„I 5 cantanti nati a Torino più famosi nel mondo (e le loro canzoni più celebri)“

Classici brani d’amore ma anche musica da ballare: ecco le hit di artisti torinesi che hanno avuto grande successo all’estero

Claudio Pizzigallo 01 febbraio 2021 14:36

Se pensiamo ai cantanti italiani famosi all’estero, probabilmente tra i primi nomi che ci vengono in mente ci sono Eros Ramazzotti, Laura Pausini, Andrea Bocelli, un tempo sicuramente Domenico Modugno, qualche anno fa Pupo e Toto Cutugno. 

Eppure ci sono anche artisti nati a Torino che hanno avuto grande successo oltre i confini nazionali, con canzoni tradotte, album e brani in altre lingue che molti stranieri conoscono. 

Vediamo quindi quali sono le cinque canzoni, e i relativi cantanti, “made in Torino” più celebri nel resto del mondo. Con una premessa: in questa rassegna mancano mostri sacri della musica torinese, come Fred Buscaglione, i Subsonica, i Linea 77 e molti altri, ma ci siamo concentrati sugli artisti e i brani che hanno riscosso grande successo fuori dall’Italia. 

Umberto Tozzi – Gloria

Gloria è, insieme a Ti amo, tra le più famose canzoni di Umberto Tozzi, cantautore nato a Torino nel 1952. Il padre Nicola Tozzi era un agente di polizia originario della provincia di Foggia, che emigrò con la moglie Immacolata a Torino nel 1945. Umberto è cresciuto nellza zona tra Borgo San Paolo e Cenisia, e ha iniziato la carriera di musicista nella parrocchia di Gesù Adolescente, in via Luserna di Rorà. 

La canzone del 1979 è tornata d’attualità recentemente, quando è circolato un video in cui Donald Trump, in occasione del suo comizio precedente all’invasione del Congresso USA da parte di centinaia di persone, la ballava nel backstage insieme alla sua famiglia.

Ma quella ballata da Trump non era la versione originaria, bensì la cover in inglese incisa da Laura Branigan nel 1982. La versione tradotta di Gloria divenne estremamente popolare in molti Paesi, arrivando ai vertici delle classifiche in USA, Regno Unito, Irlanda, Australia, Nuova Zelanda, Sud Africa e Canada.

Ecco il video di Gloria cantata da Laura Branigan

Rita Pavone – Bonjour la France

In pochi conoscono la storia torinese di Rita Ori Filomena Pavone, per tutti semplicemente Rita Pavone. Nata nel 1945 in via Malta 43, i suoi genitori erano Giovanni, operaio della Fiat di origini siciliane, e la madre Maria, casalinga originaria di Ferrara. Poco dopo essersi iscritta al liceo Santorre di Santarosa, la sua famiglia si trasferì nelle case operaie di via Chiala 19, a Mirafiori Sud.

Rita iniziò a esibirsi da giovanissima al teatro Alfieri e in locali della città come La Perla, l’Hollywood Dance e La Serenella, mentre dovette abbandonare gli studi per aiutare economicamente la famiglia lavorando in una camiceria. Poi nel 1962 partecipa e vince al Festival degli sconosciuti di Ariccia, dove conosce Teddy Reno, che sei anni dopo diventò suo marito.

Le canzoni più celebri in Italia di Rita Pavone, oltre a quelle cantate nello sceneggiato “Il giornalino di Gianburrasca”, come W la pappa col pomodoro, sono La partita di pallone e Sul cucuzzolo, ma forse in pochi sanno che la cantante torinese è stata molto popolare anche all’estero. Partecipò più volte al celebre The Ed Sullivan Show tra artisti come Duke Ellington ed Ella Fitzgerald, collaborò con i Beach Boys e Orson Welles, ma soprattutto ha inciso per diverse etichette in Gran Bretagna, Germania, Francia, Stati Uniti e Sudamerica.

Il suo brano più famoso all’estero è forse Bonjour la France, scritto da Claudio Baglioni e registrato nel 1972, con cui vendette 650.000 copie in Francia quell’anno, esibendosi per un mese intero all’Olimpia di Parigi.

Gabry Ponte – Blue

Anche il nome di Gabry Ponte è tornato recentemente nella cronaca, perché l’artista nato a Torino nel 1973 si è dovuto sottoporre a un intervento chirurgico al cuore, andato benissimo

Ma non è per questo problema cardiologico che Gabry Ponte è famoso in tutto il mondo: la sua fama, infatti, risale al 1999, quando con Maurizio Lobina e Jeffrey Jey (Gianfranco Randone) fonda gli Eiffel 65. Il brano Blue (Da Ba Dee) ebbe un successo stratosferico: arrivò in vetta alle classifiche in 24 Paesi, vendendo oltre 10 milioni di CD. Gli Eiffel 65 fecero una tournée promozionale di oltre due anni, più di 500 concerti in giro per tutto il mondo; l’album vinse un triplice disco di platino per più di tre milioni di dischi venduti, il gruppo ottenne una nomina per il Grammy Awards come “migliori artisti dance dell’anno” e inoltre vinsero a Monte Carlo il premio come “il miglior artista italiano nel mondo”.

Ecco il brano prodotto dalla Bliss, che su YouTube può vantare, solo in questa versione, qualcosa come 238 milioni di visualizzazioni.

Gigi D’Agostino – L’amour toujours

Le Palace, Ultimo Impero, Naxos, Woodstock: chi tra gli anni ’80 e i ’90 ha frequentato almeno una di queste discoteche torinesi di culto non può aver dimenticato quanto era divertente e liberatorio dimenarsi al ritmo delle canzoni prodotte dal dj Gigi D’Agostino, o Gigi Dag.

