L’ultima grande notte rosa di… Umberto
Tozzi.
Giovedì 4 dicembre, in prima serata su #Canale5, l’Arena di Verona si accende per celebrare un grande artista insieme a tanti amici e ospiti speciali!
Tag: Marco Masini
LA GRANDE FESTA!
LA GRANDE FESTA DI “L’ULTIMA NOTTE ROSA – THE FINAL TOUR”
5 OTTOBRE 2025, ARENA DI VERONA
Dopo aver girato il mondo con “L’ULTIMA NOTTE ROSA – THE FINAL TOUR” , la GRANDE FESTA all’Arena di Verona organizzata da Tozzi con tanti amici e ospiti e’ stata un’esperienza davvero emozionante
Il concerto è stata anche l’occasione per festeggiare il sessantesimo anniversario di Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro, che ha reso l’evento ancora più speciale!
Pubblichiamo alcuni momenti vissuti in questa meravigliosa serata con grandi artisti che Umberto Tozzi ha voluto con sé sul palco: Raf, Marco Masini, The Kolors, Stjepan Hauser e Laura Pausini come special guest e tutti insieme nel gran finale hanno cantato “Gloria” creando un’atmosfera magica e indimenticabile.
Chi era presente, sa di aver vissuto un momento unico e le lacrime miste a gioia e tristezza per questa ultima data all’Arena di Verona che si sono viste sui volti di molti di noi ne danno prova.
Aspettiamo con ansia di rivedere questo concerto presto su Canale 5.
Un concerto meraviglioso quello di Umberto Tozzi a Firenze
Pubblichiamo alcuni video di questa bellissima serata.
Ciro Castaldo, da Mia Martini a Giancarlo Bigazzi: quando la logica di docente fa spazio al cuore di scrittore
SCRITTO DA ANDREA COSIMINI
L’EVENTO
16 AGOSTO 2022

I migliori incontri, nella vita, si fanno sempre un po’ per caso. Così capita che un giorno, seduti al tavolino di un elegante albergo a Lido di Camaiore, ci si imbatta, nel corso di un’intervista ‘contiana’ all’esperto di musica Giorgio Verdelli, in una persona che, a pelle, ispira tutta la nostra simpatia. Discreto, umile, riservato: tempo due minuti e scatta l’intesa.
Lui è Ciro Castaldo, nella vita insegna matematica e fisica, ma il suo cuore si divide tra la passione per i numeri e quella per le lettere. Per Edizioni Melagrana ha pubblicato tre libri a tema musicale, l’ultimo dei quali – dedicato al compianto maestro Giancarlo Bigazzi – è stato presentato anche in Versilia in occasione della rassegna Lido Cult.
Giancarlo Bigazzi – L’artigiano della canzone: questo il titolo scelto per la sua recente fatica letteraria che vanta, tra l’altro, due importanti contributi inediti come pre e post-fazione: il primo, a firma dell’immenso Massimo Ranieri; il secondo, dell’intramontabile Marco Masini. Un piacevole viaggio, tra aneddoti e sorprese, alla scoperta di uno dei più grandi autori che la musica italiana abbia annoverato.
Ciro Castaldo, docente e scrittore: come coniuga la logica dei numeri con l’apparente libertà della scrittura?
“Fin dall’adolescenza ho avuto il pallino dell’insegnamento. Sia alle superiori che all’università mi sono appassionato all’ambito scientifico – perché mi piaceva rendere semplice una cosa complicata – e, contemporaneamente, a quello umanistico – nutrendo vivo interesse per la lettura e la scrittura. Allo stesso esame di stato abbinai la matematica alla letteratura: un fatto che poteva anche apparire strano, ma non per me in quanto rappresentava la mia naturale inclinazione”.
E la musica?
“Dunque, la critica musicale è arrivata col tempo. Fin da piccolo ho coltivato una passione per i cantautori e gli interpreti della cosiddetta “musica d’autore”. Una su tutti: Mia Martini”.
