Capodanno per diecimila E la piazza si accende

Dal ricordo di Denny al brindisi con Tozzi, la voglia di far baldoria vince la crisi Insieme per lasciarsi alle spalle un anno difficile. Tonghini: «Notte incredibile»

  • Le stime si rincorrono, c’è chi dice 10mila (l’assessore) e chi rilancia con 15mila (il sindaco). Al di là della contabilità, colpo d’occhio e umori raccontano di una piazza Sordello piena. Accesa dal clima di festa e scaldata dal desiderio di sapersi tutti insieme per congedarsi da un 2012 travagliato e aprire le braccia a un 2013 di riscossa. Più forte delle cicatrici del terremoto e dei morsi della crisi economica, è la voglia di guardare avanti, oltre i confini della piazza e di un presente sbiadito in una sequenza di giorni incolori. Almeno per una notte, e che notte. Il veglione sotto il cielo stellato è un arcobaleno di emozioni.

La freschezza matura della cantautrice Claire, la voce portentosa del tenore pop Matteo Macchioni, il carisma sempreverde di Umberto Tozzi, la magia dei fuochi sul lago a illuminare il profilo galleggiante della città. Una scenografia da favola, se non fosse per le centinaia di auto parcheggiate sul prato del Castello di San Giorgio. Ma questa è un’altra storia, o forse la stessa raccontata dal lato sbagliato, quello più brutto.

Ad arricchire la tavolozza di emozioni, anche l’omaggio a Giancarlo Denny Corradini, mattatore della B.B. Band, morto a novembre. Il ricordo è affidato ad Alessandro Meneghello, suo compagno di scorribande musicali: poche parole commosse, un grazie sincero e poi è come se Denny fosse ancora sul palco. A intonare “Canzone per un’amica” e “Io vagabondo”. Cori, applausi, qualche lacrima. E il freddo che col passare delle ore si fa sempre più pungente. Ci si scalda d’entusiasmo e con il vin brulé venduto al bicchiere. La notte profuma di spezie.

Per il brindisi di mezzanotte l’assessore Enzo Tonghini e il sindaco Nicola Sodano raggiungono Tozzi sul palco con vista duomo. Stappa il sindaco ed è già 2013. «È stata una notte incredibile» s’illumina Tonghini che, il giorno dopo, può vuotare il sacco e raccontare di una trattativa in bilico fino a tre settimane fa. Tozzi lo volevano quelli della Rai per il Capodanno in diretta da Courmayeur. Alla fine l’Umberto nazionale, compagno di calcio dell’assessore, ha scelto Mantova, dove non era mai stato prima. Scelta giusta, premiata dal calore di un pubblico appassionato. Non è stato nemmeno un concerto di plastica, del tipo tre pezzi prima della mezzanotte e poi di corsa verso un altro veglione: può piacere o meno, ma Tozzi ha regalato una quindicina di canzoni e dopo il brindisi pubblico è tornato al ristorante Ai Garibaldini, dove aveva già cenato alle sette in punto. Tonghini racconta di un salame affettato in compagnia del giovane Macchioni, come stare in famiglia. E dopo lo spettacolo dei fuochi sul lungolago, tutti di nuovo in piazza Sordello con Luca Verbeni di Radio Bruno a tirar tardi e salutare la prima alba del nuovo anno.

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