Nato nel 1967 a Torino da genitori di origini salernitane, Luigi Celestino Di Agostino (questo il suo vero nome) iniziò la sua carriera artistica nel 1986, dopo aver lavorato come muratore. 

Dopo anni dietro la consolle di alcune delle discoteche più importanti di Torino prima e d’Italia poi, Gigi Dag divenne famoso anche all’estero con una serie di hit di grande successo. Giusto per citare alcuni titoli: Bla Bla BlaLa Passion, Super (1, 2, 3), L’amour toujours – I’ll fly with you.

Vi proponiamo il video di quest’ultimo brano, risalente al 2000 (300 milioni di visualizzazioni solo per questa versione).

Renato Rascel – Arrivederci Roma

Concludiamo con il brano più vecchio per un semplice motivo: è vero che Renato Ranucci – il vero cognome di Rascel – nacque a Torino il 27 aprile del 1912, ma i suoi natali torinesi sono poco più che un caso: sua madre Paola Massa, ballerina classica, e suo padre Cesare Ranucci, cantante di operetta, erano in città per una tappa della tournée della compagnia d’arte in cui lavoravano, ma Renato era di pure origini romane, tanto che fu battezzato nella basilica di San Pietro per esplicito desiderio del padre. 

E anche la canzone del “torinese per caso” Rascel è legata alla Città Eterna fin dal titolo. Composta nel 1954 insieme a Garinei e Giovannini, Arrivederci Roma è tra i brani italiani che possono vantare il maggior numero di interpretazioni. Solo per citare qualche nome straniero (escludendo quindi Rita Pavone, che la cantava nei succitati locali torinesi da giovanissima, e Claudio Villa): Bing Crosby, Dean Martin, Nat King Cole, Perry Como. 

Tra le tante, ecco la versione del 1962 cantata da Dean Martin

https://www.torinotoday.it/attualita/cantanti-torinesi-famosi-mondo.html?fbclid=IwAR2m1hhQC15S-SbU06qsjXLfTgcoyEpUrU6Lyuh5Cn7ADE_towVukHtqoQ0

Ariana Grande verso Sanremo, duetto con Bocelli?

Roma, 25 gen. (AdnKronos) – di Antonella Nesi

Ariana Grande – a quanto apprende l’Adnkronos – potrebbe essere l’ospite internazionale del Festival di Sanremo. La cantante, proprio nei giorni del Festival, l’8 febbraio, pubblicherà il suo nuovo disco, ‘Thank U, Next’, soltanto 6 mesi dopo ‘Sweetener’, l’album che ha che ha avuto 10 singoli contemporaneamente nella Billboard Hot 100. La partecipazione della pop star alla kermesse non sarebbe un passaggio promozionale, visto che il direttore artistico Claudio Baglioni ha chiarito più volte di non essere interessato a questo tipo di ‘ospitate’. Ma Ariana ha tutte le carte in regola per aderire all’invito che Baglioni ha rivolto agli artisti internazionali, quello cioè di portare sul palco dell’Ariston una performance adatta al Festival della Canzone Italiana. E nel caso di Ariana la cosa sarebbe facile visto che ha origini italiane. I suoi bisnonni Antonio Grande e Filomena Lavenditti emigrarono nel 1912 da Gildone (Campobasso) negli Stati Uniti. Ma c’è un’altra freccia all’arco di Ariana: la cantante-attrice 25enne ha duettato in passato con Andrea Bocelli nel brano ‘E più ti penso’, estratto dall’album ‘Cinema’. E chissà che il duetto non possa essere riproposto, su queste o altre note, visto che anche Bocelli sarà ospite (con il figlio Matteo) di Sanremo 2019.

Intanto, dopo l’ufficializzazione di Antonello Venditti, Andrea Bocelli, Elisa e Giorgia, si va definendo anche l’elenco dei superospiti italiani di Sanremo 2019.

Quasi certo – a quanto apprende l’AdnKronos – che sul palco del Teatro Ariston arrivino quest’anno anche Luciano Ligabue, Marco Mengoni, Eros Ramazzotti, Alessandra Amoroso e il duo formato da Umberto Tozzi e Raf.

https://www.liberoquotidiano.it/news/spettacolo/13423106/ariana-grande-verso-sanremo-duetto-con-bocelli.html

Quelles sont les plus grands tubes de la musique en Italie ?

De Thomas, publié le 09/01/2019Blog > Langues > Italien > Le Top 10 des Chansons Italiennes les Plus Célèbres !

La musique chasse la haine chez ceux qui sont sans amour. Elle donne la paix à ceux qui sont sans repos, elle console ceux qui pleurent – Pablo Casals

De toutes les musiques du monde, il y en a certaines qui nous émeuvent,nous touchent et nous bouleversent plus que d’autres. Entre violon, ténor, funk et langue italienne, la chanson italienne en fait souvent partie, de part sa diversité, mais aussi par ses tubes, qui donnent à tout un chacun l’envie de se rapprocher de la musique le plus possible.

C’est d’ailleurs ce que révèle une enquête IFOP, menée auprès des Français. Alors que 79% d’entre eux ont déjà assisté à la Fête de la musique en tant que spectateur, il va sans dire que le pouvoir de la musique se retranscrit à merveille ici. La musique italienne en est l’incarnation la plus belle, avec des tubes qui ont fait le tour du monde, et se chantent à tue tête dès que l’occasion se présente.

