“Gloria Forever”, Umberto Tozzi chiude in bellezza il festival del Settembre

Il live, ieri sera, a Villa Guicciardini con oltre mille persone che hanno intonato pezzi intramontabili. Soddisfazione da parte degli organizzatori della manifestazione per i risultati di questa edizione


Oltre mille persone per l’ultimo live del cartellone 2023 del Settembre. A chiudere in grande stile, il cantante Umberto Tozzi che con il suo tour “Gloria Forever” ha fatto tappa a Villa Guicciardini. Hit intramontabili e pezzi più recenti hanno portato il pubblico dei fans a riassaporare le atmosfere di un tempo. Immancabile anche il brano “Gloria” che ha chiuso la performance. Cala dunque il sipario su una edizione che gli organizzatori promuovono a pieni voti.

FOTO_ALESSANDRO FIORETTI

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“Gloria Forever”, Umberto Tozzi chiude in bellezza il festival del Settembre

AsFF Film Festival di Roma Asperger Film Festival

Data inizio:11/11/2022
Data fine:13/11/2022

DESCRIZIONE

AsFF è l’unico festival cinematografico al mondo realizzato con la partecipazione attiva di persone neurodiverse. Un festival uguale agli altri, però diverso. Uguale perché, pur promuovendo una corretta informazione sul tema. non è un festival sull’autismo, ma un vero festival internazionale di cinema ed arti visive; diverso perché, oltre a promuovere la cultura cinematografica, si serve del cinema come strumento di inclusione sociale. Infatti, nel corso dell’anno, i partecipanti al progetto si incontrano, vedono film, discutono di cinema in un contesto che favorisce la nascita di amicizie ed affetti. Il festival rappresenta la fase finale di un percorso cui prende parte solo chi si sente pronto. Il progetto aiuta a socializzare con coetanei nella condizione autistica e ad entrare in contatto con persone neurotipiche. I nuovi arrivati imparano dai ragazzi con più esperienza e sulla base delle proprie attitudini decidono se occuparsi dell’accoglienza, della selezione, della presentazione dei film, della realizzazione di spot e video, della promozione sui social network. Proprio per questo AsFF è un festival necessario, un evento culturale ad ingresso gratuito, capace di promuovere il cinema di qualità e, allo stesso tempo, di permettere a chi lo organizza di sentirsi parte attiva della vita sociale e culturale del paese.

RAGIONEVOLMENTE DIFFERENTI| padri e figli

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Data: 13/11/22

OSPITATO IN

Sala Cinecittà

ORGANIZZATO DA

Casa del Cinema [ mostra/nascondi ]

DESCRIZIONE

RAGIONEVOLMENTE DIFFERENTI| padri e figli NOI DUE | Nir Bergman | Israele, Italia 2020 | 94’. Tel Aviv. Oggi. Aharon (Shai Avivi), ex disegnatore di talento ed ex marito di Tamara (Smadi Wolfman), ha rinunciato alla carriera e ai legami per dedicarsi totalmente al figlio Uri (Noam Imber), autistico. È una dimensione parallela ed esclusiva, quella dentro cui camminano assieme, fatta di complicità e di abitudini incrollabili, di giornate rassicuranti e sempre uguali. Uri, per Ahron, è ancora un bambino, un bambino che ama la pasta a forma di stella, i pesci del suo acquario, Charlie Chaplin e Gloria di Umberto Tozzi, ma il tempo ha bussato alla porta: Uri ha bisogno di aprirsi lentamente al mondo. 

NELL’AMBITO DELLA MANIFESTAZIONE

AsFF Film Festival di Roma Asperger Film Festival

Eventi e spettacoli › Cinema

Data: da 11/11/22 a 13/11/22

Sede: Casa del Cinema

Fonte dati: Zètema Progetto Cultura Srl

https://www.casadelcinema.it/?event=asff-film-festival-di-roma-asperger-film-festival

http://mobile.060608.it/it/eventi-e-spettacoli/incontri/ragionevolmente-differenti-padri-e-figli.html

Festival Contro, i Nomadi, Tozzi e altri big

Castagnole Lanze, da venerdì 26 agosto a sabato 3 settembre

VALENTINA FASSIO

03 Agosto 2022 alle 08:00

2 minuti di lettura

Gli Eiffel 65 

ACastagnole Lanze, il festival «Contro» è un record per longevità, qualità e quantità degli ospiti. Da venerdì 26 agosto a sabato 3 settembre, piazza San Bartolomeo si trasformerà ancora una volta in piazza della musica, dal rap al rock, dalla canzone d’autore ai suoni occitani.

In tante edizioni, a Castagnole sono passati i più grandi: Litfiba, Eugenio Finardi, Ligabue, Lucio Dalla, Roberto Vecchioni, Gianna Nannini, Cocciante, Claudio Baglioni, Ivano Fossati, Fiorella Mannoia, Negrita, Franco Battiato sono solo alcuni delle decine di artisti saliti sul palco di un festival che da sempre ospita i big, dando voce anche ai volti della nuova musica italiana. E il programma 2022 non è da meno.

