04-03-2019 Celebramos el cumpleaños de Umberto Tozzi, cantante italiano

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Umberto Tozzi nació en Turín, Italia; el 4 de marzo de 1952. Es un cantautor italiano.

Sus padres eran emigrantes originarios de Rodi Garganico. Su hermano mayor es Franco Tozzi, cantante que obtuvo discreta popularidad en la década de 1960, y con el que comenzó a dar sus primeros pasos a nivel musical, haciendo el papel de guitarrista en el grupo que acompañaba a Franco en las giras.

En 1968, a los 16 años de edad, formó parte de Off Sound, un grupo de rock de Turín. En Milán conoció a Adriano Pappalardo, y juntos formaron un grupo de 13 personas que recorrió toda Italia con su espectáculo musical.

En 1972 obtuvo su primer éxito con el tema “Un corpo un’anima“, escrita con Damiano Dattoli, que resultó ganadora del concurso “Canzonissima” de ese año; posteriormente la canción sería interpretada por Wess y Dori Ghezzi.

Con el mismo Dattoli y Massimo Luca forma un grupo, I Data; juntos lanzaron un único álbum, “Strada bianca“, publicado por la casa discográfica de Lucio Battisti y del que se pusieron a la venta muy pocas copias.

En 1976 salió al mercado la canción “Io camminero‘”, que fue llevada al éxito por Fausto Leali. A continuación saldría el primer álbum de Umberto Tozzi, “Donna Amante Mia“.

En 1977 logró su primer gran éxito con la canción “Ti amo“, que le consagraría en Italia,

a la que siguió “Tu” (1978), que le llevaría a una gran gira a través de Australia, donde sus ventas le colocaron entre los discos más exitosos de ese año.

Al año siguiente volvió a alcanzar el éxito con “Gloria” (1979); esta última le llevó a sonar en todo el planeta y en diferentes idiomas.

Gloria” fue cantada en inglés por Laura Branigan, alcanzado el primer lugar en ventas de los Estados Unidos y Canadá en 1982.

En la década de 1980 ya era conocido en todo el mundo gracias a sus éxitos de finales de los setenta como “Ti amo” y “Gloria“.

Tras su éxito a nivel mundial, la música de Umberto llegaría incluso a Latinoamérica, cuando el Grupo infantil Parchís en 1980 popularizó la canción “Gloria” en ese hemisferio.

Así mismo, su éxito de 1980, “Stella Stai“, fue popularizado en Latinoamérica por el grupo juvenil Menudo,

que grabó un cover en español de la canción, traducida como “Claridad”.

En el año de 1980 también obtuvo fama tras su gira por varios países de América del Sur, como Chile y Argentina, cantando en su acento castellano, participando además en el Festival de Viña del Mar de ese año en Chile con una versión de “Ti amo” traducida al español. Gracias a esto, en España y Latinoamérica se hizo conocer como un gran exponente del pop-rock italiano.

Tras un periodo apartado de las apariciones en vivo, reapareció en el Festival de San Remo de 1987. Ese mismo año, junto con el joven cantante Raf, representó a Italia en el Festival de la Canción de Eurovisión, en Bruselas, con la canción “Gente di mare“, con la que obtuvieron el tercer puesto.

En la actualidad, Tozzi sigue en activo, grabando nuevos discos y presentándose con regularidad por toda Europa. A la fecha (julio de 2016), el cantante ha vendido más de 85 millones de discos a lo largo de su carrera musical.

Su último disco se publico en el 2015 “Ma che spettacolo

UMBERTO TOZZI ON LINE – 13

       
UMBERTO TOZZI ON – LINE  
   
LUNEDì 12 LUGLIO – EQUIVOCANDO  
   
Cari ragazzi, rieccomi a Voi nella oramai consueta veste di “artista narratore” in quello che oramai è un appuntamento imperdibile, questa pagina settimanale nella quale vi racconto le produzioni musicali che hanno caratterizzato la mai discografia. Qualcuno ha commentato sul guestbook in queste ultime settimane che spesso risulto ipercritico nelle valutazioni dei miei lavori, e allora questa settimana darò l’occasione a molti di ricredersi, perché per me parlare di Equivocando significa parlare di un disco semplicemente fantastico, di una produzione veramente bella frutto della grande libertà espressiva e compositiva di cui ho profondamente goduto nel realizzarlo. Fu un grandissimo successo, ogni tanto quando ci ripenso dico “ho fatto davvero un capolavoro”, ancora mi emoziono a pensare a quanto emozione e magia musicale ha ispirato questo album. È un disco molto ritmico, con arrangiamenti e soluzioni armoniche molto forti, dirette, arrembanti. Ma fatta questa premessa vi dico che emozionalmente parlando il pezzo che mi da’maggiore enfasi è senz’altro “Il mio domani”. Guardate, “Il mio domani” è uno dei pochi pezzi con i quali ho stabilito una magia perché ogni volta che lo ascolto la sua intensità è talmente forte che ancor oggi ogni volta mi metto a piangere. Lo accosto come intensità emozionale a “Come in amore ci si fa male” che pur scritto successivamente, ha la stessa radice. la stessa sofferenza emotiva, la stessa sensazione di uno scavo profondissimo nella parte più intima della mia anima di artista e di uomo. Credo di poter dire che Il Mio Domani rappresenti uno dei punti compositivi più alti che io abbia raggiunto, e non certo per la notorietà popolare che questo pezzo, proprio per la sua essenzialità intimista, non avrebbe mai potuto avere, ma quanto invece per la profonda soddisfazione ed esternazione di sentimenti che mi hanno letteralmente attraversato nel momento “benedetto“ della creazione artistica. Mi vengono i brividi a pensarci, davvero… e vi assicuro che mi capita abbastanza raramente.. Beh, tornando a parlare del disco nella sua interezza, ci tengo a parlare di Equivocando, la title track del disco, che è uno dei pezzi più affascinanti che io abbia mai scritto in quanto si tratta di una canzone completamente fuori da ogni possibile schema. È uno di quei pezzi, per riprendere un concetto della scorsa settimana, che sarebbe bene far ascoltare a quelli che in Italia si dichiarano “rock”, pensando di essere originali e magari “alternativi”. Io dico che Equivocando è rock, come lo è Stella Stai, come Io muoio di te con cui vinsi il Festivalbar tutto bello vestito in tuta mimetica. Vi ricordate che bello che ero?? Beh, scusate, Gloria secondo voi non è un pezzo rock?? Gloria, amici miei, è Il Rock!! Mi sa che in Italia ci sono tanti, troppi artisti, che “Equivocando” credono di fare “rock” ed invece non fanno altro che ripetersi … sono quelli da top ten…quelli che passano alla radio ogni giorno…quelli che entrano nella top ten vendendo trecento copie, che magari spariscono dopo una stagione o due,… “ No no che no che no che non c’ero
Non c’eri – ma sì che c’eri
No no che no che no che non c’ero
Non c’eri ma allora dimmi dov’eri???”
Hasta luego
Umberto