Mais justement, quelles sont les plus belles chansons du patrimoine italien ? Et bien voici notre top 10 !

 

1 – Ti amo d’Umberto Tozzi, un tube italien planétaire

Si vous vivez dans un autre monde, il est probable que vous ne connaissiez pas cette chanson, ou plutôt ce tube, mondialement connu. Créée en 1977, Ti Amo est un hymne que toutes les générations s’approprient au fil des années. Umberto Tozzi nous livre ici une interprétation magistraled’une chanson typiquement italienne, dont les paroles sont une ode à l’amour.

En effet, alors que littéralement, Ti Amo signifie « je t’aime », il n’y a plus de doute, quand au caractère lyrique de ces paroles et de cette musique, qui fait vibrer tous les coeurs. Alors que Dalida l’a même reprise en langue française, Umberto Tozzi lui même en a refait une version mêlé à la langue de Molière en 2002, avec la chanteuse Lena Ka. Il s’agit du titre Ti Amo (rien que des mots), qui est désormais reprise de temps à autre dans le cinéma.

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Sanremo 2019, conduttori e ospiti svelati nella conferenza stampa di presentazione del Festival

Sanremo 2019, conduttori e ospiti svelati nella conferenza stampa di presentazione del Festival

Anche se il sipario su Sanremo 2019 si aprirà ufficialmente il prossimo 5 febbraio, quando il conduttore e direttore artistico del Festival, Claudio Baglioni, inaugurerà sul palco del Teatro Ariston la 69esima edizione del Festival della Canzone Italiana, la macchina sanremese si è già messa in moto. E mentre i cantanti sono impegnati con le prime prove insieme all’orchestra, al Teatro del Casinò sono stati svelati oggi,  durante la conferenza stampa di presentazione, i nomi dei conduttori che affiancheranno Baglioni e quelli dei primi ospiti.

Accanto al “dirottatore artistico” – così come si è auto-ribattezzato – Claudio Baglioni, saliranno sul palco dell’Ariston in veste di conduttori del Festival di Sanremo 2019 anche Claudio Bisio e Virginia Raffaele (i cui nomi erano circolati in rete e sui giornali già negli scorsi giorni). Per la comica romana si tratta della seconda partecipazione al Festival come co-conduttrice, dopo l’esperienza del 2016 accanto a Carlo Conti, Gabriel Garko e Madalina Ghenea.

“La centralità della musica e delle parole”: così il cantautore romano ha sintetizzato lo spirito del suo secondo Festival di Sanremo come direttore artistico. “Lo ripeto ancora una volta: le canzoni sono un’arte povera, ma riescono a creare una memoria, un richiamo evocativo immediato. Sono come delle stelle fisse, delle pietre dure, dei profumi”, ha subito aggiunto Baglioni, “la stella polare è la canzone in quanto espressione diretta”. La 69esima edizione del Festival, ha spiegato il direttore artistico, non si discosterà molto dalla precedente, a livello di spirito: “L’anno scorso abbiamo riportato, ho riportato, il Festival in quella sua centralità, cercando di costruire intorno alla gara uno spettacolo che fosse anche narrativo rispetto alle canzoni prodotte. Alcune conquiste si sono rivelate buone – la non eliminazione, alcuni riti cruenti e il fatto di poggiare su una considerazione: il Festival di Sanremo non è mai stato una trasmissione televisiva, ma un evento trasmesso e che diventa anche bandiera della televisione: deve avere un carattere di eccezionalità e di sorpresa perché si rivolge ad un pubblico desideroso di vedere cose nuove”.

Ci attacchiamo a questa idea della leggerezza, del divertimento e del corrersi incontro. Facciamo musica. Gli artisti hanno questo stroardinario regalo dalla sorte: poter essere i trombettieri di qualche buona battaglia.

Se quella dello scorso anno, la 68esima, è stata l’edizione dell'”immaginazione al Festival”, come ha detto Baglioni rispolverando e riadattando un vecchio slogan politico, la 69esima sarà l’edizione dell’armonia: “Il numero 69 ha richiamato l’idea della simmetricità, del sincronismo”, ha osservato il cantautore, “io cerco sempre significati per fare le mie scelte. L’anno scorso l’immaginazione, quest’anno l’armonia. Intesa come percorso per sposare elementi opposti, anche molto lontani: il 69 richiama anche moltissimo il simbolo dello yin e dello yang. Lo schema è quello dell’avvicinamento degli opposti, che non sempre si verifica. Significa anche la bellezza della diversità”.

Incalzato dalle domande dei giornalisti, Baglioni si è lasciato sfuggire anche un pistolotto politico, partendo proprio dal tema dell’armonia: “Il Paese è terribilmente disarmonico, confuso, cieco nella direzione da prendere. Ci attacchiamo a questa idea della leggerezza, del divertimento e del corrersi incontro. Facciamo musica. Gli artisti hanno questo stroardinario regalo dalla sorte: poter essere i trombettieri di qualche buona battaglia”.

Il Festival deve essere un’occasione per cui l’ospite arriva e porta qualcosa e non prende solamente. Il Festival è internazionale per sé stesso e non ha bisogno di figurine.

