Stare troppo vicino alle star brucia pazienza, poesia e raziocinio? Un libro racconta retroscena e aneddoti: ecco Visti da Molto Vicino

Beppe Tinti racconta la sua vita con Anna Oxa, Mia Martini, Gigi Proietti, Giorgio Panariello, Umberto Tozzi e Pupo

DI DAVIDE TURRINI

28 AGOSTO 2025

Per capire il valore antropologico culturale di Visti da molto vicino(Askaedizioni), il libro che Beppe Tintiha scritto in forma di autobiografia sulle sue gesta professionali di musicista, autore di brani, promoter discografico e tour manager in quasi cinquant’anni di carriera, bisogna sfogliare il libro dal fondo. Là, dove ci sono stampate le foto anni settanta/ottanta con Tinti e i suoi amici e colleghi, e dove chi veniva fotografato raccontava con la piega di un’acconciatura, la foggia di un vestito, mezza postura, un banalissimo sguardo, la spensieratezza e la gioia di un’epoca. Sono gli ultimi fuochi dei “gloriosi trenta” e i protagonisti sono i ragazzi che ancora sognano.

Beppe e Enzo (Ghinazzi, in arte sarà poi Pupo) da Ponticino (Arezzo) come fratelli, anche quando il fotografo sembra essere interessato a immortalare un ombrellone e una sdraio più che i due amici che si mettono il braccio uno sulla spalla dell’altro. C’è lo scatto scomposto con la band musicale che abbozza un ritmo, quello con Beppe e Enzo in duo – “Le risorse umane” – mentre suonano con tanto di maglione identico, quello del viaggio in Brasile, quello impolverato ai bordi di un’autostrada. Altro che X Factor. In quelle nuance cromatiche scorre una vita che al massimo del luccichio annovera il Super Show Ponte d’Oro dove incrociano le assi di provincia il Pupo già Gelato al cioccolato, Roberto Benigni ancora con i suoi denti e il suo naso non ritoccati, Barbara d’Urso e Stephen Schlaks. Ecco, una volta entrati nel libro di Tinti da lì, si può tornare all’inizio e annusare quell’amicizia con Enzo/Pupo che pare una roba da cinema. Del resto quando andate su Wikipedia, o estraete qualche vecchio disco di Pupo dalla sua confezione, molti dei brani sono firmati da “E.Ghinazzi” e “B.Tinti”. Santa Siae. Poi c’è la vita, c’è il destino. Capire a chi va meglio o a chi va peggio è un rebus interpretativo insolubile.

Beppe non stava nella pelle da bimbo se non aveva la sua chitarra Eko, poi il flauto traverso come Jethro Tull (“non basta soffiarci dentro, ci devi mettere l’anima, la tua anima”, gli dice una brava insegnante). Eppure quando dopo mille porte in faccia nelle case discografiche milanesi dei primi anni settanta, dopo aver incrociato sulla soglia Ivan Graziani, Iva Zanicchi e Cristiano Malgioglio, dopo che la Baby Records prende Enzo come cantante in solitaria e Beppe prima rimane alla scrittura poi diventa interno all’azienda, ecco che le strade della vita dividono l’amicizia e aprono il libro dei sarà. Tinti salterà subito da promoter e tour manager con tanto di intuizione e individuazione di talenti, di una quantità di artisti non solo musicisti, tra le decine di altri: Anna Oxa, Mia Martini, Gigi Proietti, Giorgio Panariello,Umberto Tozzi. Ed è qui che Visti da molto vicinoassume la sagomatura dell’aneddotica, vira verso quell’idea che nonostante tutto, stare troppo vicino alle star brucia pazienza, poesia e raziocinio. Tinti racconta i viaggi in auto anche solo per portare gli artisti ai live. La Martini che non vuole cantare senza le basi preregistrate e che, dopo aver incrociato la sorella Loredana, scappa imbestialita lontana dal palco. La Oxa che non vuole cantare vicino ai cimiteri o che non fa mai una parola per settimane con i musicisti della sua band. Zucchero ramingo, ancora Adelmo, che cerca di affermarsi come bluesman in un mondo musicale che non lo capisce. Oppure Panariello che, come Tozzi, spesso arriva in ritardo mostruoso a prove e appuntamenti.

Nel libro di Tinti c’è una punta di orgoglio da conquistatore di donne (tante, da perderne il conto) e una voragine di dispiacere quando si perde l’amico Pupo (anche se le storielle ai casinò, autentica malattia di Enzo, meritano il prezzo del libro), quando Giorgio e Umberto troncano il rapporto professionale dopo anni di successi. Ma se c’è un ritratto intonso, sincero, profondo, è quello che Tinti fa a quel Gigi Proietti che per uno spettacolo a Positano, impossibilitato a giungere con l’auto si fa trasportare in Ape come un muratore qualsiasi; oppure il momento in cui l’autore di A me gli occhi pleasestacca la spina del sole che illumina dentro: la perdita della direzione del teatro Brancaccio. Poi a Tinti va dato il merito di una battuta verissima, che solo un toscano poteva fare, quando segnala che i “tecnici romani sono noti per i loro capricci”. Anche se nelle foto Beppe lo ritrovi di lato o non lo riconosci all’istante, lui comunque è uno di quei due (tre) che partendo da Ponticino poi … ce l’ha fatta.

