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Sanremo 2019, componi tu il cast: vota tra gli ex vincitori – SONDAGGIO

Sanremo 2019, componi tu il cast: vota tra gli ex vincitori – SONDAGGIO

Prima fase di qualificazioni per il nuovo contest che eleggerà il cast ideale del prossimo Festival scelto dagli appassionati lettori di RecensiamoMusica

Claudio BaglioniTra una Settimana Enigmistica e un Sudoku, siamo certi che Claudio Baglioni(nominato per la seconda volta direttore artistico del Festival della Canzone Italiana) stia già mettendo in piedi la macchina  organizzativa di Sanremo 2019. Un lavoro molto impegnativo, al quale vorremmo contribuire dando il nostro piccolo contributo, attraverso il vostro aiuto. Il web, spesso bistrattato e considerato al di sotto delle sue potenzialità, raccoglie tra i suoi internauti una serie infinita di appassionati di musica, oltre che le più rappresentative fanbase degli artisti italiani.

A voi ci rivolgiamo per decretare il cast ideale della prossima edizione della storica kermesse musicale, attraverso dieci appuntamenti settimanali nei quali potrete scegliere coloro i quali, secondo il vostro insindacabile parere, meritano di calcare il palco del Teatro Ariston il prossimo febbraio

Prima di abbandonarci nel consueto rompicapo del toto-nomi (oggettivamente è ancora troppo presto), vi proponiamo i primi due quesiti di questa fase preliminare, chiedendovi quali ex vincitori vorreste riportare nella città dei fiori. Nel primo sondaggio dovrete scegliere i vostri cinque preferiti tra gli artisti che si sono aggiudicati il titolo della categoria Campioni, nel secondo troverete i detentori della sezione Nuove Proposte(chi ha vinto entrambe le categorie lo troverete di diritto tra i big, mentre chi non è inserito in elenco sarà presente nelle prossime puntate).

Quali ex vincitori di Sanremo vorresti in gara nella 69esima edizione del Festival? (si possono esprimere massimo 5 voti per utente, passano il turno i 15 artisti con più preferenze)

 

Si potrà votare fino alla mezzanotte di sabato 11 agosto. Domenica prossima ci sarà un secondo contest per eleggere altri venti candidati che passeranno alla seconda fase delle votazioni. Buona musica a tutti!

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Sanremo 2019, componi tu il cast: vota tra gli ex vincitori – SONDAGGIO

Tommaso Labranca e la musica italiana degli anni ’80

Foto di Gabriele Ferraresi

Foto di Gabriele Ferraresi

29/08/2016

Questa mattina ci siamo svegliati con una notizia terribile: è morto Tommaso Labranca, scrittore, intellettuale e autore tv. Aveva solo 54 anni, ma è difficile riassumere in poche righe l’importanza capitale che ha avuto per la cultura italiana (se volete, ci hanno provato i nostri cugini di Dailybest).

Qualche tempo fa lo contattammo per coinvolgerlo in un progetto speciale che poi rimase lì, in un cassetto: gli chiedemmo di raccontarci le sue canzoni italiane preferite degli anni ’80. Lui ne scelse dieci, in ordine alfabetico, soffermandosi in particolare su una di queste con qualche riga. Ci sembra giusto pubblicarla oggi, per omaggiare a modo nostro un intellettuale raffinato e intelligente nel giorno della sua scomparsa.

“La tigre” – Loredana Berté (…)

“La tigre” è una canzone tratta da “Made In Italy”, forse il disco migliore di Loredana Berté e uno dei migliori degli anni ’80 italiani. Ai tempi non fu molto capito né venduto. Forse perché non conteneva la solita hit estiva accompagnata da una manciata di pezzi di riempimento, ma una serie di canzoni di livello unitario, legate anche da suoni cui non eravamo abituati. Tra tutte “La tigre” spicca per l’arrangiamento, con i fiati che sono davvero esplosivi, e per l’interpretazione di Loredana. Potrebbe essere davvero la sua sigla. E rappresenta come nessun’altra la “donna” dei primi anni ’80.