Anche per quanto riguarda gli ospiti, la 69esima edizione si manterrà coerente con le scelte fatte dal direttore artistico lo scorso anno. In breve: ben accetti gli ospiti internazionali, ma solamente se non si presenteranno sul palco dell’Ariston a mero scopo promozionale. “Al momento non ci sono ospiti internazionali, non italiani. La regola d’ingaggio è la stessa dello scorso anno: il Festival deve essere un’occasione per cui l’ospite arriva e porta qualcosa e non prende solamente”, ha specificato Baglioni, “io sono abbastanza perplesso quando vedo che all’interno di un meccanismo c’è qualcosa poi che sfugge, un francobollo, una presentazione a mero scopo promozionale, senza un’interazione con il cast, l’orchestra o il mondo della musica italiana. Sto aspettando ancora proposte, al momento non ce ne sono. Il Festival è internazionale per sé stesso e non ha bisogno di figurine”. Ci saranno sicuramente – o meglio, sono “già sulla rampa di lancio” – Andrea Bocelli (“dovrebbe venire con suo figlio”), Giorgia e Elisa: “Avremo almeno due ospiti a serata”. Confermata, inoltre, la presenza di Pippo Baudo e Fabio Rovazzi, già conduttori delle due prime serate dello scorso dicembre dedicare a Sanremo Giovani.

Non mancheranno tributi ad artisti che hanno fatto la storia della canzone e dello spettacolo italiano: “Avremo ospiti autori. Stiamo pensando a qualche tirbuto, qualche omaggio. Siamo un trio ma probabilmente potremmo diventare un quartetto e pensare alla maestria, alla bravura e alla straordinaria capacità, insuperabile, del Quartetto Cetra. Stiamo pensando ad alcune forme di spettacolo integrabili al concorso. Nelle nostre intenzioni c’è anche il desiderio di andare a solleticare il musical, il teatro canzone. Insomma, altri sistemi musicali oltre a quello ‘canzonettistico’”. “Sto buttando giù tante idee: Jannacci, Gaber… Qualcosa arriverà in porto”, ha detto Claudio Bisio, che poi si è lasciato sfuggire il nome di quello che potrebbe essere uno degli ospiti del Festival, Checco Zalone: “Sta girando un film in Kenya, potrebbe tornare giusto in tempo”. Dopo quello assegnato a Milva nel 2018, quest’anno il Premio alla Carriera potrebbe essere assegnato a Peppino Di Capri: “Dobbiamo concordarlo con il Comune, perché di solito il Premio alla Carriera è proprio il premio del Comune di Sanremo”, ha spiegato Baglioni, “Sanremo è una specie di mondo salvifico al quale arriva un po’ di tutto: le petizioni, le mille cause da difendere. Sembra che abbia dei poteri taumaturgici clamorosi. È difficile, perché ogni anno ci sono scadenze, anniversari. Io mi auguro che ci sia la possibilità, per un’interprete come Peppino, di essere ricordato sul palco di Sanremo. È una cosa che stiamo vagliando”.

Cerchiamo di creare una locomotiva e di fare in modo che Sanremo sia un proponende di musica, il modo per annunciare quello che pensiamo si ascolti in questi giorni e che si ascolterà negli immediati prossimi.

Diversità è anche la parola più azzeccata per descrivere il cast dei cantanti in gara, tra tradizione e aperture al presente: dai sanremesi classici al rock, passando per il post-indie e il rap. “La scelta”, ha spiegato Baglioni, “è caduta su 22 proposte musicali che cercano di raccontare il paese musicale per quello che è, anche prevedendo quello che potrebbe succede tra poco. Cerchiamo di creare una locomotiva e di fare in modo che Sanremo sia un proponende di musica, il modo per annunciare quello che pensiamo si ascolti in questi giorni e che si ascolterà negli immediati prossimi”. Ai 22 “big” scelti dalla commissione artistica, lo ricordiamo, si sono aggiunti i due vincitori del concorso Sanremo Giovani, Einar e Mahmood. In totale, dunque, i cantanti in gara saranno 24, raccolti nella categoria unica dei “Campioni” dopo l’abolizione delle “Nuove Proposte” (almeno per questa edizione). Baglioni ha detto la sua anche sull’esclusione dal cast della canzone presentata alla commissione da Pierdavide Carone e i Dear Jack, “Caramelle”, sul tema della pedofilia, che è stata poi pubblicata in rete ed è stata molto commentata sui social: “Ho cercato anche di spiegare con un messaggio a Pierdavide Carone che non c’è stata alcuna volontà censoria. Nessuno ha agito per censura. Questo era il contenuto del mio messaggio, che forse è caduto nel vuoto perché magari ha cambiato numero e io ho ancora quello vecchio. Mi dispiace perché Pierdavide Carone lo scorso anno aveva presentato un brano buono, che nelle votazioni separate della giuria che io avevo raccolto era arrivato in prossimità delle canzoni che poi ho scelto. Quest’anno la canzone non è rientrata tra le 22. È una graduatoria e come tutte le graduatorie è opinabile”. I giornalisti ascolteranno in anteprima le canzoni dei 24 artisti in gara al Festival il 18 gennaio, questo venerdì, a Milano.

A proposito del palcoscenico, il direttore artistico ha anticipato: “Avremo un palcoscencio straprdinariamente grande, il più grande che abbiamo mai visto in queste 69 edizioni”. La scenografia è stata progettata e realizzata dalla scenografa Francesca Montinaro. L’orchestra dovrebbe tornare nel cosiddetto “golfo mistico”, tra il palco e la platea. La regia sarà ancora una volta di Duccio Forzano.

L’edizione 2019, ha lasciato intendere Baglioni, potrebbe essere l’ultima per la quale vestirà i panni di conduttore e direttore artistico: “L’intenzione sarebbe questa: continuare la strada dell’anno passato, cercare di finire con un po’ di renso di responsabilità”.

by: https://www.rockol.it/news-699534/ex-otago-appello-sui-social-ci-hanno-rubato-strumenti

Da Liga a Fedez, gli ospiti del Sanremo tutto italiano

All’Ariston atteso Bocelli con il figlio Matteo nella prima serata. Poi Giorgia, Elisa, Mengoni, Eros…

A giudicare dalle indiscrezioni, sembrerebbe un Festival della Canzone Italiana a tutti gli effetti.

