Umberto Tozzi: “Il mio sogno era fare il calciatore ma la chitarra mi ha cambiato il futuro”

Umberto Tozzi: “Il mio sogno era fare il calciatore ma la chitarra mi ha cambiato il futuro”

ROBERTO PAVANELLO

PUBBLICATO IL 27 Giugno 2021 ULTIMA MODIFICA 27 Giugno 202114:06

TORINO. Il tour acustico di Umberto Tozzi, «Songs», farà tappa allo Stupinigi Sonic Park il 5 luglio. Un concerto che, in fase di presentazione, è stato annunciato come un atto liberatorio: «Mi auguro che, sia per me, sia per i miei colleghi possa essere l’inizio di un ritorno al più presto alla normalità e la fine di un lunghissimo incubo».

Il pubblico che verrà a Stupinigi a che tipo di spettacolo assisterà?
«Sicuramente sarà un concerto diverso da quelli che faccio solitamente. Immagino sarà una piacevole sorpresa perché ho la fortuna di avere un repertorio che può essere suonato in acustico. Quando il 10 aprile ho fatto il live in streaming dallo Sporting di Montecarlo per aiutare i miei musicisti e i tecnici mi sono sorpreso anche io per come è riuscito bene. Ho riscoperto brani che non avevo mai fatto e che chitarra, piano e poco altro funzionano alla grande».Esiste un momento in cui si è accorto che non era più solo un cantautore ma un pezzo di storia della musica?
«Non mi ci sono mai soffermato, me lo fanno notare di più mio figlio o mia moglie. Mi rendo conto che durante la mia vita su questo Pianeta qualcosa ho lasciato però non l’ho mai vissuta come qualcosa di speciale. C’è talento, ma più che altro c’è fortuna. Chi si aspettava che qualcuno traducesse una mia canzone in inglese, che restasse due mesi al primo posto in America e finisse in un film come Flashdance?» .

Successi internazionali, colonna sonora in film e serie tv, campagne pubblicitarie e anche cori da stadio… In mezzo a tutto ciò ce l’ha un rimpianto?
«Sì, avrei voluto fare il calciatore. Da ragazzo era quello il mio sogno, poi ho trovato una chitarra a casa e ho iniziato a suonare… Alla fine, meglio così, non ho mai avuto la disciplina per fare il calciatore professionista. Per fortuna ho giocato vent’anni con la Nazionale Cantanti, sono sceso in campo in stadi meravigliosi e mi sono divertito».

Il calcio lo segue ancora?
«Certo! Ora sto guardando gli Europei. Un’Italia così bella non me l’aspettavo, anche se conosco la preparazione di Roberto Mancini. Ha saputo ricostruire sulle macerie, scegliere giovani talenti e far capire loro che non ci sono titolari. Chissà che, incrociando le dita, non si possa arrivare in finale».

C’è un Umberto Tozzi in questa Nazionale?
«Io non potrei mai giocarci, questi sono troppo forti. Io ero un centrocampista e il centrocampo azzurro è davvero forte. Mi piace molto Jorginho, giocatore fondamentale».

Tifa anche per una squadra di club?
«Non più. Sono stato tifoso del Toro, quello di Pulici, Graziani e Claudio Sala. In famiglia eravamo tutti granata. Ho amato i grandi campioni del passato come Rivera, Antognoni e Baggio. Oggi mi piace chi gioca bene, le sorprese come l’Atalanta».

A Torino ha ancora qualcuno?
«Ci vive mia sorella, mentre mio fratello sta a Cuneo. Da quando i miei genitori sono morti in città non ci torno più se non per lavoro. Ormai ho perso le tracce dei ragazzi con cui suonavo».

Negli ultimi anni la critica l’ha rivalutata: ne è soddisfatto?
«Io non ho mai fatto parte della cricca dei cantautori politicizzati e per questo ho preso tante bastonate dalla critica. Non solo io, allora era così. Avevo troppo successo, dovevano distruggermi. Io ero quello della canzoncina per l’estate. Col tempo qualcuno mi ha chiesto anche scusa e tutto è rientrato come è giusto che sia».

“Gli altri siamo noi” è una canzone ancora molto attuale, eppure è del 1991…
«Il contesto sociale però è molto cambiato. L’immigrazione veniva percepita diversamente ed era più facile immedesimarsi con chi emigrava in cerca di un lavoro, di un futuro migliore. Era più facile dire che gli altri siamo noi. Oggi credo che mi massacrerebbero se incidessi una canzone così». —

https://www.lastampa.it/topnews/edizioni-locali/torino/2021/06/27/news/umberto-tozzi-il-mio-sogno-era-fare-il-calciatore-ma-la-chitarra-mi-ha-cambiato-il-futuro-1.40435915

Articolo pubblicato su “La Stampa” di oggi.

