane McCray portava il brano in gara al “Festivalbar”, la storica kermesse musicale estiva di Italia 1 condotta quell’anno da Amadeus insieme a Federica Panicucci. Nonostante a trionfare nelle varie categorie furono Umberto Tozzi, Miguel Bosè e Laura Pausini per i La Bouche la partecipazione alla manifestazione itinerante segnò la consacrazione ufficiale presso il pubblico italiano. 

Nel 2000 si consumò la rottura tra McCray e la Thornton che decise di proseguire la carriera pubblicando un album come solista. Dopo poco più di un anno tuttavia, il 24 novembre 2001 la cantante statunitense morì in un incidente aereo sulla tratta Berlino-Zurigo. Rivediamo l’esibizione dei La Bouche sul palco di “Festivalbar” nel 1994. 

https://www.tgcom24.mediaset.it/rubriche/speciale-amarcord/la-bouche-festivalbar_78659690-202402k.shtml

L’estate dei The Kolors Il loro “Italodisco” è il re dei tormentoni

30 Agosto 2023 – 06:00

I Power Hits all’Arena di Verona chiudono la stagione del pop. Come il Festivalbar

Paolo Giordano

D’altronde non avrebbe potuto essere diversamente: Italodisco dei The Kolors è il re dei tormentoni dell’estate 2023. La consacrazione ufficiale è arrivata ieri sera all’Arena di Verona durante i Power Hits Estate organizzati da Rtl 102.5 e presentati da Paola Di Benedetto, Jody Cecchetto e Matteo Campese. È l’appuntamento che sostanzialmente raccoglie l’eredità del Festivalbar e chiude in modo simbolico l’estate del pop proprio come per decenni ha fatto la manifestazione ideata da Vittorio Salvetti. Insomma da oggi i The Kolors sono nell’elenco prestigioso di chi, dagli anni Sessanta in avanti, ha firmato con la propria canzone la stagione più musicale dell’anno. Da Lucio Battisti a Umberto Tozzi. Da Alan Sorrenti a Vasco Rossi ai Lùnapop fino ai Negramaro che nel 2007 sono stati gli ultimi a conquistare il trono del Festivalbar. Da qualche anno tocca ai Power Hits che hanno la stessa clamorosa capacità attrattiva visto che ieri sera la lista di ospiti sul palco era sterminata e basta soltanto qualche nome per rendere l’idea: Achille Lauro e Rose Villain, Boomdabash con Paola & Chiara, Colapesce Dimartino, Cristiano Malgioglio ft. Bungaro, Emma, Fabio Rovazzi e Orietta Berti, Fedez, Annalisa, Articolo 31, Irama e Rkomi, Marco Mengoni e Elodie, Pinguini Tattici Nucleari, Tananai e ovviamente The Kolors. Ospite a sorpresa Laura Pausini, che ha conquistato con Antonacci, Pezzali, Negramaro e Pooh, il premio «Power Hits Platino».

Altri premi a Lazza per l’album più venduto dell’anno (Sirio) e a Peggy Gou per il singolo indipendente più trasmesso dalle radio (It goes like – Nanana). Anche Annalisa è stata giustamente premiata. Se il suo brano con Fedez e Articolo 31 non ha vinto la sfida, lei è comunque la regina dell’estate visto che il suo Mon Amour è il brano più eseguito in tutti gli eventi musicali italiani dal 19 giugno al 25 agosto. Un dominio innegabile che ieri sera è stato riconosciuto anche dalla Siae dopo essere entrato di diritto nel linguaggio comune grazie al verso sempre più citato: «Ho visto lei che bacia lui, che bacia lei, che bacia me».