Il cartellone segue la linea del viaggio nei generi, dando spazio anche ai prodotti tipici del territorio come la nocciola. La prima conferma è l’atteso appuntamento con i Nomadi (sabato 27 agosto, biglietti 25 euro), con il doppio concerto: alle 18,30 la prima parte, alle 21,30 la seconda. Cittadini onorari di Castagnole, tra le band più longeve della storia musicale, secondi solo ai Rolling Stones, Beppe Carletti, Cico Falzone, Daniele Campani, Massimo Vecchi, Sergio Reggioli, Yuri Cilloni sono protagonisti di un rito che si ripete: quest’anno sarà il 31° Raduno Estivo Nomadi Fans Club e il 48° concerto castagnolese. Il tour prende il titolo dall’album «Solo esseri umani», il 42° in studio, uscito nel 2021. Oltre al nuovo album, nel repertorio del concerto si potranno riascoltare i brani che hanno segnato la storia del gruppo. Nel mezzo, tra le due esibizioni sul palco, ci sarà la «Cena nomade» con piatti tipici della tradizione (su prenotazione, 20 euro).

La tradizionale notte occitana insieme ai Lou Dalfin è martedì 30 agosto, con serata gastronomica.

Ospite sul palco di «Contro», Umberto Tozzi con «Gloria forever»: è il progetto che, nell’anno del 70° compleanno dell’artista, celebra la musica e la carriera di uno dei più grandi cantautori italiani (giovedì 1° settembre, biglietti da 20 a 35 euro). Quest’anno piazza San Bartolomeo ospiterà anche gli Eiffel 65, che divideranno la serata con l’astigiano Trigno e Tutta Fuffa (venerdì 2 settembre, biglietti 15 euro).

Spazio per la risata in compagnia del comico Max Angioni. Nuova star della comicità italiana, reduce dai successi di Italia’s Got Talent, Zelig, Le Iene e Lol2, sarà a Castagnole il 3 settembre con il suo nuovo irriverente spettacolo «Miracolato» (biglietti 15 euro).

L’apertura del festival sarà venerdì 26 agosto affidata alla «Notte nomade»: sul palco si alterneranno Chiara De Lorenzo, I Timbales, Royal Party Band e Roberto Molinaro (ingresso libero). Nella stessa serata, appuntamento con la serata gastronomica «I cortili della Festa della Barbera incontrano il Festival Contro» (dalle 20).Domenica 28 agosto saliranno sul palco gli Explosion, serata gastronomica dedicata alle Friciule castagnolesi; lunedì 29 il festival si aprirà al mattino per la 163° Fiera della Nocciola: alla sera fritto misto alla piemontese(su prenotazione), per chiudere con I Roeri. Fuochi pirotecnici, musica con The Queen Tribute e Divina Band per mercoledì 31 agosto. I biglietti sono in prevendita su ticketone e nei punti vendita abituali.

https://www.lastampa.it/asti/2022/08/03/news/festival_contro_i_nomadi_tozzi_e_altri_big-5501632/

TORNA IN GARFAGNANA IL FESTIVAL «MONT’ALFONSO SOTTO LE STELLE»

DAL 28 LUGLIO AL 21 AGOSTO 2022

giovedì, 12 Maggio 2022 17:08

Redazione Cronaca

FIRENZE – Torna dal 28 luglio al 21 agosto 2022 «Mont’Alfonso sotto le stelle», festival che porterà nel cuore della Garfagnana Ludovico Einaudi, Vinicio Capossela – nell’ambito di una due giorni dedicata a Ludovico Ariosto – Umberto Tozzi, Stefano Massini, Giorgio Panariello, Aka7even, Frida Bollani, Maurizio Carucci, Danilo Rea; musica, teatro e spettacoli in antiche fortezze e parchi naturali delle Alpi Apuane e dell’Appennino Tosco-Emiliano, ma anche escursioni, visite guidate, delizie gastronomiche. Giunto alla terza edizione, il festival allarga gli orizzonti e consolida il rapporto con il territorio: a far da cornice agli spettacoli saranno la Fortezza di Mont’Alfonso a Castelnuovo di Garfagnana, la Fortezza delle Verrucole a San Romano in Garfagnana e, novità di quest’anno, l’Oasi di Campocatino di Vagli Sotto (Lucca), a poche centinaia di metri dal Lago di Vagli che custodisce la “piccola Atlantide” della Garfagnana, il paese sommerso di Fabbriche di Careggine.

Grazie all’accordo con le associazioni di categoria gli spettatori potranno beneficiare di sconti in alberghi, B&B e ristoranti della zona.