Raf e Tozzi: “Noi, il mare e la libertà. Cosa resta davvero degli Anni 80”

13/12/2018

 

LASTAMPA.IT
“Raf Tozzi”è il doppio disco che raccoglie 34 tracce diventate intramontabili con due bonus track del brano “Gente di Mare”, che li ha visti per la prima volta insieme nel 1987 all’Eurofestival. Con “Cosa resterà degli anni ’80”, “Gli altri siamo noi” e la nuova “Come una dan…

“Raf Tozzi”è il doppio disco che raccoglie 34 tracce diventate intramontabili con due bonus track del brano “Gente di Mare”, che li ha visti per la prima volta insieme nel 1987 all’Eurofestival. Con “Cosa resterà degli anni ’80”, “Gli altri siamo noi” e la nuova “Come una danza”: i due artisti si raccontano attraverso le parole delle loro canzoni. Dal 30 aprile 2019 Raf e Tozzi saranno protagonisti di un tour nei palasport delle principali città italiane, da Rimini a Torino (25 maggio PalaAlpitour).

Intervista di Elena Masuelli

clicca qui sotto per vedere il video di Stefano Scarpa

https://www.lastampa.it/2018/12/13/spettacoli/raf-e-tozzi-noi-il-mare-e-la-libert-D52jAjUSOQ3FkyAkWofkRO/pagina.html

 

 

Anastacia vuole un duetto live con Umberto Tozzi: potrebbe accadere il 7 luglio a Tortona

Alla presentazione del nuovo disco il cantautore torinese ha parlato dell’invito ricevuto dalla star Usa, che al momento ha in programma solo due concerti italiani, fra cui quello del festival Arena Derthona. Il patron Charly Bergaglio: “L’accoglieremmo a braccia aperte”

Anastacia durante un concerto in Italia nella scorsa estate.

 Pubblicato il30/03/2017
Ultima modifica il 30/03/2017 alle ore 21:22
brunello vescovi
Tortona

Non solo Anastacia: quello che sarà, in provincia (e non solo) il concerto dell’estate potrebbe riservare una sorpresa con un artista ospite sul palco a duettare con la star americana. Lo scenario si è improvvisamente spalancato nell’incontro con la stampa che Umberto Tozzi ha tenuto per presentare il disco «40 anni che ti amo», in coincidenza con l’anniversario di uno dei suoi brani più famosi.

Il disco contiene un duetto con Anastacia, non nuova ad esibizione insieme a cantanti italiani: i fan ricorderanno quando sorprese tutti a Mosca, insieme ad Eros Ramazzotti in un concerto privato. Ora presto uscirà il videoclip di «Ti amo» con le voci di Anastacia e Tozzi: è stato girato fra Stoccolma e Milano, con le immagini di due ballerini che si alternano a quelle dei cantanti.

Di fatto, però, i due non hanno mai cantato insieme: lo stesso video è stato costruito in studio. Ma a quanto pare la voglia di condividere il palco è comune, tanto che Tozzi ha raccontato di aver ricevuto da Anastacia l’invito a partecipare a uno dei suoi concerti italiani dell’estate.

Facendo uno più uno e considerando che saranno soltanto due (l’altro è a Marostica) c’è da pensare che lo storico incontro potrebbe avvenire proprio a Tortona il 7 luglio al festival Arena Derthona. A meno che il palco non sia solo quello del concertone di Radio Italia in piazza Duomo a Milano, il 18 giugno... ma sullo stesso sito dell’emittente il riferimento è esplicitamente a «un evento di luglio». Sintetico il commento del patron Charly Bergaglio: «Tozzi? L’accoglieremmo a braccia aperte».

http://www.lastampa.it/2017/03/30/edizioni/alessandria/anastacia-vuole-un-duetto-live-con-umberto-tozzi-potrebbe-accadere-il-luglio-a-tortona-BFPIRIl2Sz6fZNNXRhfOqO/pagina.html

 

Quando con Umberto Tozzi scoppiò la rivoluzione dei guerrieri di carta igienica La canzone che ipnotizzò un Paese

       LaStampa.it

Umberto Tozzi negli Anni 70; torinese di semi-periferia, si trasferì a Milano per fare il musicista e poi, dopo il successo, a Monte Carlo, dove vive

Pubblicato il 29/03/2017
Ultima modifica il 29/03/2017 alle ore 07:29
alberto infelise

Come è fatto un guerriero di carta igienica? Quarant’anni a chiederselo. E ancora nessuna risposta certa. Era il 1977, l’estate era ancora l’estate, durava una vita. Se accendevi una radio usciva la voce di Umberto Tozzi.

