Da Liga a Fedez, gli ospiti del Sanremo tutto italiano

All’Ariston atteso Bocelli con il figlio Matteo nella prima serata. Poi Giorgia, Elisa, Mengoni, Eros…

A giudicare dalle indiscrezioni, sembrerebbe un Festival della Canzone Italiana a tutti gli effetti.

Niente ospiti stranieri, quindi.

In attesa che la tradizionale conferenza stampa di oggi a Sanremo offra qualche certezza, pare che tutti i super ospiti siano italiani, a iniziare da Andrea Bocelli che nella serata inaugurale dovrebbe duettare con il (bravissimo) figlio Matteo in Fall on me dal disco Sì.

Poi, in ordine sparso, dovrebbero arrivare Marco Mengoni, Eros Ramazzotti, Fiorella Mannoia, che è già stata nella giuria di Sanremo Giovani, la sempre perfetta Giorgia e la coppia Laura Pausini e Biagio Antonacci, che ha pubblicato il singolo Il coraggio di andare ed è un pronta a un tour estivo. E arriverà anche Luciano Ligabue, uno che non è mai passato in gara al Festival ma ci è venuto come ospite nel 2014. Certo, la voce gira da tempo, ma ora sembra del tutto confermata. Sarà, per Ligabue, l’inizio di un altro anno sotto i riflettori visto che dovrebbe pubblicare un singolo e poi un album di inediti che saranno accompagnati anche da una serie di concerti.

All’Ariston sono in programma anche un passaggio di Eros Ramazzotti giusto alla vigilia del suo tour mondiale e di Elisa, che è stata la regina delle radio alla fine del 2018 con il brano Se piovesse il tuo nome, magari in coppia con Calcutta, con il quale ha registrato una versione alternativa dello stesso singolo. E, in attesa che venga confermata la presenza della rinnovata coppia Raf e Umberto Tozzi (anche loro con un tour in programma), sono i giorni decisivi per fissare l’arrivo di Fedez, che pubblicherà il nuovo disco Paranoia Airlines il 25 gennaio. Se fosse, sarebbe comunque da solo sul palco. Infine il premio alla carriera: dai social arriva forte il nome di Peppino Di Capri, quindici volte al Festival, autentica colonna della nostra canzone. Se non lo merita lui…

http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/liga-fedez-ospiti-sanremo-tutto-italiano-1626135.html

Umberto Tozzi, oggi all’Ariston i grandi successi, a partire da «Ti amo»

Tozzi e la sua «Ti amo» a Sanremo, per celebrare quarant’anni di hit

Daniela Borghi

Umberto Tozzi presenta il suo tour dedicato a 40 anni di «Ti amo»

Umberto Tozzi presenta il suo tour dedicato a 40 anni di «Ti amo»

Imperia – Non solo «Ti amo». Umberto Tozzi, nel tour che celebra i quarant’anni del successo mondiale, “Ti amo”, che per l’occasione ha reinciso con Anastacia, consentirà di fare un tuffo in stagioni felici per la sua carriera, caratterizzate da brani come «Gloria», «Si può dare di più», «Gli Altri siamo noi», «Gente di Mare», «Dimmi di No», «Stella Stai», «Donna amante mia», arrangiati e interpretati in una veste più moderna.

La tappa sanremese è stasera (venerdì), alle 21.15, al teatro Ariston. Oltre alle hit storiche non mancheranno i nuovi brani del cd «Ma che spettacolo!», pubblicato lo scorso ottobre. «Dal vivo valorizzo la mia indole più rock, con musicisti giovani e una bravissima violinista – dice l’artista piemontese, che ora vive a Montecarlo – Sul palco mi diverto di più che in sala d’incisione, ed è bello sentire il pubblico cantare con me».

«Ti amo» vinse il Festivalbar e rimase al primo posto della classifica dei singoli più venduti in Italia senza interruzioni dal 23 luglio al 22 ottobre 1977 (1.147.000 copie vendute in Francia – 8 milioni in tutto il mondo). Altri anni: numeri oggi irraggiungibili.

I tempi ora sono cambiati, non solo per la musica: «Ora si guarda uno schermo, anziché una persona, i ragazzi mi sembrano un po’ isolati. Li seguo da osservatore, alcune cose mi piacciono ma in generale credo che quanto avvenuto tra gli ’60, ’70 e ’80 non solo in Italia sia una sorta di Rinascimento irripetibile».

Tozzi sarà accompagnato sul palco da Raffaele Chiatto (chitarre), Gianni D’Addese (tastiere) Giambattista Giorgi (basso), Gianni Vancini (sax) e Riccardo Roma (batteria).

http://www.ilsecoloxix.it/p/imperia/2017/04/21/ASWjKB5G-quarant_sanremo_celebrare.shtml

“QUELLA VOLTA CHE UMBERTO TOZZI CANTO’ IL MIO BRANO AL FESTIVAL DI SANREMO”

La storia di Riccardo Ancillotti, cantautore, compositore e musicista di Montecatini che nel 2005 scrisse “Le Parole” cantata sul palco dell’Ariston. “Una grande emozione. Ero spaventato e confuso”.


Riccardo Ancillotti
 

MONTECATINI TERME

Era il 2005 quando l’allora conduttore del Festival di Sanremo, Paolo Bonolis, con la solita liturgia presentava il brano in gara intrerpretato sul palco da Umberto Tozzi. “Le Parole, di Ancillotti e Tozzi, canta Umberto Tozzi”. Ancillotti è Riccardo, aveva 24 anni e come ora faceva il cantautore e compositore. A Montecatini tutti lo conosciamo per il suo lavoro, conosciamo le sue note e la sua voce. E’ un artista che vive di musica da sempre. Nel 2009 ci ha riprovato, stavolta voleva salirci lui sul palco dell’Ariston. Si presentò con un altro bellissimo brano del suo repertorio: “Fai così”. Arrivò a un passo da quella famosa scalinata. Superò la selezione online per entrare in gara tra i cantanti emergenti, ma alle selezioni quel sogno sfumò. All’epoca dichiarava lo stesso di essere molto soddisfatto: Essere riuscito a superare quella prima selezione ed avere l’opportunità di entrare nella vetrina del sito internet della Rai è stato lo stesso un traguardo meraviglioso”.