Il festival prenderà il via giovedì 28 luglio con un evento straordinario, il concerto – al tramonto – del pianista e compositore Ludovico Einaudi all’Oasi di Campocatino di Vagli Sotto (Lucca), scenario perfetto per lo “spazio libero e senza confini” e il “tempo senza tempo” di “Underwater”, il suo nuovo album di inediti, che trova la sua dimensione nei luoghi prescelti, nel tempo sospeso tra natura e storia umana.
Altro luogo ricco di storia e suggestioni, la Fortezza delle Verrucole a San Romano in Garfagnana, dove sabato 30 luglio Frida Bollani porterà il suo talento e il suo pianoforte. Diciotto anni ancora da compiere, Frida ha già suonato per Roberto Bolle e il Presidente Mattarella, per non dire dei 30 sold out inanellati l’anno passato. Figlia d’arte – Stefano Bollani e Petra Magoni – Frida intreccerà brani originali e rivisitazioni dei suoi autori preferiti.

Sempre alla Fortezza delle Verrucole, martedì 2 agosto, sarà la volta di Maurizio Carucci, già voce degli Ex-Otago, e del suo recente debutto da solista, “Respiro”: 11 brani, 11 piccole tessere di un mosaico complesso, simbolo della sua personalità artistica.

Da giovedì 4 agosto il festival si svolgerà alla Fortezza di Mont’Alfonso, a Castelnuovo di Garfagnana, dove è nato nel 2020, durante e nonostante l’emergenza Covid: Stefano Massini renderà omaggio a Giorgio Gaber con lo spettacolo “Quando sarò capace di amare”. Le canzoni del Signor G si trasformeranno in originali riflessioni, come impronte nella neve, sulle quali mettere i piedi, ricostruendo il senso del cammino. E del camminare. In collaborazione con la Fondazione Giorgio Gaber, presieduta da Paolo Dal Bon.

Tre dischi di platino per “Loca”, due per “Mi manchi” e disco d’oro per “Perfetta così”, brano che lo ha visto debuttare sul palco del Festival di Sanremo. Aka7even continua la sua formidabile ascesa e grande è l’attesa per il suo concerto di venerdì 5 agosto.

Domenica 7 e lunedì 8 agosto due giornate dedicate a Ludovico Ariosto nel cinquecentesimo anniversario del suo insediamento a governatore della Garfagnana. Il progetto, intitolato “Di qua, di là, di su, di giù!”, è stato ideato da Vinicio Capossela e coinvolgerà scrittori, teatranti e accademici, in spazi diversi di Castelnuovo, in collaborazione con la rassegna “Terre Furiose”.
Lunedì 8, dal palco della Fortezza, Vinicio Capossela tratteggerà la figura del poeta e diplomatico in uno spettacolo di musica e teatro, in cui il recente brano “Ariosto governatore” andrà ad aggiungersi ad altre “tracce ariostesche”. E ancora, nell’ambito della due giorni, lo scrittore Ermanno Cavazzoni con il libro “Storia naturale dei giganti”, Mimmo Cuticchio e i suoi pupi con lo spettacolo “La pazzia di Orlando”, la proiezione di “Orlando Furioso” di Luca Ronconi, l’incontro con il filologo Corrado Bologna dedicato ad “Ariosto Governatore” – testo teatrale incompiuto di Italo Svevo – con voce recitante di Andrea Nicolini, a cura di Sergio Maifreidi di Teatro Pubblico Ligure.

Venerdì 12 agosto tutta la comicità di Giorgio Panariello, che alla Fortezza di Mont’alfonso presenterà “La favola mia”: risate, irriverenza e classici del suo repertorio per ripercorrere in veste inedita gli anni che lo hanno visto protagonista tra teatro, cinema e televisione.

Inoltre, l’immancabile concerto all’alba di Ferragosto – lunedì 15 agosto alle ore 4.45 – quest’anno vedrà sul palco il pianista Danilo Rea: repertorio che attraversa generi e tradizioni, colonna sonora perfetta per godersi il sorgere del sole.

“Gloria Forever” è il progetto live che giovedì 18 agosto porterà Umberto Tozzi alla Fortezza di Mont’alfonso: nell’anno delle 70 primavere, l’artista celebrerà il suo prezioso repertorio, dalle intramontabili hit a brani meno noti, tutti da riscoprire.

Chiuderà domenica 21 agosto il Concerto dell’Orchestra da Camera Fiorentina diretta da Giuseppe Lanzetta. Per la prima volta, “Mont’alfonso sotto le stelle” avrà un’appendice a settembre, in data da definire: protagonista l’attore Stefano Accorsi, al Teatro Alfieri di Castelnuovo di Garfagnana, con uno spettacolo dedicato a Ludovico Ariosto.