“Col nastro rosa” – Lucio Battisti

“Contessa” – Decibel

“Elettrochoc” Matia Bazar

“La stagione dell’amore” Franco Battiato

“Notte Rosa” Umberto Tozzi

“Per Elisa” Alice

“Polysex” Ivan Cattaneo

“Radioclima” Garbo

“Una vipera sarò” Giuni Russo

by https://www.rockit.it/articolo/tommaso-labranca-canzoni-preferite

 

 

 

Al Bano: “Riparto con Romina. Ma non a Sanremo”

by: musica.virgilio.it

Un futuro con Romina? Sì, basta che non sia a Sanremo. La reunion ci sarà sebbene non del tipo che molti si aspettano, anche se le cose tra l’ex coppia più affiatata del pop adesso vanno bene. Al Bano si confessa al settimanale Oggi e torna ancora una volta al suo rapporto con la ex moglie Romina Power. Sono molti i fan che sognano che la coppia si riunisca. Il che avverrà, l’unione non sarà sentimentale: e pazienza se chi ci sperava rimarrà deluso.
Le cose ora vanno bene, abbiamo seppellito, e molto in fondo, l’ascia di guerra, con enormi benefici per tutta la nostra famiglia. Il risultato cui tenevamo l’abbiamo raggiunto.” Un Al Bano instancabile quello che emerge dall’intervista: ” Spero duri, le tasse sono tante, devo lavorare, non posso fermarmi”. Anche perché “voglio assicurare un futuro ai miei cinque figli. Io non la penso come Sting, che ha diseredato i suoi”.

Ci saranno altri concerti, ma “niente Sanremo: Romina non lo sopporta”. I due non faranno tutte le date che sono state loro proposte: “Ho davanti un’altra stagione di Così lontani così vicini, con Paola Perego, un tour in Russia, a novembre, che si chiama Felicità e in cui oltre a me e Romina ci saranno Gianni Morandi, i Matia Bazar e Umberto Tozzi. E un film sulla mia vita. Entro ottobre-novembre 2015 cominceremo a girare”. E chissà se il film, ripercorrendo i bei tempi andati di un grande amore, non lo farà rinascere da sotto la cenere.

 

ASCOLTI TV: ALBANO FA IL BOTTO E SUPERA IL 32% CON “VOLARE, MA CON UN PUBBLICO DI SESSANTENNI

Pubblicato Giovedì, 16 Gennaio 2014 12:36. | Scritto da Emanuele Bruno.

Inevitabile chiedersi che Paese sia il nostro se il raduno di ‘reduci’ canori (c’erano Toto Cutugno, Umberto Tozzi, i Ricchi e Poveri, Matia Bazar, Pupo, Riccardo Fogli e Gianni Morandi tra gli ospiti del compleanno di Albano Carrisi) in Russia di qualche mese fa, che aveva avuto come momento clou il ritorno di fiamma artistico tra Albano e Romina, proposto su Rai Uno ieri ha ottenuto 5,5 milioni di spettatori battendo nettamente una prima tv di Canale 5, Femmine contro maschi (che ha riscosso 4,6 milioni circa), certamente non esaltante ma quanto meno più fresca. I numeri di Auditel raccontano che l’età media del pubblico di Felicità si è assestata sui 63 anni, mentre quella del film di Fausto Brizzi a 43 anni. Più che i soliti dubbi su Auditel così, viene voglia di segnalare l’indubbia capacità di Rai Uno e del suo direttore Giancarlo Leone, freschi del clamoroso sfondamento di quota 8 milioni con la prima puntata di Don Matteo 9, di sintonizzarsi, se non sul mitico ‘Paese reale’, su quello rappresentato nel campione dei meter. Altra relativa sorpresa della serata è stato il sorpasso di Napoli-Atalanta su Rai Due su Chi l’ha visto? e Rai Tre per 3,5 milioni a 2,6 milioni, a riprova che esiste ancora una notevole fame di calcio in chiaro e che le partite di Coppa Italia sulla Rai rimangono un contenuto ed un diritto sportivo forte.

leggi l’articolo su tvzoom.it

Ornella Muti tra Russia e Azerbaigian. A Baku presenta star Sanremo L’attrice italiana, reduce da maxieventi a San Pietrobugo