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Visti da molto vicino

Dalla metà degli anni ‘70 ai giorni d’oro della musica italiana, Beppe Tinti ha vissuto da protagonista un’epoca irripetibile. Autore, produttore esecutivo e manager, ha mosso i primi passi accanto all’amico di sempre, Enzo Ghinazzi (Pupo), entrando nella leggendaria Baby Records, la casa discografica che ha segnato grandi successi discografici negli anni ’80 e ’90.

Nel corso di questi anni ha collaborato con artisti del calibro di Ricchi e Poveri, Al Bano e Romina, Gazebo, Zucchero, Anna Oxa, Edoardo Bennato, Dario Baldan Bembo, Francesca Alotta, Annalisa Minetti e tanti altri, scoprendo talenti come Giorgio Panariello e lavorando con giganti dello spettacolo come il grande attore e regista Gigi Proietti.

Questo libro è un viaggio dietro le quinte della musica italiana, un racconto inedito fatto di aneddoti sorprendenti, incontri indimenticabili e storie personali che vedono protagonisti grandi nomi come Mia Martini, Ivan Graziani, Giancarlo Bigazzi, Cristiano Malgioglio, Fabrizio De André, Toto Cutugno e molti altri.

https://askaedizioni.com/

LIBRO: RACCONTI D’AMORE liberamente ispirati da canzoni di Umberto Tozzi

La musica e le canzoni, per chi le ascolta, sono da sempre fonte di ispirazione e sogni. Mentre le note e le parole ci avvolgono e trasportano in un mondo parallelo, la mente viaggia e vola in pensieri più o meno reali. Le note di Umberto Tozzi hanno ispirato e guidato la mano dell’autrice nei cinque splendidi e struggenti racconti d’amore raccolti in questo libro. Da leggere tutti d’un fiato.

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Autore:

Gianale

Editore:

Campano Edizioni

Anno edizione:

2021

In commercio dal:

30 luglio 2021

“Mixed by Erry“ dal 2 marzo al cinema

“Quel che resta sono le canzoni”

DOVE Teatro del Navile Via Marescalchi

Il 04/11/2022  SOLO DOMANI

Redazione 26 ottobre 2022 15:29

Quel che resta sono le canzoni di Roberto Razzini – People Edizioni. Roberto Razzini, managing director di Sony Music Publishing, sceglie Bologna per iniziare una nuova serie di incontri col grande pubblico, unica nel suo genere. 

Il 4 novembre alle ore 21, Roberto Razzini, managing director di Sony Music Publishing, che ha fatto la storia della discografia nazionale, sarà a Bologna, presso il Teatro del Navile di Via Marescalchi, per presentare il suo libro: Dal Vinile a Spotify.
In un’intervista condotta dalla dalla poliedrica artista, speaker radiofonica, talent scout, cantante ed attrice, Barbara Truzzi, Razzini racconta l’evoluzione della musica in questi anni – dai supporti ai metodi di fruizione e promozione – con lo sguardo privilegiato di chi è stato testimone e protagonista, dietro le quinte, di molti dei maggiori successi musicali di queste tre decadi. Dagli esordi come ragazzo di bottega, alle trasferte a Los Angeles, dal primo tour con Umberto Tozzi alla collaborazione con Burt Bacharach e tanti autori e interpreti, italiani e stranieri. La storia di una passione che si è fatta mestiere, sempre dalla parte delle canzoni. 

Un libro autobiografico che si rivela essere un attento e profondo trattato storico/culturale. Nel suo libro, infatti, Razzini ci racconta il vinile come oggetto di culto, passando per tutti i supporti fino all’ascolto mordi e fuggi dello streaming. Da Sanremo a X Factor vediamo come cambia la fruizione, ma le canzoni e gli autori restano. 
La presentazione si fa poi spettacolo grazie alle “incursioni musicali” di Barbara Truzzi, e del pianista Charles Goodger.

by: https://www.bolognatoday.it/eventi/roberto-razzini-spotfy-4-novembre-2022.html

Umberto Tozzi: la mia creatività è nata non solo per disturbare i miei pensieri, ma soprattutto i vostri

giugno 13, 2017

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Umberto Tozzi
COMO – Non solo io. La mia storia, libro di Umberto Tozzi (2009 Aliberti editore, pagine 109). Umberto Tozzi lo si conosce come musicista e cantante, in questo libro lo troviamo come biografo di se stesso. Leggerlo è stato una sorpresa, perché sono venuta a conoscenza di tanti passaggi della sua vita che non conoscevo. Di solito non m’importa molto di cosa accade nella vita privata dei miei beniamini, e lui, di certo, lo è.
Credo che un artista ci piace, ci accompagna con la sua arte, poi, ciò che accade nella sua quotidianità non dovrebbe riguardarci più di tanto.