Il festival “Mont’Alfonso sotto le stelle” nasce dalla sinergia tra Regione Toscana, Toscana Promozione Turistica, Comuni di Castelnuovo di Garfagnana, San Romano in Garfagnana e Vagli Sotto, Unione Comuni della Garfagnana, Parco regionale delle Alpi Apuane, Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, Studium 1984-Fortezza Verrucole Archeopark, PRG e Amandla Productions con il patrocinio della Provincia di Lucca, con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Banca del Monte di Lucca. Con il supporto delle associazioni del Gruppo Volontario Comunale di Protezione Civile dei Comuni di Castelnuovo di Garfagnana e Vagli Sotto, del Gruppo Volontari Fortezza delle Verrucole, della Misericordia di Castelnuovo di Garfagnana e degli Autieri d’Italia – Sezione Garfagnana, a cui è affidato anche il punto ristoro della Fortezza di Mont’Alfonso, aperto tutte le sere di spettacolo.

I biglietti sono disponibili sul sito ufficiale www.montalfonsoestate.it e nei punti Boxoffice Toscana. A Castelnuovo di Garfagnana prevendite presso la Pro Loco di Castelnuovo di Garfagnana (piazza delle Erbe, tel. 0583 641007; orario giorni feriali 9.30/12.30 – 15.30/18.30; domenica e festivi chiusi) e Fidelity Tours (via Baccanelle 7/a – orario giorni feriali 9/13). Biglietti disponibili anche le sere dello spettacolo, dalle ore 19, presso le biglietterie della Fortezza di Mont’Alfonso, della Fortezza delle Verrucole e dell’Oasi di Campocatino. Info tel. 0583 641007 – 055 667566 – www.montalfonsoestate.it. Info biglietteria nei giorni di spettacolo tel. 334.6167210, dalle ore 18.45.
I portatori di handicap possono acquistare un biglietto specifico al prezzo più basso previsto per l’evento ed entrare con un accompagnatore, a cui è riconosciuto l’ingresso gratuito. I biglietti sono reperibili esclusivamente presso il punto vendita Pro Loco di Piazza delle Erbe a Castelnuovo di Garfagnana (anche via telefono allo 0583 641007). Si sconsiglia fortemente l’acquisto di un biglietto generico. Per la Fortezza di Mont’Alfonso, i portatori di handicap posso usufruire di un parcheggio riservato a piazzale C. Chiappini e un servizio bus navetta dedicato, con assistenza. Info e prenotazioni presso la Pro Loco di Piazza delle Erbe a Castelnuovo di Garfagnana (tel. 0583 641007).
Parcheggi riservati e collegamenti anche per gli spettacoli alla Fortezza delle Verrucole e all’Oasi di Campocatino.
I servizi dedicati ai portatori di handicap devono essere prenotati contestualmente all’acquisto del biglietto presso la Pro Loco di Castelnuovo di Garfagnana, con qualche giorno d’anticipo.
PARCHEGGI, NAVETTE, INDICAZIONI – In occasione degli spettacoli alla Fortezza di Mont’Alfonso, saranno disponibili i parcheggi gratuiti della Fortezza (a 600 metri dall’ingresso) e di piazzale C. Chiappini a Castelnuovo di Garfagnana (zona impianti sportivi, si accede da via Valmaira, chi utilizza il navigatore deve impostare via Valmaira come destinazione). Dai parcheggi di piazzale C. Chiappini sarà in funzione un servizio bus navetta da/per la Fortezza di Mont’Alfonso, frequenza 15 minuti: è previsto il contributo di un euro a persona, i fondi saranno destinati a progetti di assistenza e solidarietà a cura delle associazioni di volontariato di Castelnuovo di Garfagnana.
Per gli spettacoli alla Fortezza delle Verrucole è disponibile il parcheggio gratuito della Fortezza (orario: 18/23.30), a circa 6oo metri dall’ingresso. Per lo spettacolo all’Oasi di Campo Catino sono previsti tre parcheggi straordinari con bus-navetta andata e ritorno a ciclo continuo.

Tutte le indicazioni per raggiungere i luoghi di spettacolo sono disponibili sul sito ufficiale www.montalfonsoestate.it. Info tel. 0583 641007 – 055 667566 – www.montalfonsoestate.it www.turismo.garfagnana.eu – http://www.castelnuovogarfagnana.org

Taranto capitale dei festival sulla Rotonda del Lungomare

CULTURA, MUSICA E SPETTACOLO 19.07.2021

Taranto Capitale dei Festival: arrivano Christian De Sica, Gigi D’Alessio, Max Pezzali, Umberto Tozzi e il cabaret di Enrico Brignano.

E al Jackstore Social Club, per i più giovani, il nuovo cantautorato italiano con Dente e Davide Shorty.

Alcuni di questi nomi già giravano sui social nei giorni scorsi scatenando la gioia dei fans, ma adesso sono ufficiali. Arriva a Taranto l’Alhambra Festival con la direzione artistica di Luca D’Andria e il Festival di Altramusicalive, entrambi organizzati in collaborazione con il Comune di Taranto.