Lei ha anche scritto un libro su Mia. Vuole parlarcene?
“Ho collaborato per anni con il suo fans club ufficiale, “Chez Mimì”, cominciando quando ancora la cantante era in vita. Poi, nel 1995, è avvenuta, purtroppo, la sua prematura scomparsa, che, ovviamente, ha lasciato tutti noi nello sgomento. Il club, comunque, ha deciso di andare avanti e di parlare dell’artista come se fosse ancora viva: promuovendo il suo percorso artistico ed umano attraverso interviste a collaboratori e colleghi che la stimavano. Nel giro di pochi mesi, così, mi sono ritrovato a contatto con personaggi del calibro di Enrico Ruggeri, Lucio Dalla, Mango, Eugenio Bennato ed altri”.
Ed è così che è nato il libro?
“Sì. Nel 2019 ho voluto riunire tutte queste interviste che avevo realizzato per il fans club, aggiungendone altre scritte ex-novo, tra cui una al maestro Beppe Vessicchio ed una al musicista viareggino Giorgio Dolce. Ne è venuto fuori un libro, Martini cocktail, il cui titolo si può dire sia stato scelto dall’artista stessa perché una volta, in un’intervista, ebbe a dire che, se mai un giorno avesse dovuto scrivere la propria autobiografia, così l’avrebbe chiamata. Tra l’altro, il libro si conclude con un’intervista inedita alla cantante, realizzata (ma mai andata in onda) su Radio Kiss Kiss Napoli e rimasta chiusa nel cassetto per più di 20 anni”.
Che collegamento c’è tra Mia Martini e la Versilia?
“Beh, diciamo che Mia Martini nasce ‘artisticamente’ in Versilia. Lei fu scoperta da Alberigo Crocetta – il talent scout di Patty Pravo – nel 1970 quando vennero organizzati concerti anche al “Piper” di Viareggio, dove Mia si esibiva accompagnata dal gruppo locale de “I Posteri” (tra cui, appunto, spiccava il chitarrista Giorgio Dolce)”.
Qualche aneddoto?
“Fu proprio in questa fase storica che Crocetta spinse Mimì Berté a cambiare nome perché quello, a suo avviso, non funzionava. Bisognava trovarne uno più internazionale. Così, scherzando, disse: “I prodotti italiani famosi nel mondo sono tre: gli spaghetti, il Martini e la pizza. Scegli un po’…” Mia poi, l’anno successivo (ovvero nel 1971), vinse – inaspettatamente – il primo festival d’avanguardia e nuove tendenze sotto la pineta di Viareggio. La stampa di allora la definì “la sacerdotessa hippie”, un po’ perché si vestiva con scialli, collane e gonne lunghe, e un po’ perché presentò una canzone al cui interno era presente il conflitto generazionale che poi fece epoca (il pezzo, per la cronaca, si chiamava Padre davvero…).
Di recente abbiamo avuto modo di scambiare due parole con Giorgio Verdelli a proposito di un altro grandissimo cantautore, ovvero Paolo Conte. Che rapporto c’era tra lui e Mimì?
“Le racconto due episodi. Il primo: nel 1985 bocciarono a Sanremo un brano scritto da Paolo Conte per Mia Martini. Si chiamava: Spaccami il cuore. La canzone era stata provinata da Caterina Caselli. Il maestro, di questo rifiuto, è venuto a conoscenza solo anni dopo. Il secondo: Roberto Galanti, discografico all’epoca di Mia Martini, portò la sua artista, un giorno, a casa di Paolo Conte. Il maestro andò alla porta, per accoglierla, e la presentò alla moglie come “la più grande interprete che c’era in Italia”. Poi si misero al piano, Conte accennò il brano, e Mia lo fece subito suo cantandolo seduta stante”.