Seguo Umberto da quando ero poco meno che adolescente, per me è stato un amico che c’è sempre stato e, ancora adesso, mi accompagna.
Ho voluto prendere il suo libro per capire cosa pensa delle case discografiche, di qual è stato effettivamente il suo percorso, per comprendere un poco di più come mai, alcuni suoi fan, gli rimproverano di non essere troppo caloroso nei loro confronti.
Io l’ho sempre visto come una persona riservata e timida e, adesso, posso dire di conoscerlo un poco di più.
Nel libro parla della sua infanzia, della gioventù; delle tante lacrime versate. Dei successi e degli insuccessi, non nascondendo nulla, nemmeno un carattere piuttosto permaloso.
Ci mostra il quadro dentro il quale s’è mosso in tutti questi anni, dipingendo a grandi linee il suo vissuto.
Parla poco della sua vita privata, a mio parere facendo bene, perché la famiglia, gli affetti, sono esclusivamente nostri e vanno protetti.
Mentre ci espone un lungo sfogo che, probabilmente, è servito a lui per primo, proprio per scaricarlo, per lasciarlo andare. Per guardarlo da un punto di vista che sia un poco più distante del solo suo sentire.
Tante le persone incontrate: i musicisti, i grandi della musica, i grandi della discografia.
Qualche curiosità e qualche aneddoto.
Per chi ama questo artista, un modo per saperne un poco di più.
Bellissima questa frase: “La mia creatività è nata non solo per disturbare i miei pensieri, ma soprattutto i vostri, perché una canzone può far sognare, ma spesso prima ti sorprende, poi ti disturba, quindi ti fa pensare”.

LIBRO: Il peggio della diretta. I dietro le quinte dello spettacolo raccontati dai protagonisti di Franco Bagnasco

autore: Franco Bagnasco

Anno edizione: 2016
Pagine: 124 p. , ill. , Rilegato
 EAN: 9788891809315
Libro Il peggio della diretta. I dietro le quinte dello spettacolo raccontati dai protagonisti Franco Bagnasco
Che cos’è “Il peggio della diretta”? È l’imprevisto, l’impasse, il momento esilarante, imbarazzante, strano o a volte persino drammatico, che l’artista vive sul palco o dietro le quinte. Quegli aneddoti spesso inconfessabili che chi fa spettacolo consegna a qualche cauto off record nelle interviste, oppure li fa diventare la chicca segreta da raccontare alle cene tra amici e addetti ai lavori per strappare la risata. In questo libro, sottotitolato non a caso “Quello che gli artisti non dicono”, cinquanta Big dello spettacolo italiano hanno accettato di raccontare in prima persona, usando come tramite un amico giornalista, alcune tra le esperienze più stravaganti o traumatiche della loro carriera. Complessivamente ci sono un centinaio di storie tutte da leggere. Per sorridere, ridere, commuoversi, stupirsi. E sicuramente comprendere meglio le fragilità e il lato umano di chi calca un palcoscenico.
Indice

Prefazione

I. Al Bano
II. Paola Perego
III. Rita Dalla Chiesa
IV. Pippo Baudo
V. Lino Banfi
VI. Renzo Arbore
VII. Iva Zanicchi
VIII. Licia Colò
IX. Luca Bizzarri (Luca e Paolo)
X. Maurizio Costanzo
XI. Umberto Tozzi
XII. Antonio Ricci
XIII. Claudio Lippi
XIV. Michele Foresta (Mr. Forest)
XV. Red Canzian (Pooh)
XVI. Gigi Proietti
XVII. Luca Giurato
XVIII. Andrea Mariano (Negramaro)
XIX. Il peggio della diretta quiz
XX. Umberto Smaila
XXI. Virginia Raffaele
XXII. Eros Ramazzotti
XXIII. Giancarlo Magalli
XXIV. Alvaro Vitali
XXV. Giorgio Mastrota
XXVI. Carlo Conti
XXVII. Alessandro Haber
XXVIII. Massimo Giletti
XXIX. Enrico Mentana
XXX. Nino Frassica
XXXI. Paolo Villaggio
XXXII. Nicola Savino
XXXIII. Piero Chiambretti
XXXIV. Elena Sofia Ricci
XXXV. Nek
XXXVI. Selvaggia Lucarelli
XXXVII. Giulio Scarpati
XXXVIII. Massimo Boldi
XXXIX. Giovanni Allievi
XL. Mara Maionchi
XLI. Pupo
XLII. Francesco Facchinetti

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