Di seguito le date, tutte alla Rotonda del Lungomare: 20 agosto – Umberto Tozzi. 28 agosto – Max Pezzali. 31 agosto – Gigi D’Alessio. 7 settembre – Enrico Brignano. 8 settembre – Christian De Sica. A queste si aggiungono due date inserite nell’Alhambra Festival che si svolgeranno presso il Jackstore Social Club di San Vito: 23 luglio – Dente . 7 agosto – Davide Shorty.

«L’offerta musicale e teatrale della nostra città cresce ancora – ha dichiarato l’assessore alla Cultura dell’amministrazione Melucci Fabiano Marti – con concerti e spettacoli di altissimo livello che accontentano, come è giusto che sia, tutti i gusti. La nostra Rotonda del Lungomare diventa il luogo simbolo dei grandi eventi e Taranto si conferma capitale dei festival». (CS)

https://www.blunote.it/news/342835498502/taranto-capitale-dei-festival-sulla-rotonda-del-lungomare

Bianca Atzei è un flop seriale. Questa volta il giochino di Suraci non funziona

Non bastano i duetti con le star e i mega-concerti sponsorizzati: Bianca Atzei non sfonda, tanto che si è ritrovata a partecipare a Tale e Quale Show, vetrina per vip dimenticati

La Strada Per La Felicità, Bianca Atzei

5 Ottobre Ott 2016

Quando ero ragazzino, nei primi anni Ottanta, il baseball arrivrò nella mia città. A fare da traino era il clamoroso successo nazionale del Rimini Riccadonna, a neanche cento chilometri da noi. Noi eravamo lì a giocare a calcio nel campo in cemento armato della parrocchia quando alcuni adulti vennero da noi e ci dissero che se volevamo continuare a passare i nostri pomeriggi lì dovevamo iniziare a giocare a baseball. Avevamo tutti una vaga cognizione di cosa si trattasse, grazie a film e telefilm americani, e l’idea di avere a che fare con mazze, caschetti e tute variopinte ci prese bene. Quasi tutti pensammo, in uno strano caso di telepatia, ai Guerrieri della notte, e nel giro di neanche mezz’ora ci trovammo a essere una squadra vera e propria. Ovviamente il ruolo più ambito da noi ragazzini che del baseball non sapevamo nulla era quello del tizio tutto bardato con armature, guantoni e casco con tanto di mascherina che si trovava dietro il battitore, quello che riceveva le bordate del lanciatore, sempre che il battitore non facesse il proprio dovere e facesse un fuorigioco. Quel tizio si chiamava Catcher. Tutti volevamo fare il Catcher, lo dicemmo subito. Ma quel ruolo fu affidato d’ufficio a Simone, un ragazzino non troppo sveglio e anche piuttosto sovrappeso che però aveva una caratteristica fondamentale, era il figlio del presidente. Eravamo ancora giovanissimi, ma ci era già chiaro che essere i figli del presidente, lì come in qualsiasi altra situazione, poteva essere un’ottima credenziale.

Veniamo a noi. Qualcuno potrebbe eccepire che dedicare così tanto spazio a una premessa che, apparentemente, con l’oggetto dell’articolo che si sta leggendo non c’entra niente sia un errore. Leggo sul titolo che si parla di Bianca Atzei, perché è di Bianca Atzei che si sta parlando, e mi ritrovo a leggere dei racconti di gioventù dell’autore, in un impeto di nostalgismo e egoriferimento.

In realtà, a parte che dedicare un intero articolo a Bianca Atzei senza dover fare ricorso a espedienti narrativi che offrano materiale sufficiente a occupare qualche migliaio di battute sarebbe impresa impossibile, la lunga premessa sul baseball e su come il figlio del presidente, Simone, il ragazzino poco sveglio e sovrappeso, si sia ritrovato a giocare non solo e non tanto titolare, ma addirittura nel ruolo più ambito è proprio il fulcro dell’articolo su Bianca Atzei.

Perché, fughiamo ogni dubbio, Bianca Atzei non è poco sveglia, non è assolutamente sovrappeso, anzi, direi che è semmai piuttosto magra e decisamente una bella ragazza. A scanso di equivoci non è neanche la figlia di Lorenzo Suraci, che da anni sta cercando di piazzarla ovunque, dai palchi più importanti d’Italia a tutte le trasmissioni televisive possibili, passando per il Festival di Sanremo, addirittura come BIG, per non dire delle tante collaborazioni prestigiose, sempre da pari a pari. Ma Bianca Atzei si è davvero ritrovata, generando uno dei misteri più clamorosi della storia della musica leggera italiana, a ricoprire il ruolo di Catcher nella squadra di baseball in cui giocavo da ragazzino, senza niente che giustificasse questa condizione.