E veniamo, finalmente, a Giancarlo Bigazzi e al suo ultimo libro. Leggendolo si capisce cosa c’è alle spalle di un brano di successo…
“Esatto. Dietro l’interprete che porta alla ribalta una canzone, in certi casi anche all’estero (vedi Gloria di Umberto Tozzi e Self Control di Raf), c’è un lavoro fatto con grande spirito di abnegazione da parte di un personaggio importantissimo per la storia della musica italiana: Giancarlo Bigazzi. Oltre ad essere un grande autore, quest’ultimo è stato anche un formidabile produttore e talent scout“.
In che senso?
“Rose Rosse, Se bruciasse la città, Erba di casa mia, Vent’anni… Tutte queste canzoni sono state scritte da Giancarlo Bigazzi per Massimo Ranieri ed hanno decretato il suo successo. E ancora: Marcella Bella non era ancora Marcella Bella prima di interpretare Montagne Verdi, scritta – neanche a dirlo – dallo stesso Bigazzi. Lo stesso Marco Masini ha frequentato per oltre tre anni la casa di Bigazzi (la famosa ‘villa Cingallegra’ sulle colline di Settignano) prima che quest’ultimo scrivesse per lui il brano con il quale poi sbancò Sanremo: Disperato“.
Come lavorava Bigazzi quando scriveva per gli altri?
“Come un vero e proprio sarto della musica (non a caso il sottotitolo del libro: “l’artigiano della musica”). Lui costruiva a tavolino il brano e lo adattava all’interprete che secondo lui lo avrebbe portato al successo. Penso a Luglio di Riccardo Del Turco, o, addirittura, a Gli uomini non cambiano di Mia Martini che fu un’operazione fantastica – peraltro scritta, incredibilmente, da tre uomini. Il fatto strano è che Bigazzi non conosceva il pentagramma, ma componeva ad orecchio. Qualcuno, più che artigiano, lo ha definito “arti-genio”.
Chi sono oggi gli autori italiani che le interessano di più?
“Mi piacciono molto le performance e i testi di Achille Lauro, apprezzo molto il rock dei Maneskin (Damiano è un grande animale da palcoscenico, come Mahmood), così come mi interessa la penna di Franco126 e credo che Ariete (cantautrice bravissima) farà molta strada…”
Si dice che dietro un grande uomo ci sia sempre una grande donna: quanto deve Bigazzi alla sua dolce metà, ovvero la moglie Gianna Albina?
Gianna gli ha fatto da moglie, da madre e da segretaria. Era lei che accoglieva gli artisti, rispondeva al telefono, portava i provini a Giancarlo. Molti artisti passavano prima da lei – che, in qualche modo, faceva da filtro – per poi arrivare al marito.
Tra due giorni il grande Umberto Tozzi sarà ospite in Garfagnana. Vuole dirci quanto deve quest’ultimo a Giancarlo Bigazzi?
“I sodalizi artistici più importanti per Bigazzi sono stati proprio quelli con Tozzi e Masini. Specialmente con il primo si è instaurato un rapporto di profonda amicizia col tempo. Giancarlo ha scritto con Umberto, oltre alla già citata Gloria, brani iconici come Ti Amo, Eva, Donna amante mia, Io camminerò, Qualcosa Qualcuno, Notte Rosa… Ecco, una cosa che non tutti sanno è che Tozzi, inizialmente, non voleva cantare; voleva solo affinare le sue doti di autore. Fu proprio Bigazzi a spronarlo a provare la carta di interprete. E, col senno di poi, possiamo dire che ci avesse visto lungo…”
Parliamo del rapporto tra Bigazzi e il cinema
“A tal proposito ho intervistato il produttore cinematografico Claudio Bonivento, che sollecitò Bigazzi a collaborare col grande schermo, e Marco Risi, che è stato il regista di due pellicole cult che hanno avuto la colonna sonora scritta da Giancarlo Bigazzi: Mery per sempre e Ragazzi fuori. Anni dopo, poi, Bigazzi chiese allo stesso Risi di curare la regia del videoclip Pensa di Fabrizio Moro negli ambienti palermitani dove è stato girato il film. Infine Bigazzi ha messo la firma anche sulla colonna sonora di Mediterraneo, il capolavoro di Gabriele Salvatores che vinse l’oscar come miglior film straniero, e su …E mi alzo sui pedali, la fiction televisiva sul ciclista Marco Pantani”.