Niente ospiti stranieri, quindi.

In attesa che la tradizionale conferenza stampa di oggi a Sanremo offra qualche certezza, pare che tutti i super ospiti siano italiani, a iniziare da Andrea Bocelli che nella serata inaugurale dovrebbe duettare con il (bravissimo) figlio Matteo in Fall on me dal disco Sì.

Poi, in ordine sparso, dovrebbero arrivare Marco Mengoni, Eros Ramazzotti, Fiorella Mannoia, che è già stata nella giuria di Sanremo Giovani, la sempre perfetta Giorgia e la coppia Laura Pausini e Biagio Antonacci, che ha pubblicato il singolo Il coraggio di andare ed è un pronta a un tour estivo. E arriverà anche Luciano Ligabue, uno che non è mai passato in gara al Festival ma ci è venuto come ospite nel 2014. Certo, la voce gira da tempo, ma ora sembra del tutto confermata. Sarà, per Ligabue, l’inizio di un altro anno sotto i riflettori visto che dovrebbe pubblicare un singolo e poi un album di inediti che saranno accompagnati anche da una serie di concerti.

All’Ariston sono in programma anche un passaggio di Eros Ramazzotti giusto alla vigilia del suo tour mondiale e di Elisa, che è stata la regina delle radio alla fine del 2018 con il brano Se piovesse il tuo nome, magari in coppia con Calcutta, con il quale ha registrato una versione alternativa dello stesso singolo. E, in attesa che venga confermata la presenza della rinnovata coppia Raf e Umberto Tozzi (anche loro con un tour in programma), sono i giorni decisivi per fissare l’arrivo di Fedez, che pubblicherà il nuovo disco Paranoia Airlines il 25 gennaio. Se fosse, sarebbe comunque da solo sul palco. Infine il premio alla carriera: dai social arriva forte il nome di Peppino Di Capri, quindici volte al Festival, autentica colonna della nostra canzone. Se non lo merita lui…

http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/liga-fedez-ospiti-sanremo-tutto-italiano-1626135.html

VIVA ITALIA

EURO SYMPHONIC ORCHESTRA & CHOÏR présente
VIVA ITALIA
26 mai 2019, 17h

Réservation

VIVA ITALIA

De Bocelli aux Grands Airs ItaliensLes grandes Stars italiennes, de Bocelli à Verdi, tout le soleil de l’Italie dans cette belle salle de concert !L’Euro Symphonic Orchestra sous la direction de Pascal Peiffer a eu l’honneur d’accompagner Andréa Bocelli lors de sa tournée belge ….et les arrangements symphoniques de »Con te partiro » , « Mattinata », « Caruso », Vivo per lei », O Sole moi » ….ont ainsi été créés.Vu le succès de ses concerts italiens inoubliables, Pascal Peiffer y a ajouté les célèbres chœurs d’Opéra (Aida, Nabucco, La Traviata de Verdi…et ceux de .Puccini, Rossini, Bellini)…et à transposer en mode symphonique les tubes des stars de la variété italienne… Eros Ramazotti, Laura Pausini, Umberto Tozzi, Andrea Bocelli ainsi que de quelques célèbres mélodie napolitaines que le public chantera avec l’Orchestre … et réuni au total 100 artistes sur scène pour ce magnifique concert de musique italienne.Autour de son Orchestre qui fête cette année ses 25 ans d’existence, nous découvrirons les ténors italiens Stefano CIFOLELLI et Santo BARRACATO et la soprano Laurence RENKENS accompagné par l’Euro Symphonic Choir.Deux heures de pur bonheur.

https://www.leforum.be/spectacle_201905261700.html

Sanremo 2019: da Gigi e Anna a Raf e Tozzi, il totonomi

Tra ospiti e big anche Bocelli, Rovazzi, Emma, Bertè e D’Angelo

Bertè, D’Alessio, Tatangelo, Emma, Renga: mentre entra nel vivo il toto nomi per il prossimo Festival di Sanremo, il secondo targato Claudio Baglioni, c’è fibrillazione tra i fan dei cantanti che sulla rete commentano le possibili candidature dei loro beniamini.

I sostenitori di Gigi D’Alessio si chiedono se sarà all’Ariston e se con lui ci sarà un altro artista napoletano con il quale ultimamente fa comunella sul web, Nino D’Angelo, o la dolce metà Anna Tatangelo. Secondo quanto apprende l’ANSA, ci potrebbero essere tutti e tre ma in caselle distinte del complesso puzzle della kermesse. Se D’Alessio potrebbe tornare come ospite, se non in gara, D’Angelo dovrebbe essere in concorso in coppia con un misterioso artista, sempre partenopeo, con ogni probabilità della scuderia Sugar di Caterina Caselli. Non incontra conferme la voce di D’Alessio in coppia con Anna Tatangelo. Lei potrebbe correre da sola tra i big.

