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Si riparte da Mantova!
Luglio
- 5 Mantova (ITA)
- 7 Venezia (ITA
- 9 Le Levandou (FRA)
- 12 Cattolica (ITA
- 13 Bergamo (ITA)
- 15 Cervere (ITA)
- 17 Piacenza (ITA)
- 18 Varese (ITA)
- 21 Regensburg (DE)
- 25 Palmanova (ITA)
- 28 Plovdiv (BG)
- 30 Caldario (ITA)



Photo @stebrovettoph
Umberto Tozzi – Mantova Summer Festival
Infinito Umberto Tozzi: “Io, ragazzo fortunato ho già vinto le Olimpiadi. Mi godo questo palco “
1 lug 2024
ANDREA SPINELLI
L’autore di Gloria e tanti altri successi sarà venerdì in piazza a Mantova. Il 13 luglio atteso a Bergamo, il 18 replica ai Giardini Estensi di Varese. “Rimpianti per il tour d’addio? No, felice di aver fatto questo passo”

Umberto Tozzi, 72 anni (Foto Cosimo Buccolieri)
Mantova – Ancora una notte (rosa). L’ultima. Il giro d’onore che Umberto Tozzi si regala al culmine di una carriera da 80 milioni di dischi venduti lo porta venerdì prossimo in Piazza Sordello a Mantova, per poi proseguire il 13 luglio alla volta del Lazzaretto di Bergamo, il 18 dei Giardini Estensi di Varese e l’8 settembre di Piazza della Loggia a Brescia. Tutto nell’attesa di sbarcare nei palasport con un tour autunnale atteso pure al Forum di Assago il 14 ottobre. Intanto resiste nelle playlist la versione a due con Giuliano Sangiorgi di “Donna amante mia”, punta di diamante del suo primo album “di insuccessi”, come lo chiamava il paroliere Giancarlo Bigazzi scherzando sulle poche migliaia di copie vendute.
Sulla locandina l’Umberto settantaduenne strappa la foto in bianco e nero di quello trentenne. Perché?
“Perché il passato è passato e c’è un bellissimo presente da vivere, tanto dal punto di vista autorale che live. Erano circa sette-otto anni, infatti, che non producevo nuova musica, ma ora ho pronto un nuovo progetto che spero di pubblicare in autunno e ne offro un assaggio già in concerto, eseguendo un paio di inediti”.
Reazione?
“Buona, mi sembra. Anche se il pubblico ancora non li canta, perché non ne conosce il testo”.
Due giorni dopo lo show di Mantova si esibisce in piazza San Marco a Venezia, con un carico di ricordi particolare.
“Sì, perché fu lì che nel ’76 vidi suonare il mio idolo Paul McCartney con gli Wings. E quando, qualche giorno fa, sono andato a presentare lo show mi è sembrato vederlo ancora sul palco come in quella notte di quarantotto anni fa”.
Sir Paul escluso, quali sono stati i live che le hanno segnato la vita?
“Ad una convention dei primi anni Ottanta in quel di Los Angeles ho avuto modo di veder esibirsi sullo stesso palco Barbra Streisand, Carlos Santana, Jeff Beck, Chicago e Keith Richards. Una di quelle notti che puoi vivere solo lì. Altra esibizione che m’è rimasta impressa nei ricordi è stata quella di Stevie Wonder nel 2010 allo Sporting di Montecarlo. Sempre a Montecarlo, dove abito, ho visto pure il grande maestro Burt Bacharach con Dionne Warwick. Eccezionali”.
Molti colleghi dicono che non se la sentono di mettere in strada un tour d’addio come il suo o quello di Baglioni perché poi non si può tornare indietro.
“Io sono felicissimo di aver fatto il grande passo. E me la godrò fino all’ultimo show con energia ed emozione. Sono stato un ragazzo molto, molto, fortunato, che ha avuto tante e tali gratificazioni dalla professione e dalla vita da poter serenamente decidere un giorno di dire grazie e arrivederci. Non ho più Olimpiadi da vincere. Visto il momentaccio passato (una neoplasia della vescica – ndr), ora mi interessa solo godere di ottima salute ed essere felice sul palco”.
Quando giocava con la Nazionale Cantanti i difensori avversari la marcavano duramente perché tanto scarso non era. E nella musica?
“Ho vissuto un momento di grande passione per il calcio da ragazzo, ma ho preso in mano la chitarra e la mia vita è cambiata. Quando, però, da ragazzo salivo i gradini che portavano al campo provavo lo stesso crampo allo stomaco che provo oggi salendo quelli del palco. D’altronde se ne non fosse così sarei un mezzo extraterrestre”.
Quindi, nessun rimpianto per il rifiuto di papà Nicola a mandarla a fare il corso avanzato di calcio a Coverciano per cui era stato selezionato all’età di quattordici anni.
“No. Papà aveva fatto due guerre e pensava, giustamente, che tredici mensilità fossero già un grande risultato nella vita”.
Le cito Tozzi: come pittore sono una pippa. Perché ha così poca considerazione di sé stesso davanti alla tela?
“Perché ho iniziato a dipingere senza neppur saper fare una ‘o’ col bicchiere. Lo faccio per passione, perché è un mondo che non conoscevo e che mi isola dal resto come mi capita solo quando sto al pianoforte. Quindi una cosa mia verso la quale non ho aspettative particolari”.
Il guerriero di carta igienica, la donna che stira cantando, gli operai licenziati dai robot. C’è un testo che oggi non ricanterebbe?
“In tutte le canzoni e i testi che interpreto sul palco mi riconosco completamente. Guerriero di carta igienica incluso. Ma ce ne sono un mare fuori dalla scaletta, soprattutto della stagione anni Ottanta, che non faccio e non reinciderei”.
https://www.ilgiorno.it/mantova/cultura/umberto-tozzi-cab3404b
Umberto Tozzi “Ti amo” Venezia