Ornelli Muti

Mosca, 16 dic. (TMNews) – Sarà Ornella Muti a presentare la due giorni di musica italiana a Baku, in Azerbaigian che inizia il 18 dicembre. Lo rivelano fonti di TMnews. L’attrice italiana, reduce da altri prestigiosi eventi a San Pietrobugo è partita alla volta del Caucaso, dove sarà l’attesa conduttrice “a sorpresa” presso la Crystal Hall di un concerto intitolato “Le star di Sanremo” (“San Remo festival stars in Baku”), che vedrà alternarsi sul palco tutti i cantanti che proprio grazie alla manifestazione canora italiana sono diventati famosi nello spazio ex sovietico.

In cartellone l’organizzazione azera ha messo Al Bano, I Ricchi e Poveri, Toto Cutugno, Pupo, Riccardo Fogli, Tony Esposito, Umberto Tozzi, Fiordaliso, Ivana Spagna, Matia Bazar.

La Muti è considerata un’icona della bellezza italiana ed è molto apprezzata come attrice brillante nell’ex Urss. Per i russi come per gli azeri i suoi film, girati con Adriano Celentano, sono ancora pellicole di culto.

Cgi

by: tmnews

SANREMO ULDUZLARI BAKIDA

“SANREMO FESTIVAL”: CONCERTO LIVE
AZERBAIJAN, BAKU – BAKU CRYSTAL HALL
18-12-2013 ore 19

Albano festeggia il suo compleanno con i suoi amici più cari

Crocus City Hall

17 E 18 OTTOBRE 2013
Crocus City Hall,
Mosca (Russia)

Albano festeggia il suo compleanno con i suoi amici più cari: Toto Cutugno Umberto Tozzi, Gianni Morandi, Matia Bazar, Ricardo Fogli, Pupo, Boy George e altri

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TERREMOTO: 20MILA EURO DA CONCERTO DI CAMOGLI PER SISMA EMILIA

(AGI) – Camogli (Genova), 19 lug – Ventimila e 660 euro e’ la cifra raccolta con il concerto benefico di musica leggera “Tutti insieme per Cavezzo”, avvenuto ieri sera a Camogli, per aiutare uno dei centri del Modenese piu’ colpiti dal sisma dell’Emilia-Romagna. Al concerto hanno partecipato molti cantanti fra cui Francesco Baccini, Matia Bazar, Umberto Tozzi, Marina Rei, Sonohra, Paola e Chiara, Gatto Panceri. L’incasso servira’ a ricostruire il tetto di una palestra di una scuola per i bambini di Cavezzo. L’iniziativa, totalmente benefica, e’ stata promossa dalla Pro Loco di Camogli, in collaborazione con il comune di Camogli.(AGI) Ge3/Mav

..clicca per leggere l’articolo su agi.it…

da: http://www.unita.it/news/culture/102431/se_lautostrada_non_cambia_musica

L'Unità - Fondata da Antonio Gramsci nel 1924

Se l’autostrada non cambia musica

di Leonardo Tondellitutti gli articoli dell’autore

Passato un buon ferragosto? O eravate anche voi intrappolati in una coda d’autostrada, cullati dalle dolci note di Sandro Giacobbe? Rassegnatevi, è l’Italia. Certi problemi sono complessi. Gli esodi di agosto, per esempio, non sono così facilmente aggirabili. Ma Sandro Giacobbe? Un modo di aggirarlo ci dovrebbe pur essere. Non so, per esempio… una class action contro Isoradio? Chiedere i danni a Isoradio,che idea folle. Come calcolare la quantità di tempo e di denaro bruciate in tutti questi anni in centinaia di migliaia di code? Code che milioni di automobilisti avrebbero potuto evitare, se Isoradio li avesse informati prontamente di quello che succedeva 30 km più in là, invece di proporre un vecchio classico di Umberto Tozzi dopo l’ultimo successo di Biagio Antonacci…