Tra i tanti nomi, si fanno quelli dell’ex Pooh Dodi Battaglia, di Ghali(poco probabile), di Shade (altro esponente della trap, per strizzare l’occhio ad un pubblico giovane) in coppia con Federica Carta, ma anche di Andrea Febo, coautore del pezzo “Non mi avete fatto niente” del duo Meta-Moro, vincitore dell’ultima edizione. In questo caso, come per altre auto candidature, si cercherebbe un cantante più noto da abbinare all’artista per giustificare, in duo o in trio, l’eventuale presenza tra i big, nel caso di una canzone considerata interessante dalla commissione artistica. Ci potrebbero essere, in quota rap, genere assente all’ultimo Festival, anche Rocco Hunt e Clementino. I Maneskin, ospiti dello show di Fiorello ‘Il Rosario della Sera’ su Radio Deejay, hanno detto di essere a disposizione di Baglioni.

In gara quest’anno è data per molto probabile la presenza di Loredana Bertè, reduce da un’estate di grande rilancio con il singolo-hit ‘Non ti dico no’, cantato insieme ai Boomdabash. La cantante, già in lizza per il Festival nella precedente edizione, non era stata ammessa alla gara, con uno strascico di polemiche ed accuse alla direzione artistica, ‘colpevole’ di averle proposto una canzone scritta da Biagio Antonacci che lei non sentiva nelle sue corde. Stavolta la sua presenza a Sanremo avrebbe ancora più senso (potrebbe avere una canzone firmata da Gaetano Curreri, leader degli Stadio) visto che al Festival, che a Mia Martini intitola ogni anno il Premio della Critica, si potrebbe parlare della fiction di Rai1 sulla vita di Mimì con Serena Rossi protagonista.

In gara tra i big, tra gli altri, potrebbero tornare anche altre voci femminili importanti, quelle di Arisa, Irene Grandi e Giusy Ferreri. Ragionando sui dischi in uscita, anche Marco Masini e Francesco Renga non sono da escludere. A proposito di ex vincitori del Festival, qualcuno si chiede che fine abbia fatto Francesco Gabbani, trionfatore tra i Giovani nel 2016 con ‘Amen’ e tra i big, l’anno successivo, con ‘Occidentali’s karma’.

C’è anche la possibilità di rivedere all’Ariston Simone Cristicchi che lo scorso anno, nella serata dei duetti, accompagnò verso la vittoria Ermal Meta e Fabrizio Moro. A proposito di vincitori, anche Ultimo, primo classificato tra i Giovani del primo Sanremo targato Baglioni, ha buone possibilità di tornare, stavolta tra i big. Iva Zanicchi si è detta pronta a gareggiare con una canzone scritta da Luis Bacalov prima di morire. Tra i tanti che a Sanremo devono molto ma mancano da anni c’è anche Massimo Di Cataldo, forte del successo su Rai1 di ‘Ora o mai più’ e ‘Tale e quale show’.

Sul fronte dei super ospiti il nome più accreditato è quello di Andrea Bocelli, che potrebbe cantare insieme al figlio Matteo, ma si guarda con interesse anche ad Ed Sheeran, la superstar britannica che ha duettato con lo stesso Bocelli nell’album dei record ‘Sì’, che ha conquistato la prima posizione in classifica dei più venduti sia negli Stati Uniti che in Inghilterra, doppietta storica mai realizzata prima da un artista italiano.

Già ospiti del Baglioni & Friends dello scorso anno, potrebbero tornare all’Ariston anche Laura Pausini, prima cantante italiana a vincere il Latin Grammy Award nella categoria ‘Best Traditional Pop Vocal Album’, e Biagio Antonacci. I due avrebbero in programma un tour estivo insieme, organizzato da Friends&Partners di Ferdinando Salzano, che cura anche i live di Claudio Baglioni e dalla cui scuderia sono arrivati molti protagonisti della scorsa edizione del Festival. Un’altra coppia accreditata tra i possibili ospiti è quella Raf-Umberto Tozzi che, dopo il singolo a due voci ‘Come una danza’ e un doppio album insieme, partirà in tour proprio dopo il Festival.
Anche Emma Marrone, che ha più volte dichiarato di non avere intenzione di tornare in gara, esperienza già fatta conquistando il podio (è stata anche co-conduttrice del Festival con Carlo Conti, Arisa e Rocio Munoz Morales), sarebbe pronta al debutto da ospite. Stesso discorso per Marco Mengoni, vincitore a Sanremo nel 2013.
Tra i possibili ospiti anche Fedez, Eros Ramazzotti e Jovanottimentre è data quasi per certa anche a febbraio la presenza di Fabio Rovazzi, che a dicembre condurrà Sanremo Giovani in tandem con Pippo Baudo.

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10 Reasons Why Growing Up In An Italian Family Is The Best

Best people in the world. Why? No reasons. We just are.

You know, being grown up in an Italian family is a blessing. There are so many laughs when being in a family that’s full of Italians, always looking forward to holiday’s to spend with one another, the food, the music, the culture as a whole. For that being said, I’m proud to be an Italian!

1. The Food

Italian food, what can I say? There is SO much to say about the amazing food that Italians cook. Especially during Christmas Eve with the Feast of the Seven Fishes. Once you eat Italian food, you literally cannot get enough of it… even if you’re full, you’ll try and squeeze it in your stomach.

2. Italian Parties

When going to a party where everyone is Italian whether it’s a wedding, a first birthday party for a little baby, a Communion, a Baptism, ITALIANS KNOW HOW TO PARTY AND LIVE IT UP! The dancing such as the Tarantella, the Italian family members who talk absolutely nonstop, the Italians who sing extremely loud on the dance floor…in all honesty, what more can you possibly ask for?

