Roma, 13 gen. – (Adnkronos) – Nel mirino del Fisco ci sarebbero ora non solo lo stilista Valentino, ma anche i cantanti Umberto Tozzi e Little Tony, che risulterebbero entrambi residenti all’estero, il primo a Montecarlo e il secondo a San Marino.

I funzionari del fisco, a quanto apprende l’ADNKRONOS, avrebbero contestato a Tozzi una presunta evasione, considerando anche le sanzioni e gli interessi di 3,4 milioni di euro e a Little Tony, nome d’arte di Antonio Ciacci, un’importo minore di circa 250.000 euro, piu’ altri 100mila ad una societa’ a lui riconoducibile.

A Valentino invece l’Agenzia delle Entrate del Lazio contesterebbe la residenza a Londra come fittizia e gli avrebbero notificato, come svela il settimanale "Diva e donna", in edicola domani, una multa di 33 milioni di euro, tra imposte, sanzioni e interessi.

Dall’entourage dello stilista non arrivano ne’ smentite ne’ conferme. Nel mirino ci sarebbe anche il socio dello stilista, Giancarlo Giammetti, per 22 milioni di euro.

Sconcerto invece nel mondo della moda. ”Su quanto accaduto a Valentino con l’Agenzia delle Entrate del Lazio non mi pronuncio. Nel nostro atelier di via Gregoriana anche noi abbiamo avuto le visite fiscali. E’ andata bene. Tutto era in ordine. Nessun problema e nessuna multa da pagare”, ha dichiarato Carlo Alberto Terranova, braccio destro di Fausto Sarli, commentando la notizia che vede coinvolto il noto couturier Valentino e il suo socio Giancarlo Giammetti nel pagamento di una multa di 33 milioni di euro. ”Bisogna giudicare gli stilisti sulle passerelle e non sui numeri o sui conti dell’azienda. Accanto ad ogni creativo c’e’ un amministratore che gestisce impresa e fatturati, di cui ci si fida ciecamente”, ha detto da Firenze, dove la maison Gattinoni ha presentato al Pitti Immagine Uomo la collezione A/I 2009-2010, il presidente della griffe Stefano Dominella. ”Non e’ escluso – ha aggiunto – che il fisco abbia preso di mira alcuni settori leader del made in Italy”.

”Per tutti, anche per la moda è un momento tragico, di crisi -ha proseguito Dominella -. E’ un miracolo che molte storiche maison italiane riescano a far fronte a tutti i problemi. E’ strano, ma forse non è un caso che la stessa sorte è toccata alcuni mesi fa a Dolce Gabbana e più recentemente allo stilista romano Gai Mattiolo”. ”Valentino ha costruito un vero e proprio impero, è uno dei leader indiscusso della moda internazionale. Penso possa tranquillamente scegliere la sua residenza. Soprattutto, oggi, in un’Europa senza frontiere”, ha commentato il giovane stilista romano, Marco Coretti, a difesa di Valentino e del suo socio Giancarlo Giammetti, ai quali l’Agenzia delle Entrate del Lazio ha contestato la ‘residenza’ londinese, notificando una multa pari a 33 milioni di euro.

”Ho sempre pagato le tasse – ha proseguito Coretti – Ma non riesco a capire perché ognuno di noi non possa scegliersi, in modo democratico, il paese o la citta’ che offra le migliori prestazioni”. ”In Italia i servizi languono, non ci sentiamo protetti e difesi. Basti pensare – ha concluso Coretti – a quello che sta facendo il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, chiudendo gli ospedali della città”.