Tozzi è l’I Ching del 1977. Ma anche del 1978 con Tu. E pure del 1979 con Gloria. Milioni e milioni di dischi venduti in tutto il mondo (tutto il mondo), in italiano, spagnolo, inglese e francese. Il suo successo è anche frutto di un patto col diavolo. E il diavolo è Giancarlo Bigazzi.

Paroliere, produttore, musicista, ha già scritto capolavori: Rose Rosse, Lisa dagli occhi blu, Montagne verdi, Erba di casa mia. Da anni alterna la carriera di paroliere a quella di dissacratore come membro degli Squallor. Con Tozzi osa ancor di più. Parla di donne che stirano cantando, che preparano per l’amato vini leggeri e fresche lenzuola di lino che consentano a giuggiolone «il sonno di un bambino».

È controrivoluzione, è contrordine compagni prendiamola in giro prima di fare l’amore. Un anno più tardi la coppia ci rifà con uno dei versi più enigmatici e giustamente discussi della musica italiana: «tu, non sarai mica tu, una saponetta che, scivolando non c’è». Ancora oggi Ti amo te la cantano in Svezia se per caso dici che sei italiano (anche se lo hanno già visto dalla faccia che sei italiano e si sono preparati a cantare Ti amo).

Quel Festivalbar (vinto) del ’77 aveva consegnato al mondo una canzone in cui riconoscersi, un malefìcio perfetto, semplice come le cose belle, misterioso come le cose che durano. Una filastrocca magica: se viene testa vuol dire che basta, lasciamoci. Solo che è venuto croce.

http://www.lastampa.it/2017/03/29/spettacoli/musica/quando-con-umberto-tozzi-scoppi-la-rivoluzione-dei-guerrieri-di-carta-igienica-JjnDR07IPsCwFklR3lksOO/pagina.html

La Stampa di oggi

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Rassegna stampa Umberto Tozzi: La Stampa 08.02.2014

la stampa 08.02.2014
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La stampa: Umberto Tozzi torno e non rinuncio a Gloria

16/05/2012 – INTERVISTA

 

Umberto Tozzi
 
 

“Yesterday, Today” il nuovo cd del cantante torinese

LUCA DONDONI
MILANO

Dopo sette anni dall’ultimo album di inediti, Umberto Tozzi torna conYesterday, Today , un doppio cd ponte tra passato e presente. Canzoni vecchie e nuove si inseguono in una sorta di contrappasso fra il cantautore di Gloria e un musicista pronto a confrontarsi con il nuovo millennio. Il cd uscirà anche in versione spagnola e con i duetti nei quali Tozzi ha affiancato la propria voce a quella di Sergio Dalma e agli Obk. Già terzo su iTunes, l’album è anticipato dal singolo Se tu non fossi quiaccompagnato da un video con Eleonora Pedron. «Sono canzoni semplici, nel mio stile, ma con un afflato più moderno».

Nel cd2 c’è il meglio della sua produzione.
«Potevo nascondere ai miei fan Gloria , Tu oTi amo ? Ho poi ricantato Donna amante mia, Si può dare di più, Il grido, Quasi quasi ».

Ha inserito una cover dei Beatles, perché?
« Here there and everywhere è uno dei pezzi che piacciono di più al mio storico sassofonista Gianni Vancini».

Con lei lavora il suo secondo figlio, Gianluca.
«Sono felicissimo negli anni abbia sviluppato una sensibilità e un amore per questo mestiere. Da quando non c’è Giancarlo Bigazzi, Gianluca ha riempito il vuoto che si era creato. È diventato un ottimo produttore».

Il suo tour europeo parte il 22 da Lille e terminerà il 15 novembre allo Sporting di Montecarlo. Unica data italiana il 7 settembre a Bari. Perché?
«All’estero si programma prima e meglio mentre in Italia è sempre un casino. In Italia ci sono molti paletti».

Infatti lei vive a Montecarlo.
«E ringrazio il cielo».

…leggi l’intervista su lastampa.it…