3. The Talking, The Language

Wherever you go, you probably have seen an Italian Person “talking” to another Italian, or an Italian “talking” on the phone. Note why I put quotation marks on the word ‘talking.’ Us, Italians, we talk SO loudly! It’s natural! We can’t help it; we just have loud voices. Sorry not sorry. Anyways, wherever I go with my family, we are ALWAYS talking in Italian. If we’re at a restaurant, we are talking Italian. If we are at the supermarket, we are talking Italian. If we are running errands, we are talking Italian. We just love our nationality and love the Italian Language so very much.

4. Sunday Fun-day’s

Sundays, the day everyone just hates. Okay, yes, I’m not a big fan of Sunday’s either knowing school is the next day, but Sunday’s are the best for us, Italians. Why, though? That is the day when we all get together at one of our family members houses with the whole famiglia (family), and we are surrounded at the table, and talk with one another while eating delicious pasta with sauce – NOT GRAVY! (Gravy is the stuff you put on turkey, sauce is the stuff you put on pasta!) We drink some wine, eat Italian desserts, talk even more, and then call it a day!

5. Espresso

Not your typical Starbucks or Dunkin Donuts, Espresso is a MUST HAVE! You can have your Espresso hot which is the usual way, but you can have it cold too which is delicious as well! Of course, we have the Espresso Machine in my house!

6. The Music

Italian Music is SO catchy! Especially the remix versions, the more upbeat ones by Angelo Venuto. That gets everyone singing and having a great time. All Italians must know “Noi Ragazzi Di Oggi” by Luis Miguel, “Nel Blu Dipinto Di Blu” aka “Volare” by Domenico Modugno, “Ti Amo” by Umberto Tozzi, “Lasciatemi Cantare” by Toto Cutugno, “Vivo Per Lei” by Andrea Boccelli, the list could go on!

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7. The Hand Gestures

When Italians are talking, we are always using our hands! There is a numerous amount of hand gestures we use but the one we use on a daily basis is the “Ma Che Vuoi???” aka “What the heck do you want?!” Sometimes when I’m with my friends, I’ll start using my hands when talking…I’m sorry, I cannot help it!

8. Our Nonna

Admit it, when we go visit our nonni (grandparents), we always know what’s going to come…our Nonna feeding us endlessly! Even if we aren’t hungry, our Nonna will still put a plate of food in our face and won’t stop begging us to eat until the plate no longer has food on it. “Mangia, mangia, mangia!!”

9. The National Italian Soccer Team – Nazionale Di Calcio Italiana

2006, nuff said 😉 But for real, Italy is one of the most successful National Teams in the history of the World Cup, having won four titles (1934, 1938, 1982, 2006) and appearing in two finals (1970, 1994), reaching a third place (1990) and a fourth place (1978). FORZA AZZURI!

10. Just the All-Around Culture

I’m so proud to be an Italian! Everything about this nationality is beyond amazing. Family is an extremely important value within the Italian culture. For Italians, food isn’t just nourishment…it is life. Our holidays are celebrated greatly and we always look forward to celebrating them. We have an endless love for the Italian language and I will always cherish being an Italian!

https://www.theodysseyonline.com/10-reasons-why-being-grown-up-in-an-italian-family-is-the-best

Statua in ricordo del Maestro Giancarlo Bigazzi: il primo settembre l’inaugurazione a Bussoladomani