In poche parole, i Power Hits sono stati una festa di fine stagione. Ma anche una conferma dei tempi musicali che stiamo vivendo. Da qualche anno la musica più ascoltata in Italia è quella italiana e ogni settimana ci sono le classifiche a confermarlo senza ombra di dubbio. E proprio le classifiche hanno incoronato i The Kolors con Italodisco che è il più trasmesso dalle radio e per dieci settimane è stato in testa alla classifica dei brani più votati dagli ascoltatori di Rtl 102.5. Un successo incontestabile che può rappresentare anche un segnale di controtendenza da non sottovalutare. In una fase musicale dominata da urban e rap, Italodisco è una canzone più legata alla tradizionale melodia italiana, è suonata e cantata senza inciampi nell’autotune e anche nel testo ha bei riferimenti all’immaginario collettivo. «Ognuno tra i pensieri suoi, forse sì, forse no, mi parte il basso dei Righeira». «Questa non è Ibiza, Festivalbar con la cassa dritta». «Vorrei spiegarti quanto mi manca Moroder nell’anima». (…)

leggi l’intero articolo su: https://www.ilgiornale.it/news/lestate-dei-kolors-loro-italodisco-re-dei-tormentoni-2202793.html

TODAY – 12 settembre

di PABLO DELL’OSA

11 settembre 2022

Oggi, ma nel 1977, a Verona, all’Arena, il cantautore torinese Umberto Tozzi, di 25 anni, con “Ti amo”, vinceva l’edizione numero 14 del Festivalbar, gara canora ideata e condotta da Vittorio Salvetti e trasmessa sul piccolo schermo su rete 1 Rai. Il brano, dalla struttura armonica molto semplice, in giro di Do, era stata scritta e musicata dallo stesso Tozzi col produttore musicale Giancarlo Bigazzi. Era stata estratta come singolo, pubblicato dalla CBS (nella foto, particolare, la copertina) dall’album “È nell’aria … ti amo”. La canzone era in testa alla classifica italiana dal 23 luglio precedente e ci rimarrà fino al 22 ottobre successivo. Nella kermesse che aveva la serata conclusiva nella città scaligera, “Ti amo” se la vedeva con calibri del momento, italiani e non, come: “Ma baker”, tormentone della band tedesco-caraibica Boney M.; “I feel love”, must da discoteca di Donna Summer; “I miei giorni felici”, intimistico lento di Santino Rocchetti, “Solo tu”, super pop dei Matia Bazar; “Maddalena”, altro slancio romantico di Gianni Farè.

“Ti amo” sarà anche un successo internazionale, con piazzamenti in vetta nelle hit in Francia, Svizzera, Belgio, Norvegia, Svezia, Austria. Sarà poi riproposta come cover dal gruppo Ricchi e poveri nell’album “Allegro italiano”, del 1992. Tozzi parteciperà al Festivalbar 1978, come ospite fuori concorso, portando “Tu”, altro pezzo, scritto e composto ugualmente con Bigazzi, da cima della classifica in quel periodo, che era nato dalla scommessa del 1973, fatta con Lucio Battisti, quando l’artista torinese era sotto contratto con la Numero uno, la casa discografica animata, dal 1969, dall’autore della “Canzone del sole”.

Tozzi aveva assicurato che sarebbe riuscito a portare in classifica canzoni con strutture semplici sia per accordi che testi. E il 1979 sarà l’anno di un altro colpo al mercato discografico del Belpaese assestato da Tozzi -che dai critici era ritenuto un possibile fuoco di paglia- con il vinile “Gloria”, sempre in coppia artistica con Bigazzi, che si aggiudicherà la seconda piazza nella top ten nazionale. Ed ancora, il 1980 si aprirà con il 45 giri “Stella stai”, ancora del duo Tozzi-Bigazzi, che si rivelerà terzo nella hit parade tricolore. In quella ultima serata del Festivalbar del 12 settembre 1977 il disco verde andava al gruppo Opera, per “Stelle su di noi” e il Trofeo Arena giovane veniva assegnato a Roberta Kelly, per “Zodiacs”. 

https://www.ilcentro.it/blog/12-settembre-1.2995343

Festivalbar Story 11: questa sera ore 23:20 su Mediaset Extra