Capitolo Squallor: quanto ha inciso questo gruppo nel panorama culturale italiano?
“Giancarlo Bigazzi era il principale paroliere del gruppo. Un gruppo censuratissimo, eppure fortunatissimo nel mercato discografico. Geniali le copertine di Luciano Tallarini, alcune delle quali hanno fatto epoca: da Tromba a Pompa. Cos’erano gli Squallor per Bigazzi… Beh, essenzialmente, un modo per staccare la spina e divertirsi anche in maniera irriverente. Erano un po’ la trasposizione discografica del film Amici Miei di Mario Monicelli”.
Giancarlo Bigazzi si è spento il 19 gennaio 2012 all’ospedale di Lido di Camaiore. Qual era il suo rapporto con la Versilia?
“Gianna comprò la casa a Lido di Camaiore, proprio a due passi dall’ospedale dove Giancarlo era ricoverato, proprio per facilitargli questa sua lungo-degenza. La malattia, infatti, lo ha portato via in maniera moto lenta e graduale nel giro di 10 anni. Era un modo per farlo vivere in un clima mite, con vista mare, che gli ricordasse la serenità degli anni ’60 e ’70. Oggi è possibile ammirare una statua, nel Parco Bussoladomani, che la moglie ha voluto fortemente per ricordarlo. In termini artistici, Bigazzi è stato l’autore del brano Versilia per Mia Martini: un affresco della vita estiva sul litorale”.
Per concludere: qual è la canzone scritta da Bigazzi che più sente sua?
“Nella mia nota d’autore di introduzione al libro scrivo che “la canzone diventa di chi la ascolta e la canta”. Una frase che ho preso in prestito da Gino Paoli. Ed è vera. Per quanto mi riguarda, che dire… Di recente ho avuto questa sensazione con Luglio di Riccardo Del Turco, un brano in cui mi sono riconosciuto molto”.
ARENA DI VERONA 30 SETTEMBRE 2021

Il 30 Settembre all’Arena di Verona sarà una grande festa !!
Con me sul palco ci saranno gli amici di sempre :Giuliano Sangiorgi Ermal Meta Umberto Tozzi Official Nek Francesco Renga Luca Carboni Fabrizio Moro Annalisa Bianca Atzei Giusy Ferreri Rita Bellanza Red Canzian Federica Camba
Info e biglietti ![]()
https://bit.ly/38uFscyRadio Italia
Radio ufficiale Friends and Partners –
Concerti ed eventi Concerto Music Momy Records Birindelli Auto – Concessionaria BMW e MINI #marcomasini#arenadiverona#verona#30anniversary
by: Marco Masini
Masini e i suoi 30 anni (di carriera): “Una notte magica col mio pubblico”
Il cantautore torna sul palco del Castello di Vigevano. E svela: ho scritto una canzone per lo Zecchino d’oro

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Vigevano (Pavia), 27 luglio 2021 – Dovendo sceglierese vestire le sue canzoni di sonorità elettriche o acustiche, Marco Masini decide di non decidere e approda domani sera sul palco del Castello Sforzesco di Vigevano con uno spettacolo in bilico “plugged” e “unplugged” impreziosito dalle presenze di Massimiliano Agati alle percussioni, Cesare Chiodo al basso e Lapo Consortini alla chitarra.
Marco, a cosa si deve l’anima ibrida di questo suo “ElettroAcustico 2021”? “L’impronta è acustica, ma alcuni strumenti, come, il piano o le drum machine, sono digitali”.
Stiamo vivendo un’estate ricchissima di tour. In questo momento il bisogno di tornare dell’artista è più forte anche di quello del pubblico d’andare ad ascoltarlo? “Probabilmente sì. La condivisione manca ad entrambi, ma il pubblico può avere la musica del suo cantante preferito in ogni momento e in qualsiasi luogo, mentre il cantante ha il suo pubblico solo al concerto. La gente vive di live tre-quattro volte l’anno, l’artista sempre”.
