Quando l’estate era un disco. Ora la vacanza è una playlist.

Andrea Laffranchi
29 giugno 2011

HIT PARADE DAL JUKEBOX AI LETTORI MP3: LIBERI DI SCEGLIERE IL PROPRIO TORMENTONE
Chic, festaiole o da ballare: guida alle canzoni più gettonate

MILANO
– Premessa: il tormentone estivo non esiste più. Inutile cercare la canzone che domina la bella stagione e si appiccica alle orecchie come la sabbia alla crema solare. Sforzo vano. Sono cambiati la società e il modo di consumare la musica.
Negli Anni 60 c’era il jukebox e i dominatori erano Edoardo Vianello e Bobby Solo. Con l’arrivo delle radio e delle tv il panorama è cambiato, ma i media da conquistare erano ancora pochi. E così abbiamo avuto la «maglietta fina» di Baglioni, il «Ti amo» di Tozzi e la «playa» dei Righeira. I videoclip e le tv musicali ci hanno consegnati mani e piedi alla dittatura latina di fine millennio a colpi di lambada e Ricky Martin.

L’ultimo è stato il «popopo» di «Seven Nation Army» dei White Stripes: eravamo in piena era post-tormentone, era il 2006, ma la vittoria della Nazionale ai Mondiali di calcio ha rotto le regole.
Oggi il panorama è cambiato. Ognuno di noi si sceglie la propria playlist, carica le canzoni preferite sul lettore mp3 o sullo smartphone, clicca su YouTube l’artista del momento. E il tormentone si personalizza. Io ho il mio, tu il tuo. Il Festivalbar, simbolo dell’estate musicale, è morto un po’ per quello un po’ per scelte imprenditoriali suicide. Ecco quindi una mappa della musica dell’estate. E che ognuno si scelga la propria canzone(:::)

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