Chi è Bianca Atzei? Se vi state ponendo questa domanda e nonostante queso siete arrivati fino a questo punto le ozioni sono due, o io sono davvero mostruosamente bravo a tenere il lettore sulla pagina, o non avete proprio niente da fare. In tutti i casi resta il fatto che non sapete chi è una cantante, perché Bianca Atzei, nonostante ora la possiate vedere tutti i venerdì sera nel programma di prima serata di Rai1, condotto mica a caso da Carlo Conti, Tale e Quale Show, lì intenta a fare imitazioni di cantanti in compagnia di gente di cui onestamente non avevamo mai sentito il nome e di gente di cui non si sentiva il nome da un numero sufficiente di anni per darli per dispersi, in tutti i casi resta il fatto che non sapete chi è una cantante che vi potrebbe essere capitato di vedere negli ultimi anni in tutti i luoghi e in tutti i laghi. Perché Bianca Atzei, bella ragazza sarda dalla voce anche gradevole, presa sotto l’ala protettrice di Lorenzo Suraci, patron di Rtl 102.5 e titolare dell’etichetta discografica Baraonda (oltreché cotitolare di Ultrasuoni), si è ritrovata di colpo sotto le luci dei riflettori.

Sebbene nessuno si ricordi una sua canzone, lei è lì, con l’avvallo di artisti che si ritrovano, supponiamo loro malgrado, a ospitarla nei propri dischi e a duettarci sui loro prestigiosi palchi

Seppur nessuno si ricordi non dico tre, non dico due, ma neanche una sua sola canzone, lei è lì, che lotta per imporsi, con l’avvallo di tanti artisti che si ritrovano, supponiamo loro malgrado, a ospitarla nei propri dischi e a duettarci sui loro prestigiosi palchi. Passi per Kekko dei Modà, che per lei ha scritto e con lei ha duettato, perché Kekko dei Modà è la più clamorosa invenzione di Lorenzo Suraci, e in qualche modo suo socio, ma a cantare con la Atzei ci si è ritrovato anche Alex Britti, non a caso finito poi nel giro Baraonda, un cavallo di razza come Niccolò Agliardi, Gigi D’Alessio, J-Ax, Loredana Bertè, Ron. Questo sul fronte discografico, sul fronte live la faccenda diventerebbe troppo ampia da essere esposta in un singolo articolo, e francamente anche imbarazzante, perché se vogliamo togliere il fatto che Bianca Atzei, con neanche un album alle spalle, si sia ritrovata a calcare nel 2015 il palco dell’Ariston nella sezione Big del Festival della Canzone Italiana condotta dal solerte Carlo Conti, resta altrettanto misteriosa la presenza di Bianca un po’ in tutti gli eventi televisivi dal concerto Gigi And Friends al Live in Arena di Gianni Morandi, dove la nostra si ritrova a duettare con il Gianni nazionale sulle note di In amore, al posto della povera Barbara Cola, neanche menzionata, e, per dire, Umberto Tozzi e Enrico Ruggeri non vengono invitati nonostante la vittoria sanremese conseguita col cantante di Monghidoro sulle note di Si può dare di più.

E tanti altri eventi, dal recente concerto all’Arena della Bertè a un po’ tutti i concerti di Natale e via discorrendo, potrebbero finire in questo calderone. Il fatto è che, se pur capendo la strategia generale di Lorenzo Suraci, patron di Rtl 102.5, nel caso della Atzei davvero qualcosa ci sfugge. Ok, il giochino messo in piedi dal nostro è noto. Prendo un artista, lo metto sotto contratto editoriale con Baraonda, di cui sono il titolare. Vado oltre, lo metto anche sotto contratto discografico. Poi passo i suoi brani per tutte le volte che la legge lo consente, facendolo da una parte salire in classifica radiofonica, dove in effetti la Atzei permane spesso in virtù dei soli passaggi su Rtl 102.5, e al tempo stesso incasso editorialmente per i passaggi radiofonici. Quando non posso passare gli artisti che ho sotto contratto, perché c’è un limite di passaggi giornalieri, li piazzo in bocca agli speaker, per notiziole, stuzzicherie, aneddoti, pubblicità più o meno velate, creando hype. Insomma, spingo i miei artisti e faccio contemporaneamente cassa. Siccome poi sono Lorenzo Suraci, patron di Rtl 102-5, la radio più importante d’Italia, quello che è anche dietro al Coca Cola Summer Festival, che sponsorizza tutti i tour di Friends and Partners, e che quindi è dentro non solo tutti i live che vanno in onda su Rai e Mediaset, ma anche agli Wind Award e a Amici, convinco, laddove non costringo, tanti bei nomi a collaborare coi miei, mettendo tanti bei cavalli di Caligola a fare i senatori.