Questo tour estivo prelude al concertone veronese in Arena con cui il 30 settembre festeggia i suoi trent’anni di carriera. “Avrebbe dovuto svolgersi un anno fa, seguendo la pubblicazione dell’album di duetti ‘Masini+1’. Poi è arrivato il Covid e, nonostante lo slittamento, amici come Giuliano Sangiorgi, Ermal Meta, Umberto Tozzi, Rita Bellanza, Nek, Francesco Renga, Luca Carboni, Fabrizio Moro, Annalisa, Bianca Atzei, Giusy Ferreri, hanno (ri)confermato la loro presenza. Certamente averli tutti la stessa sera è molto più complicato che averli nel disco”.
Cosa avete in mente? “Una notte del genere, non l’aspetto da due anni, ma da trenta. Anzi, da trentuno. Per questo vorrei dare vita a qualcosa di davvero speciale; oltre ad essere degli straordinari interpreti, infatti, molti amici sono pure dei bravissimi musicisti e questo significa, quindi, trovare nuove tonalità, ma anche nuovi arrangiamenti”.
Sorprese rispetto al disco? “Ci saranno pure Arisa, con cui lo scorso anno ho duettato a Sanremo su ‘Vacanze romane’ dei Matia Bazar, e un paio di altri ‘fuori quota’. Perfino alcuni giocatori della Fiorentina mi hanno detto di essere pronti a darsi malati pur di esserci. Per il bene della maglia viola, li ho scongiurati di non farlo”.
Cos’altro ha in agenda? “Ho scritto un brano per un piccolo concorrente della prossima edizione dello Zecchino d’Oro… e credo l’abbia fatto pure Claudio Baglioni. Il mio pezzo l’abbiamo mixato proprio un paio di giorni fa a Ravenna e scriverlo mi ha molto divertito, segnando un po’ la fine di quella crisi creativa in cui mi aveva fatto scivolare l’isolamento forzato della pandemia”.
https://www.ilgiorno.it/spettacoli/masini-30-anni-carriera-vigevano-1.6631605
Stupinigi Sonic Park: Limited Edition con artisti nazionali ed internazionali

RAZIONE STUPINIGI DI NICHELINO, 30 giugno – 25 luglio 2021 – Si riaccendono i riflettori sulla grande musica live. Dopo due anni di assenza torna “Stupinigi Sonic Park”, la grande manifestazione musicale promossa dal Comune e dal Sistema Cultura Nichelino col patrocinio della Regione Piemonte e col sostegno della Fondazione Crt. L’edizione 2021 della kermesse si svolgerà nella suggestiva cornice della Palazzina di Caccia di Stupinigi, patrimonio dell’Unesco.
Stupinigi Sonic Park 2021, le modalità di accesso
Nel 2021 l’edizione del festival si presenta in una nuova ed inedita “Limited Edition” articolato su 16 appuntamenti unici ed esclusivi. A causa degli ingressi contingentati per contrastare la diffusione del virus Covid-19, la manifestazione sarà ospitata dal Cortile d’Onore. Uno spazio della Palazzina di Caccia con la scalinata molto ampia a fare da palco naturale e la facciata a fare da scenografia che può ospitare il pubblico con un numero ridotti di mille spettatori.