La selezione musicale di Isoradio
è una di quelle ingiustizie alle quali forse i potenti sperano di assuefarci con gli anni. Magari, pensano, col tempo ci affezioneremo a quest’Italia di svincoli presi senza sapere se dietro la curva c’è una coda o no, mentre i Ricchi e Poveri cantano Mammamarìa. E intanto gli anni passano, le code si allungano, dei Ricchi e Poveri si sarebbe perso anche il ricordo, se non fosse per i dj di Isoradio. Ma cosa vogliono da noi? Perché non si sbrigano a dirci che le uscite sull’Adriatica sono intasate? Perché prima devono per forza somministrarci Gianni Togni? Cosa abbiamo fatto di male, esattamente? Di quale colpa oscura ci siamo macchiati (probabilmente a metà degli anni Settanta)? Non siamo anche noi automobilisti come gli altri? Perché Isoradio non sembra fatta per noi – ma a orecchio non sembra fatta per nessuno.

Credo che in partenza ci fosse un’idea
: intervallare le informazioni sul traffico con un po’ di musica ‘popolare’, per evitare che il conducente si assopisse o cambiasse frequenza. Forse trent’anni fa tutto questo aveva ancora un senso. Le autostrade erano meno trafficate, le code meno frequenti, e tra una notizia e l’altra si potevano programmare canzoni da hit parade, quel tipo di canzoni che rappresentavano un patrimonio collettivo, le conoscevano tutti e le cantavano… no, aspetta,trent’anni fa? Era il 1980, le autostrade erano già fiumane di lamiera rovente, i ragazzini ascoltavano il post-punk e vomitavano sulle note delle canzoni preferite da mamma e papà. Il sogno generalista di Isoradio viene ancora da più lontano. E non ha davvero più il minimo senso.

Oggi non esiste più un patrimonio di canzoni condivise ammesso sia mai esistito). Se metti su Sanremo l’ascoltatore dei Pink Floyd cambierà frequenza. Techno e Hip-hop non sono più fenomeni ‘giovani’: è roba che gira da una ventina d’anni, una parte non piccola degli utenti delle autostrade c’è cresciuta in mezzo e magari non ascolta altro. Ma Isoradio non può programmarla, perché? Perché c’è il rischio che il camionista cinquantaseienne si addormenti, sbandi e schiacci l’appassionato dei Pink Floyd contro l’amante della techno. Va bene. D’altro canto il camionista 56enne ormai è un rumeno di Conegliano, e Tiziana Rivale non risveglia in lui nessuna luminosa epifania degli anni Ottanta: se è stanco si addormenta e sbanda uguale. E se mettessimo un notiziario sul traffico in più, semplicemente? Anche in rumeno, perché no, pensiamoci.

Di tante rivoluzioni a cui abbiamo assistito, ce n’è una che forse ci siamo lasciati sfuggire. Da qualche tempo in qua ascoltare musica in auto è diventata un’esperienza molto meno frustrante. Cos’è successo? Una piccola cosa: nelle auto sono entrati i lettori mp3. Ormai, nell’affannosa corsa al cliente, le concessionarie li offrono in serie. Con tutto quello che significa: caricare su ogni auto una valigia colma di cd, compressa in pochi centimetri cubici, e gestibile con una mano sola. Si può viaggiare per l’Italia e l’Europa con il proprio juke box personale, che quasi mai include i successi di Pupo tanto cari ai dj Isoradio. Questa rivoluzione impalpabile ha i suoi pro e i suoi contro. Non dipendiamo più dai selezionatori delle radio, non saremo più costretti a memorizzare il tormentone del momento. D’altro canto c’è il rischio di blindarci nella nostra bolla musicale personale, e di perdere ogni contatto coi gusti musicali delle persone che stanno vicino a noi.

Ma tutto questo in fondo non riguarda Isoradio
.La diffusione dei lettori mp3 sulle auto metterà in discussione la programmazione delle emittenti commerciali, ma Isoradio è servizio pubblico; il suo scopo è offrire in tempo reale informazioni sul traffico. Non importa quante ore di buona musica abbiamo a bordo; in certi momenti avremo sempre voglia di sintonizzarci su Isoradio. A patto che ci dia immediatamente informazioni sul traffico, non sui momenti oscuri della carriera dei Matia Bazar. Non si può semplicemente programmare un notiziario dopo l’altro, senza interruzioni musicali? Dite che è troppo noioso? Più di un successo di Amedeo Minghi?