CAMAIORE

lunedì, 27 agosto 2018, 16:28

di franca dini

“La  mia  rivale è stata la musica – lo  ha raccontato  Gianna  Albini  moglie  del genio della musica italiana – stamani in conferenza stampa  nella sala consiliare del comune di Camaiore.Sabato primo settembre nel  parco di  Bussola Domani ci sarà la cerimonia di inaugurazione della statua in ricordo del grande maestro  fiorentino  Bigazzi detto il ‘toscanaccio’.Presenti  stamani il  sindaco di Camaiore  Alessandro Del Dotto, il guardiano e presidente del Trust  Professor  Fernando Colao, Gianna Albini  compagna di vita e più stretta collaboratrice del  grande artista,  Michele  Cosci  autore della  scultura, e Adolfo Agolini  della  fonderia  Mariani che ha realizzato l’opera finale.
Giancarlo Bigazzi che è  stato  uno dei massimi esponenti  del panorama musicale italiano,  ha scelto  Lido di Camaiore  come ritiro  negli anni della sua malattia.  Dalla finestre di casa sua  e precisamente dal suo studio da dove è uscito il suo  ultimo capolavoro  ‘Un’apertura d’ali’,  lui vedeva  il parco  di Bussola  Domani e il  mare  che  tanto amava.Autore di assoluti capolavori e di colonne sonore di film tra le quali ‘Mediterraneo’ con cui  vinse  l’oscar nel 1992  come miglior  film  straniero,  suoi furono anche i grandi  successi  da  ‘Rose Rosse’ a Gloria,  a Erba di casa mia  a Vent’ anni  a  Montagne Verdi  all’Eternità,  da Ti Amo  a Gloria  e Self Control e non basterebbe lo spazio  per  dire  tutto  quello che  il ‘ Bigazzi’  ha  dedicato  alla musica, ma che ha lavorato e reso famosi  i  grandi interpreti della  canzone italiana  lo dobbiamo dire, da  Massimo Ranieri a  Mina a  Umberto Tozzi a Raf a Marcella Bella  a Renato Zero  a  Marco  Masini e via dicendo…Molti di questi artisti  saranno presenti alla cerimonia.
“L’idea è nata  dal desiderio di voler omaggiare  una figura così  grande e importante  quale quella  di Giancarlo  Bigazzi  –  ha spiegato il sindaco Del Dotto –  ringrazio  Franca Dini  che  ha condiviso  questo percorso dall’inizio,  e  Gianna  Albini  preziosa   insostituibile  fondamentale  compagna di viaggio.  Questo è un momento che ci  onora  davvero  moltissimo;  un tributo  necessario  a quegli  uomini  che con il loro genio  hanno  reso  grande questa terra,  pilastri  su cui si regge  anche il  progetto di rilancio  di Bussoladomani.Dopo  Giancarlo  Bigazzi  pensiamo di  celebrare un’altra figura importante:  quella di Sergio  Bernardini. Voglio ringraziare tutti  quanti hanno  dato  il loro  contributo  per questa iniziativa  –  ha  commentato  Gianna  Albini  Bigazzi –  il sindaco  Del Dotto e i suoi collaboratori,  il comune di Camaiore,  Franca Dini,  il Trust  maestro  Giancarlo Bigazzi  e il guardiano  presidente  professor  Fernando  Colao.Un ringraziamento speciale  va all’artista  Michele  Cosci  e alla fonderia Mariani  nella  persona di  Adolfo  Agolini:  con Michele si è subito  creata una grande  empatia,  Michele ha saputo  ritrarre  Giancarlo,  uomo  che pur essendo un personaggio  pubblico  non amava mettersi in vista e dunque è stato un gran lavoro.Sono onorata  ed emozionata  per questo evento che andremo a  fare il primo settembre,  un  gran  privilegio che  non  mi  aspettavo – ha continuato Gianna  – con  Giancarlo  mi affacciavo  dal  terrazzo di casa  e  rivedevamo  in  quel parco  i ricordi e i progetti di un’epoca  felice.  Per il  ‘geniaccio  della canzone’  Lido e la Versilia  sono stati veramente  luoghi  dell’anima,  luoghi  che spesso ha celebrato in musica”.
La statua  ha avuto  un tempo di realizzazione di quasi un anno.  Tutto è  proceduto  in modo naturale:  prima la creta  poi  il  gesso  poi la fusione in bronzo – ha spiegato  Michele Cosci  autore  dell’opera –  dare  il volto   a questo grande  artista  è  stata un’esperienza  emozionante.  Questo  è  un lavoro che mi  onora tantissimo.Anche  Adolfo  Agolini  della fonderia Mariani  ha avuto parole di ammirazione  per  Gianna Bigazzi  e ha raccontato quanto sia stato colpito  dall’amore  che la signora  trasmetteva quando parlava  del marito.  Come Fonderia  – ha spiegato – noi interveniamo  quando il modello è  terminato  definitivamente  dopo le varie ‘prove’.”Siamo  cresciuti  con la musica di Giancarlo Bigazzi  e sono onorato  di aver realizzato quest’opera insieme a Michele Cosci – ha detto Agolini in chiusura –
Il primo settembre ad omaggiare il grande maestro Giancarlo Bigazzi  saranno presenti:  Massimo Ranieri,  Andrea Bocelli, Caterina Caselli Sugar, Marco Masini, Franco Fasano, Fio Zanotti,  Marco Falagiani, il presidente della Siae e tanti altri.

https://www.lagazzettadiviareggio.it/camaiore/2018/08/statua-in-ricordo-del-maestro-giancarlo-bigazzi-il-primo-settembre-linaugurazione-a-bussoladomani/

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Sanremo 2019, componi tu il cast: vota tra gli ex vincitori – SONDAGGIO

Sanremo 2019, componi tu il cast: vota tra gli ex vincitori – SONDAGGIO

Prima fase di qualificazioni per il nuovo contest che eleggerà il cast ideale del prossimo Festival scelto dagli appassionati lettori di RecensiamoMusica

Claudio BaglioniTra una Settimana Enigmistica e un Sudoku, siamo certi che Claudio Baglioni(nominato per la seconda volta direttore artistico del Festival della Canzone Italiana) stia già mettendo in piedi la macchina  organizzativa di Sanremo 2019. Un lavoro molto impegnativo, al quale vorremmo contribuire dando il nostro piccolo contributo, attraverso il vostro aiuto. Il web, spesso bistrattato e considerato al di sotto delle sue potenzialità, raccoglie tra i suoi internauti una serie infinita di appassionati di musica, oltre che le più rappresentative fanbase degli artisti italiani.

A voi ci rivolgiamo per decretare il cast ideale della prossima edizione della storica kermesse musicale, attraverso dieci appuntamenti settimanali nei quali potrete scegliere coloro i quali, secondo il vostro insindacabile parere, meritano di calcare il palco del Teatro Ariston il prossimo febbraio

Prima di abbandonarci nel consueto rompicapo del toto-nomi (oggettivamente è ancora troppo presto), vi proponiamo i primi due quesiti di questa fase preliminare, chiedendovi quali ex vincitori vorreste riportare nella città dei fiori. Nel primo sondaggio dovrete scegliere i vostri cinque preferiti tra gli artisti che si sono aggiudicati il titolo della categoria Campioni, nel secondo troverete i detentori della sezione Nuove Proposte(chi ha vinto entrambe le categorie lo troverete di diritto tra i big, mentre chi non è inserito in elenco sarà presente nelle prossime puntate).

Quali ex vincitori di Sanremo vorresti in gara nella 69esima edizione del Festival? (si possono esprimere massimo 5 voti per utente, passano il turno i 15 artisti con più preferenze)

 

Si potrà votare fino alla mezzanotte di sabato 11 agosto. Domenica prossima ci sarà un secondo contest per eleggere altri venti candidati che passeranno alla seconda fase delle votazioni. Buona musica a tutti!

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