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Max Pezzali: “Nelle discoteche si imparava la musica, oggi non c’è più il senso della scoperta”
8 Maggio 2024
Parlando di “Discoteche Abbandonate”, lo sai che Radio Kiss Kiss è nata da una vecchia discoteca storica di Napoli?
Era un valore andare in questi locali. Si facevano chilometri per venire in questi posti che hanno fatto la storia. Nelle discoteche si imparava ad ascoltare la musica, era luogo di aggregazione. Adesso quella roba lì è sostituita da robe meno di massa, più verticali. Più da fighetti.
Normalmente i Dj residenti erano persone che facevano un altro lavoro. Andavano in settimana a prendere i dischi e non vedevano l’ora di proporlo al loro pubblico. Oggi è tutto molto meno genuino. Non si scopre più niente, non c’è più il senso della scoperta.
(…)
Qual è la principale differenza tra noi boomer e loro?
Loro hanno il superpotere della tecnologia. (…) Non hanno bisogno di relazionarsi in un luogo fisico. Loro hanno la chat. Hanno i social. Sono meno dipendenti dal bisogno di trovarsi.
Max Pezzali è però trasversale. Le tue canzoni le cantano tutti, ragazzi di ogni generazione.
Il riscontro ce l’hai dal vivo. Vedo dei ragazzi ai miei concerti che hanno la metà degli anni della canzone… – ride –
Io ero un grandissimo fan di Umberto Tozzi. Quando c’era il tour “Tozzi e Raf”, per me loro sono due pilastri della musica Pop. Tu vedi tipo “Spider-Man”, il film ambientato in Italia, dove il supereroe atterra in Europa e si ascolta “Stai, stella stai” di Umberto Tozzi. Questo per dire che sei hai fatto pezzi del genere, sei simbolo del Pop. Come Raf, del resto.
Una curiosità: qual è il concerto a cui hai assistito che ti è rimasto più impresso?
Il primo Ligabue a San Siro. Non so, mi ha dato delle emozioni stranissime. Vedere il mio idolo in quel contesto, per la prima volta, mi ha dato emozioni fortissime.
leggi l’intera intervista cliccando sul seguente link:
Lo Specchio: rivedi l’intervista
Musica per le nostre orecchie allo Specchio con Umberto Tozzi . Il cantautore torinese si racconta al pubblico della RSI dopo aver annunciato il ritiro dalle scene.
Rivedi qui l’intervista . Radiotelevisione svizzera (RSI) Momy Records Concerto Music Horang Music

https://www.rsi.ch/play/tv/lo-specchio/video/ospite-umberto-tozzi?urn=urn:rsi:video:2122991
Umberto Tozzi intervistato su RTL102.5
Per rivedere l’intervista cliccate sul link:
umberto-tozzi-ospite-in-w-l-italia-
giovedi-4-aprile-2024/
’Gloria’ a Umberto, mito senza età “Torno qui dove tutto è iniziato”
Dal tormentone caro a Trump a “Ti amo“, tutti i successi di Tozzi nei concerti a Gavorrano e alla Versiliana

’Gloria’ a Umberto, mito senza età “Torno qui dove tutto è iniziato”
di Enrico Salvadori
Torna nella Toscana che ha vissuto a lungo grazie alla frequentazione con chi l’ha portato al successo: il maestro Giancarlo Bigazzi, l’artigiano della canzone. Mai si sarebbe immaginato che la loro Gloria, declinata in una quindicina di versioni, diventasse un successo planetario e fosse anche l’inno tanto caro a Donald Trump e ai suoi sostenitori. Umberto Tozzi è di scena domani sera, giovedì, al teatro della Rocce di Gavorrano e venerdì 11 agosto alla Versiliana di Marina di Pietrasanta. Ed è naturalmente pronto a far cantare e ballare tutti.
Cosa significa per te la Toscana ?
“Una terra magica con Firenze che ha cambiato la mia vita, poi la costa. La Versilia è una capitale della musica, con un festival che è il più lungo dell’estate italiana. Un motivo di orgoglio tornare qui”.
E che ti consente di aprire anche il libro dei ricordi
“Primi anni Settanta, ero il chitarrista di un gruppo che si esibiva al Pirata di Marina di Massa. Avventure incredibili di un giovane pieno di voglia di fare e che voleva ritagliarsi un posto importante nella musica italiana”.
E decisamente ci sei riuscito…..
“Ci vuole il talento ma mi considero anche fortunato. A distanza di oltre quarant’anni i miei successi sono ancora evergreen, cantati da tante generazioni. Non avrei mai detto ma è un piacere immenso”.
E la scaletta di due spettacoli di Gavorrano e Marina di Pietrasanta sarà imperniata su quelli.
“Naturalmente. Con ‘Ti amo’ ci sono anche ‘Gloria’ e tutti gli altri titoli più conosciuti. La band è di sei elementi e siamo molto affiatati. Poi propongo una piccola parte acustica che racconta, appunto, di quando facevo il chitarrista e mi innamorai delle grandi successi internazionali che hanno segnato un’epoca”.
Un percorso il tuo, profondamente diverso, da quei giovani cantanti che ora cercano faticosamente il successo.
“La nostre generazione ha avuto grande compositori, grandi arrangiatori ma quello che ci chiedevano era una personalità vocale che ora pochi hanno. Come scarsa è la genialità. Questi ragazzi mi paiono omologati. Tutti i brani si assomigliano”.
La ‘Gloria’ planetaria è stata una sorpresa.
“Un pezzo bellissimo – conclude Umberto Tozzi – che ha fatto storia anche nel repertorio classico italiano. La svolta con la versione di Laura Braningan: è stata numero uno negli Usa per due mesi non per caso. La continuano a cantare a ogni latitudine e tanti ragazzi. Non nascondo che ne sono fiero”.