 

Bianca Atzei, nonostante questo trattamento, è ancora lì, una bella ragazza con la bella voce di cui nessuno conosce una canzone e che si ritrova a fare imitazioni a Tale e Quale Show

Così sono nati i Modà, il grande nulla, per dire. Così sarebbero potuti andare avanti i Dear Jack se non avessero mollato Alessio Bernabei. Un giochino lecito, nel senso di consentito dalla legge, seppur non correttissimo da un punto di vista etico. Ma va bene. Il punto è che Bianca Atzei nonostante questo trattamento è ancora lì, una bella ragazza con la bella voce di cui nessuno conosce una canzone e che si ritrova a imitare tizio e caio a Tale e Quale Show. Certo, sempre meglio che lavorare, dirà qualcuno, ma Bianca Atzei sembra davvero un caso di accanimento terapeutico andato un po’ troppo alla lunga, o un mistero di quelli cui si dedica Giacobbo in una puntata di Voyager, tra un caso di cerchi nel grano nelle campagne inglesi e quello di un tizio che un giorno si è svegliato e conosceva a memoria la Divina Commedia in lituano.

Qualcuno, tra gli addetti ai lavori, e non sto certo parlando dei miei simpatici colleghi pronti a cantarne le lodi in cambio della solita paghetta, sostiene che sarà proprio Bianca Atzei a far capitolare Suraci, tallone d’Achille di un uomo che, in realtà, sembra non temere niente e nessuno. Anzi, non trattandosi di sua figlia, risulta addirittura incomprensibile perché un superpotente come lui si mostri fallibile e presti il fianco a critiche e risatine, con questo suo incaponirsi a voler imporre una cantante che, evidentemente, non buca.

Resta comunque il mistero di una cantante sovraesposta che nessuno sembra apprezzare particolarmente, forse addirittura penalizzata dalla sovraesposizione. Perché, diciamocelo, Simone, il figlio del presidente della squadra di baseball in cui giocavo da ragazzino, non era mica così male a giocare, e neanche risultava particolarmente antipatico, ma a essere quello che si ritrova a fare il Catcher perché figlio del presidente si risulta decisamente poco simpatici e anche quel poco che sai fare finisce per non essere troppo preso in considerazione. In genere funziona così.

http://www.linkiesta.it/it/article/2016/10/05/bianca-atzei-e-un-flop-seriale-questa-volta-il-giochino-di-suraci-non-/31956/

da: www.impattosonoro.it

“LUCA BARBARROSA con RAQUEL DEL ROSARIO – Fino In Fondo. Voto: 4
A Fernando Alonso non sarà piaciuta l’erezione costante del povero Barbarossa al cospetto della bella mogliettina del pilota ferrarista. Improbabili gossip a parte, il pezzo è una riesumazione di Umberto Tozzi con ritmica incalzante, melodia pacchiana fino all’inverosimile e un gradevole stacco di coscia.”

UMBERTO TOZZI ON LINE – 18

UMBERTO TOZZI ON – LINE

LUNEDì 08 NOVEMBRE – LE PAROLE 2005

Come sapete il 2005 fu l’anno della mia ultima partecipazione a Sanremo. Partecipazione non felice, vista la rapida eliminazione in quel festival targato Mazzi-Bonolis. Aldilà del risultato effettivo mi diede decisamente fastidio l’atteggiamento degli organizzatori che fecero di tutto perché io andassi al Festival, mostrando un incredibile entusiasmo verso questo pezzo. Dalla redazione mi facevano una marea di complimenti, dicendo che avevo fatto una cosa molto forte che sarebbe piaciuta a tutti.
E’ difficile pronosticare la possibilità di un successo di un brano e quindi non mi rendevo conto se questo brano avrebbe potuto funzionare, ma passare da una generale euforia sulla canzone, a non farmi neanche una telefonata dopo l’eliminazione mi pare possa far bene capire a tutti voi in quale stato d’animo posso essermi trovato.
Ora, sapendo un po’ come vanno le cose nello show business, me la sono presa decisamente con Mazzi che, diciamolo chiaramente, se avesse voluto che Umberto Tozzi tanto coccolato affinché andasse al festival non se andasse a casa subito come invece è successo, avrebbe sicuramente potuto sostenermi o quanto meno mostrarsi deluso da un risultato che, se davvero fosse piaciuta cosi tanto la canzone, sarebbe dovuto sembrare “a sorpresa”, o perlomeno inaspettato. Ho invece avuto la netta sensazione del contrario, non pretendevo di vincere il festival come aveva pronosticato Fiorello, ma non credo neppure di aver avuto una canzone cosi brutta da meritare l’ultimo posto in classifica.
Perciò, ragazzi miei, come ho già avuto modo di dire a Sanremo non vado più neanche a mangiare il pesce cosi da essere sicuro di non essere accostato mai più in nessun modo a questa manifestazione.
Credo che Le parole, parlando dell’intero cd, fosse un lavoro piuttosto omogeneo, scritto con una certa serenità di fondo da parte mia. Le canzoni in questo disco mi piacciono ancor oggi davvero tutte, ma ho un pezzo che prediligo in assoluto: si tratta di “Come in amore ci si fa male”, che credo esprima sia dal punto di vista musicale, sia dal punto di vista del testo quello che intendevo rappresentare con quella canzone. Mi ricordo che Matteo Gaggioli, mio noto collaboratore, qualche mese fa mi ha scritto un sms per ringraziarmi di averla scritta e questa cosa mi ha fatto un gran piacere, perché non è neppure facile che una persona che ti lavora accanto riesca a cogliere l’intimità creativa di un pezzo .
Un’altra canzone a cui sono molto legato è “Non ti ho mai detto come sei”, una vera e propria dichiarazione d’amore verso Monica. Mi piace molto, davvero molto il testo: mi rappresenta in modo totale, pieno e completo. E’ il manifesto dell’intensità del mio essere artista e del mio essere uomo insieme, una canzone assolutamente importante e totalmente e profondamente specchio della mia anima.