Dopo il debutto alle Terme di Caracalla a Roma, passerà dal Veneto il tour di addio del popolare artista. L’ultima notte rosa, il titolo dello spettacolo del cantautore e chitarrista torinese che il 7 luglio sarà in piazza San Marco.
Paolo Colombatti, montaggio Luis Bertagnin
“Questo tour che affronterò è un tour che mi darà un sacco di gioia, ho già cominciato per cui so di cosa parlo e quando salgo sul palco mi diverto tantissimo”. Umberto Tozzi presenta al museo Correr la tappa veneziana del suo lungo tour di addio ai concerti. Appuntamento in piazza San Marco il prossimo 7 Luglio.
Tozzi, la prima volta a San Marco per Paul McCartney
“Oggi che ho visto il palco da fuori, mi sono immaginato lassù e sarà bellissimo, sarà una grande festa”. Un giro per la città l’abbraccio di fan particolari e l’emozione di ricordare quando venne qui da ragazzo per un altro concerto, da spettatore. “Io venni a Venezia, a vedere, proprio qui in piazza San Marco, il grande concerto di Paul McCartney e i Wings, ero un ragazzo, fu qualcosa di speciale perché è stato uno dei miei miti e quindi mi ricordo la gioia che ebbi in quel concerto.”
Ti amo, la canzone del cuore dei fans
Poi una vita sui palchi, iniziata sedicenne come chitarrista. In quasi 50 anni di carriera, 80 milioni di dischi venduti e più di duemila concerti in giro per il mondo. Ora questatournée di 60 tappe, metà in Italia e metà all’estero, iniziata a Roma e che terminerà nel 2026. Uno spettacolo più sinfonico, con un’orchestra di 21 elementi. “Ho la fortuna di fare questo tour insieme a grandissimi musicisti, una sezione d’archi, sezione fiati, elementi in più oltre alla mia band”. Tanti grandi successi, ma è sempre quella la canzone che tutti i fan aspettano: “La canzone del cuore più che altro è la canzone che mi ha regalato questa carriera, è Ti amo sicuramente.”
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Umberto Tozzi in concerto a Venezia:
“Che emozione il palco a San Marco”

L’addio al palcoscenico di Umberto Tozzi non poteva che far tappa a Venezia. Il 7 luglio Piazza San Marco ospiterà una delle 30 date italiane della sua tournée internazionale “L’Ultima Notte Rosa – The Final Tour”. Dopo 50 anni di una carriera costellata di successi e riconoscimenti in Italia e nel mondo, più di 80 milioni di dischi venduti e oltre 2000 concerti, il cantautore è pronto ad abbracciare il pubblico per il gran finale con una ricca selezione dei migliori brani del suo repertorio. “Il palco di Piazza San Marco mi ha riportato a quando ero ragazzo. Venni qui a vedere il grande concerto di Paul McCartney & Wings. Mai avrei pensato di poter calcare anche io un palco del genere”, racconta emozionato Tozzi, “Sono veramente onorato di esserci”. (video intervista Costanza Valdina)
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