Il programma dei concerti
Si partirà mercoledì 30 giugno con Marco Masini con “Elettroacustico 2021”. Insieme a lui salirà la band composta da Massimiliano Agati alle percussioni, Cesare Chiodo, al basso ed alla chitarra, e Lapo Consortini alla chitarra acustica. Seguiranno le esibizioni di Venerus il 1° luglio e di Antonello Venditti il giorno successivo. Lunedì 5 luglio, invece, sarà la volta del concerto di Umberto Tozzi. Lo Stupinigi Sonic Park ospiterà quindi Nek l’8 luglio, Emma il 9 ed il 10 luglio, Fabrizio Moro il 12 luglio e i Calibro 35 il 13 luglio. I concerti proseguiranno quindi con Roberto Ford e Bill Evans (14 luglio), con Max Pezzali (16 e 17 luglio), Ben Harper (18 luglio) e Gigi D’Alessio (19 luglio). Saranno quindi ospiti della kermesse anche Gianna Nannini (20 luglio), Levante (22 luglio), Franco 126 (24 luglio) e Psicologi (25 luglio). Tutti i biglietti sono in vendita sulla piattaforma digitale TicketOne.
Photo credit: Marco Cometto dalla pagina Facebook di Stupinigi Sonic Park.
Marco Masini – La Parte Chiara (Radio Date: 09-10-2020)

MARCO MASINI
DA VENERDÌ 9 OTTOBRE IN RADIO
“La parte chiara”
contenuto nell’album
“MASINI +1, 30TH ANNIVERSARY”
Da venerdì 9 ottobre sarà in radio “LA PARTE CHIARA”, singolo che sarà accompagnato dal videoclip con la regia di Stefano Salvati.
Il brano è contenuto nell’album “MASINI +1, 30TH ANNIVERSARY” (https://SMI.lnk.to/Masini_30Anniversary), perfetta celebrazione di 30 anni di musica di Marco Masini, un artista capace di raccontare il mondo senza retorica, con un linguaggio estremamente diretto ed espressivo unito a una sensibilità toccante ed empatica, che arriva dritta al cuore delle persone.
Nell’album sono contenuti, 15 grandi successi dell’artista reinterpretati con colleghi e amici e 4 brani inediti, tra cui il singolo presentato all’ultimo Festival di Sanremo, “Il confronto”.
Alcuni dei più importanti artisti del panorama musicale italiano hanno deciso di festeggiare con Marco la sua fantastica carriera, prestando le loro voci e duettando con lui nel disco: Eros Ramazzotti, Giuliano Sangiorgi, Ermal Meta, Umberto Tozzi, Ambra Angiolini, Luca Carboni, Francesco Renga, Modà, Nek, Gigi D’Alessio, Jovanotti, Annalisa, Bianca Atzei, Giusy Ferreri, Fabrizio Moro, Rita Bellanza.
Questa la tracklist di “MASINI +1, 30TH ANNIVERSARY” (Sony Legacy): Il confronto (inedito); La parte chiara (inedito), Non è così (inedito); Disperato – feat. Eros Ramazzotti; Ci vorrebbe il mare – feat. Giuliano Sangiorgi; Cenerentola innamorata – feat. Ermal Meta; Perché lo fai – feat. Umberto Tozzi; Ti vorrei – feat. Ambra Angiolini; Vaffanculo – feat. Luca Carboni; T’innamorerai – feat. Francesco Renga; Bella stronza – feat. Modà; Principessa – feat. Nek; Lasciaminonmilasciare – feat. Gigi D’Alessio; L’uomo volante – feat. Jovanotti; Io ti volevo – feat. Annalisa; Che giorno è – feat. Bianca Atzei; Spostato di un secondo – feat. Giusy Ferreri; Tu non esisti – feat. Fabrizio Moro; Fra la pace e l’inferno (inedito) – feat. Rita Bellanza.
Nel 1990 usciva nei negozi “Marco Masini”, l’omonimo primo album dell’artista toscano che nel corso degli anni ha pubblicato undici album in studio rimasti nel cuore degli italiani. Indimenticabili anche singoli come “T’innamorerai”, “Bella Stronza”, “Ci vorrebbe il mare”, “L’uomo volante”, “Raccontami di te” o, ancora, “Spostato di un secondo”, brano con cui ha partecipato al Festival di Sanremo nel 2017.
by: https://www.earone.it/news/marco_masini_la_parte_chiara_radio_date_09_10_2020_45222600/