UMBERTO TOZZI ON LINE – 12

UMBERTO TOZZI ON – LINE  
   
LUNEDì 05 LUGLIO – GLI ALTRI SIAMO NOI  
   
Ciao ragazzi, questa settimana inizia con la prima pagina musicale degli anni 90 rappresentata da “Gli altri siamo noi”. Quell’anno come ricorderete partecipai al Festival di Sanremo, che fu vinto dal predestinato Cocciante, e che io vissi con il disincanto di chi partecipa sapendo che si trattava di una opportunità per presentare un pezzo importante, e non tanto come una “gara musicale” che era ben distante dalle mie ambizioni di allora .Credo fosse importante lasciare “un segno”, e da questo punto di vista credo di esserci riuscito essendo “Gli altri siamo noi” uno dei successi entrati in maniera stabile nel mio repertorio più conosciuto. Ma fu l’ultimo mia felice apparizione in riviera… le mie successive presenze al Festival furono un disastro…che vi racconterò più avanti! Quel disco rappresentò il termine della mia collaborazione con Giancarlo Bigazzi, e fu importante perche era un disco comunque pieno di idee. Sicuramente oltre al pezzo che dà il titolo al disco, “Gli innamorati” è stato un altro brano che ha riscosso un importante successo, e che molti mi riferiscono essere una canzone che evidenzia in modo molto marcato la mia propensione a destreggiarmi con una certa naturalezza in tonalità piuttosto impegnative dal punto di vista dell’estensione vocale. Pensando a quei titoli non posso non evidenziare “Ciao Lulù” che a mio modo di vedere è una canzone che rappresenta una fusione accattivante tra una idea musicale riuscita, ed un testo significativo che racconta una storia bella soprattutto per l’epoca in cui fu scritta, che la rende ancora molto attuale, molto vissuta. Ecco vedete, questa è una canzone che mi rappresenta moltissimo ma che conoscete solo voi afecionados, ovvero voi che conoscete a fondo la mia produzione. Nessuno dice “guarda che bel pezzo ha fatto Tozzi” pensando a “Ciao Lulù”, ma non importa. Desidero sottolineare quanto gia vi dicevo la settimana scorsa: le canzoni non sono fatte per essere date in pasto al “marketing”, unico mezzo ritenuto “arbitro” di decretare questa canzone un successo, o un’altra un fiasco.
La musica deve arrivare dritta al cuore delle persone senza mediazione, senza manipolazioni restrittive da parte di mezzi comunicatori che si arrogano il diritto di sostituirsi ai fruitori di note musicali per influenzare le scelte a seconda di scelte economiche predeterminate. Qualcuno dirà, ma Umberto perché continui a insistere su questo tasto?? Perché, ragazzi miei, io in fondo dalla musica ho avuto molto, ma le nuove generazioni cosa hanno?? Spesso le illusioni di essere dei geni al primo singolo, anziché essere stimolati a migliorarsi. Troppi soldi girano intorno allo show business, troppi condizionamenti di massa. Ne avrei tante da dire, ma cerco di limitarmi. Ma visto che sto parlando di “Gli altri siamo noi”, mi viene spontaneo pensare al fatto che se oggi un giovane ha del talento finisca per non emergere perché non dichiara pubblicamente di assumere droghe, o non fa foto rock and roll con una chitarra in mano da dare al proprio ufficio stampa. Il vero rock and roll lo fa chi inventa qualcosa di buono, e soprattutto qualcosa di nuovo. Quello che inventarono per esempio negli anni 60 quattro ragazzi inglesi che si facevano chiamare Beatles. Ne vedo poco di Beatles, ne vedo poco di rock and roll. Si vede il fumo, ma non si sente il suono. E questo è un vero peccato, non siete d’accordo???