Questa di febbraio, ogni anno, è una settimana frenetica. Giorni febbrili in cui, in Italia, volente o nolente (ne testimoniamo i super ascolti del programma), si parla del Festival di Sanremo. Per questo abbiamo contattato Riccardo Ancillotti, perché tra noi che abitiamo in questo territorio, in questa provincia e per i concittadini di Montecatni, è stato bello che un ragazzo sia riuscito in uno di quelli che sono i suoi sogni.

Ancillotti, questa mattina di giovedì 11 febbraio è proprio lì, a Sanremo, nel grande meccanismo del Festival: Sono seduto su una panchina e guardo il mare. Il cielo è sereno il sole mi scalda e si sta bene . Undici anni , forse 12 , forse è una vita o forse è appena ieri . La prima volta ache sono venuto al Festival di Sanremo avevo 24 anni. Sono abbastanza per un sacco di cose, ma troppo pochi per ritrovarsi un big internazionale come Umberto Tozzi che canta la tua canzone sul palco del Teatro Ariston. Non mi rendevo conto di quello che stave succedendo e soprattutto, forse, non ne comprendevo la reale grandezza. Il valore di queste cose – prosegue Riccardo Ancillotti – si assapora solo a lunga distanza quando, anno dopo anno ti ritrovi sempre qui, tra speranze, fallimenti, successi, attese. Giorni inutili che si alternano a giorni importanti. Il Festival di Sanremo è tutto questo e il contrario di questo. Questo concorso può darti e toglierti in un minuto. Eppure siamo tutti qui: quelli che vedete in televisione, ma anche quelli che non vedrete mai. Siamo tutti qui: autori, cantanti, produttori, attori, parrucchieri, mimi. Poveri e ricchi, tutto mischiato insieme. Tutto inutile e tutto fondamentale. Sappiamo soltanto che dobbiamo esserci per ciò che abbiamo fatto o per quello che stiamo per fare”.

FEBBRARIO 2005, LA TELEFONATA DI TOZZI

“Ero spaventato, confuso, giovane e inesperto. Umberto mi telefonò e mi disse: “Sai Riccardo il tuo brano, quello che ho provinato, mi piace molto. Non ci crederai è piaciuto moltissimo anche alla direzione della Warner . Dentro di me un fuoco: “Ce l’ho fatta! Una mia canzone potrebbe essere cantata da Umberto Tozzi in un suo disco!”. Una magia, un sogno. Non era così. Era di più: il brano piacque talmente tanto da far decidere alla Warner di presentare Umberto Tozzi al Festival di Sanremo con quel mio pezzo, che avrebbe poi dato il titolo all’intero album. Pazzesco. Scrivere un brano per un big internazionale, portarlo al Festival di Sanremo e darne il titolo all’album è il massimo al quale un autore possa aspirare. C’e’ un momento che mi porterò per sempre nel cuore: prova generale, siamo in pochi in sala , Bonolis , i miei , la famiglia di Umberto Tozzi e altre 10/12 persone . L’orchestra si accorda, vedo sollevare gli spartiti da tutti i maestri, in cima c’e’scritto chiaramente: LE PAROLE (TOZZI/ANCILLOTTI). La musica parte in tutto l’Ariston. E’ lei. E’ mia. Sono io a casa al pianoforte in un pomeriggio qualunque di un giorno qualunque di qualche anno prima. Non c’e’ un tempo non c’e’una regola continuate a sognare e a far bene e con amore ciò in cui credete. Sono emozioni troppo belle”.

 CLICCA QUI PER GUARDARE IL VIDEO DELL’ESIBIZIONE DI UMBERTO TOZZI AL FESTIVAL DI SANREMO 2005 CON IL BRANO DI ANCILLOTTI “LE PAROLE”  

L’ EDIZIONE 2016 SARA’ UN GRANDE SUCCESSO?

“Non so come andrà a finire quest’anno e non so ancora se, sicuramente il Festival ci lascerà, come sempre, qualcosa di cui parlare, che sia uno scoop, uno scandalo o una buona canzone, non mancheranno le sorprese. Molti meriti sono anche di Carlo Conti, impeccabile e molto molto preparato. Sul palcoscenico ho apprezzato molto gli Stadio che, per me, sono una preziosa scuola. Molto bene Dolcenera e Michelin poi forse è ancora troppo presto per dare giudizi definitivi. Posso solo dire che per ora gli ospiti sono stati fantastici. Eros Ramazzotti, magnifico”.

by http://www.ilgiullaremagazine.com/18588-2/

 

 

da: www.musicroom.it

Festival di Sanremo 2011: conduce Gianni Morandi

Sarà Gianni Morandi a condurre la 61ma edizione del Festival di Sanremo. Il celebre cantante bolognese è salito sul palco dell’Ariston per ben sei volte nella sua carriera. E in una di queste occasioni ha vinto il Festival con il brano “Si può dare di più” cantato insieme a Enrico Ruggeri e Umberto Tozzi (nel video l’esibizione). Era il 1987. Ora il Gianni nazionale torna su quel celebre palco in veste di conduttore e in fondo chi meglio di lui può rappresentare l’evoluzione di questa importante kermesse? La notiza sarà ufficializzata entro pochi giorni ma è praticamente certa.